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Rifugio Nacamuli

Descrizione

Quota iniziale : 1940 m
Quota finale: 2818 m
Dislivello: 878 m
Tempo: 3:30 h

L’uscita di oggi al Rifugio Nacamuli pur non presentando tratti pericolosi od esposti è adatta a bimbi più grandicelli e abbastanza allenati poiché il percorso è abbastanza lungo (circa 8,5 km solo andata) e sono presenti tratti su pietraia e tratti attrezzati con corde e gradini di metallo.

Lasciata l’auto nel parcheggio inferiore della diga di Place du Moulin (quello superiore è a pagamento 1,5€ al giorno) ci avviamo verso la strada sterrata che costeggia il lago ma non prima di aver dato una veloce occhiata alle paline con le indicazioni delle escursioni della zona. La nostra è indicata come E (escursionistica) e il tempo stimato è di 3 ore e mezza.

Purtroppo il tempo non è molto bello ma confidiamo nelle previsioni che ci dicono che dovrebbe migliorare.

Il primo tratto di strada coincide con quello che porta al rifugio Prarayer e costeggia il lago tra giraffe e splendidi panorami.

Dopo circa 5 minuti arriviamo all’inizio del sentiero per il rifugio. Lasciamo la sterrata e prendiamo il sentiero che sale a sinistra nel bosco tra cardi lanosi e fiordalisi. La salita è molto dolce e permette di godere di una bella vista sul lago. Trascorsi circa 25 minuti il sentiero incrocia la carrozzabile che porta all’alpe Propera. La seguiamo fino all’alpeggio dove una bella marmottina ci osserva per nulla intimorita. Proseguiamo lungo il sentiero che dopo un breve tratto aperto rientra nel bosco fino ad arrivare ad un bivio dove occorre tenere la sinistra e dirigersi verso la Comba d’Oren.

Un ultimo sguardo al lago e proseguiamo in dolce salita fino a giungere ad un secondo bivio per il rifugio Prarayer che prenderemo in discesa. Proseguiamo dritto, superiamo l‘alpe d’Oren già chiusa per l’inverno, e ci addentriamo nella Comba d’Oren fino all’Alpe Garda. Qui attraversiamo il ponticello portandoci sulla riva sinistra orografica del torrente Oren. Il sentiero sale prima dolcemente attraversando piccole pietraie poi più ripido fino a portarsi dopo un traverso più vicino al torrente e ad una roccia con i segnavia gialli.

Superata questa roccia si entra nel Plan du Gan ultimo tratto pianeggiante prima del ripido tratto attrezzato. Arrivati alla pietraia sotto il tratto attrezzato ci si rende conto di quanto sia ripido. Questo è il tratto più faticoso di tutto il percorso e dove occorre prestare la massima attenzione soprattutto in discesa perché la presenza di acqua rende le rocce scivolose.

Saliamo lungo la pietraia che in alcuni punti è invasa dall’acqua fino a giungere all’inizio del tratto attrezzato. Qui la presenza di gradini metallici e corde facilita la salita. Quando si arriva in cima alla balza rocciosa si vede finalmente il rifugio in lontananza. Ormai il peggio è passato, il paesaggio è di alta montagna ma il sentiero è sempre molto evidente. Superiamo un ponticello e riprendiamo a salire fino ad un pianoro con un laghetto e un nevaio che dobbiamo attraversare prima dell’ultima salita che ci porta al Rifugio invernale Col Colon prima e poi attraverso un’ultima balza al rifugio Nacamuli.

Purtroppo il tempo è nuvoloso e non permette di godere a pieno del panorama ma ci accontentiamo. Dopo la consueta sosta per il pranzo decidiamo di scendere anche perché il tempo sta cambiando e il freddo si fa pungente. Per la discesa seguiamo inizialmente lo stesso itinerario della salita. Giunti alla Comba d’Oren ecco che scorgiamo un gruppo di stambecchi dall’altro lato della valle, ci fermiamo qualche minuto ad osservarli e poi giù fino all’Alpe d’Oren dove al bivio per il Rifugio Prarayer decidiamo di piegare a sinistra e scendere verso il lago da questo lato. Il sentiero scende attraverso il bosco fino all’Alpe La Ferrere dove tralasciamo il sentiero che porta al rifugio Prarayer per scendere a destra lungo la carrozzabile fino all‘Alpe Ley dove pieghiamo ancora a destra e incominciamo a percorrere i 4 chilometri circa di lungolago. Si tratta di una strada sterrata che tra cascatelle e scorci mozzafiato costeggia tutto il lago fino a giungere alla diga e quindi alla macchina dove arriviamo stanchi ma felici per la bella giornata.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Aosta Est. Prendere la E27 in direzione Gran San Bernardo e seguire la strada per 9 km. Svoltare a destra verso Frazione Chez Roncoz. Seguire la strada per 27 Km fino al parcheggio della diga Place Moulin.

Coordinate parcheggio: 45.899700°N  7.488255° E