Descrizione
Quota iniziale : 950m
Quota finale: 1352m
Dislivello: 402 m
Tempo: 1:15 h
Per oggi avevamo in mente un giro ad anello nell’estremo sud del Parco Nazionale della Val Grande e la salita al Monte Faiè, in realtà il peggioramento delle condizioni meteo ci ha fatto optare per la semplice salita al monte.
Si tratta di una passeggiata molto semplice e breve: tra andata e ritorno abbiamo impiegato, soste comprese, circa due ore e mezza.
Lasciata l’auto alla fine della strada asfaltata in località Alpe Ruspesso ci dirigiamo verso i cartelli che ci ricordano che stiamo entrando nel Parco Nazionale della Val Grande l’area “wilderness” più grande d’Europa. Il tempo non promette niente di buono ma ormai siamo arrivati fino a qui tanto vale proseguire.
Prendiamo la strada sterrata alle spalle del pannello del parco dove una serie di cartelli indicatori ci ricordano le diverse destinazioni possibili. Dopo circa dieci minuti di comodo e lastricato sentiero arriviamo al bivio per l’Alpe Basseno che tralasciamo per proseguire dritto fino al Rifugio Fantoli.
Lasciato il rifugio sulla destra proseguiamo per il sentiero che sale nel bosco proprio sotto una bella chiesetta. Attraversiamo un ruscello su una comoda passerella e in pochi minuti di ripido sentiero giungiamo alle baite superiori dell’Alpe Ompio. Il sentiero prosegue con un comodo traverso, siamo allietati dal belare di un gregge di pecore che pascola tranquillo nel bosco. Intanto le nuvole si abbassano e cala la nebbia. Dopo uno strappetto arriviamo ad una sella dove un pannello ci ricorda che siamo al confine tra due mondi: alle nostre spalle abbiamo lasciato il versante sud verso Ompio soleggiato e asciutto mentre di fronte a noi si estende il versante valgrandino esposto a nord umido e ombroso. Tralasciamo il bivio per la Corte Buè e svoltiamo a sinistra per salire diretti in cima al Monte Faiè.
Il primo tratto sale molto dolcemente e dovrebbe regalare scorci panoramici sui due versanti nord e sud in realtà è come essere in una tazza di latte la nebbia non permette di vedere oltre 10 metri. Presto il sentiero diventa ripido e in 20 minuti ci porta al bivio per l‘alpe Caseracce. Uno strano rumore ci accompagna durante questo tratto di salita sembra il motore di un generatore, i ragazzi sostengono che sia un aspirapolvere ma entrambe le opinioni ci sembrano impossibili visto che qui non c’è neanche una baita isolata. Arrivati al bivio scopriamo la fonte del rumore un signore sta pulendo il sentiero con una di quelle macchine soffia foglie che spesso vengono usate in città per pulire i marciapiedi. L’idea dell’aspirapolvere non era poi così sbagliata! Ormai ha iniziato anche a piovere e incontriamo diverse persone che stanno rientrando a valle. Manca poco alla cima così indossiamo i gusci e i coprizaino e proseguiamo. In pochi minuti siamo in cima dove è stato posto un cippo (anche se non è stato facile trovarlo vista la forte nebbia!). Purtroppo non si vede nulla di quello che dovrebbe essere lo splendido panorama che si ammira da qui. Dopo una veloce foto ricordo sotto una pioggia sempre più insistente scendiamo percorrendo lo stesso sentiero della salita. Purtroppo a causa nella pioggia non ci fermiamo neanche per il consueto spuntino ma decidiamo di rientrare alla macchina e mangiare lì. Saggia decisione visto che appena saliti in macchina siamo colpiti da una grandinata prima e da una pioggia violenta poi. Per la serie non ci facciamo mancare nulla!
Passeggiata molto breve che se fatta col bel tempo promette panorami incantevoli vorrà dire che torneremo col bel tempo.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 uscita Verbania. Girare a destra e imboccare la SS34 fino a Verbania. Seguire le indicazioni per Bieno, Isella fino a Santino dove si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Alpe Ompio. Percorrere tutta la strada fino al termine dove si parcheggia l’auto a bordo strada.
Coordinate parcheggio: 45,978613° N 8,465015° E