Valle di Cogne – Rifugio Vittorio Sella e Laghetto del Lauson

Descrizione

Quota iniziale : 1666 m
Quota finale: 2588 m (2666 m al lago)
Dislivello: 922 m (1000 m al lago)
Tempo: 2:30 + 30′ al laghetto

L’uscita di oggi al Rifugio Vittorio Sella si svolge all’interno del Parco del Gran Paradiso. Priva di difficoltà oggettive, a causa della lunghezza e del dislivello è adatta a bimbi allenati e motivati.

Lasciata l’auto nel grande parcheggio all’ingresso della località Valnontey ci dirigiamo verso il ponte sul torrente omonimo. Attraversato il ponte seguiamo sulla strada asfaltata che porta all’Hotel Lou Tsantelet. Alla sinistra del parcheggio dell’hotel parte il sentiero 18 che per un breve tratto costeggia il Parco Botanico Paradisia dandoci la possibilità di ammirare uno dei suoi abitanti.

La mulattiera segnalata anche come Alta Via n. 2 si addentra in un bel lariceto e con ampi e comodi tornanti prende quota. Dopo una cinquantina di minuti si giunge ad un bivio dove, trascurata a destra la vecchia strada reale di caccia ora chiusa a causa dell’instabilità del versante, si prosegue dritto attraversando un ponticello sul torrente Gran Lauson. Il sentiero prosegue alla destra orografica del torrente e sale abbastanza ripido nel lariceto. Si passano a sinistra i ruderi dell’Alpe Toules (2130 m) e si prosegue fino a giungere ai ruderi dell’Alpe Pascieux (2224 m).

Si attraversa l’alpe e si prosegue superando alcune placche rocciose interrate aiutati dalla presenza di gradini, occorre prestare attenzione soprattutto in discesa. Superato questo tratto il sentiero scende sulla destra per una ventina di metri fino ad incontrare un ponticello che permette di riattraversare il torrente Gran Lauson e risalire il versante posto alla sinistra orografica e ricongiungerci alla vecchia strada reale di caccia che con ampi tornanti ci consente di arrivare, con pendenza più moderata, fino in vista dell’Alpe Gran Lauson. Il superamento del colle posto prima della Conca del Lauson dove si trova il rifugio è un po’ faticoso poiché abbastanza ripido. Ignorato il bivio per l’Alpe Gran Lauson si prosegue con stretti tornanti fino alla sommità del colle dove il sentiero si fa più dolce e giunge in breve al Casotto del Lauson (2588 m) e quindi poche centinaia di metri più in là al Rifugio Vittorio Sella dove ci aspetta un’ottima polenta e salsiccia e una squisita polenta e fonduta.

Dopo esserci abbondantemente rifocillati ed aver riempito le borracce alla fontana del rifugio decidiamo di continuare la nostra gita fino al laghetto del Lauson ad una trentina di minuti dal rifugio per tentare di vedere gli animali che abbondano nel Parco.

Proseguiamo quindi lungo il sentiero 18B (traversata Sella-Herbetet) che parte alle spalle del rifugio, attraversa il torrente e prosegue in falsopiano sul versante opposto. Il colpo d’occhio sulla Conca del Lauson e sul rifugio è spettacolare. Proseguendo in modestissima salita si attraversano molti punti panoramici che ci permettono di ammirare la vallata di Valnontey, il Becco Pazienza e Roccia Viva, gli Apostoli e le Punte Patri Nord e Sud. Mentre camminiamo un grandissimo stormo di gracchi sembra seguirci dall’alto. Dopo circa mezz’ora eccoci arrivati al laghetto del Lauson dove al tramonto scendono numerosi gruppi di animali per abbeverarsi. La vista del gruppo del Gran Paradiso da qui è un po’ coperta dalle pendici del Bec du Vallon così decidiamo di proseguire per aggirare l’ostacolo. Il sentiero prosegue su pietraia e incontra altri due laghetti mentre dall’alto fa capolino il ghiacciaio del Lauson. Arrivati fin sotto al Bec du Vallon decidiamo di fermarci poiché il sentiero incomincia a scendere e a tagliare con un lungo traverso aereo il ripido versante della montagna. Scattiamo le foto di rito (gli Apostoli, Becco Pazienza, Roccia Viva, Punte Patri Nord e Sud e in lontananza il Monte Emilius) e incominciamo il rientro verso il rifugio. Purtroppo la presenza di molte persone e l’assenza di neve in quota ha fatto si che gli animali fossero ancora molto alti e abbiamo potuto osservarli solo attraverso il teleobiettivo. Ripassiamo dal laghetto del Lauson e in breve rientriamo al rifugio dove iniziamo la discesa lungo lo stesso itinerario della salita.