Alta Valsesia – Alpe Campo

Descrizione

Quota iniziale : 1258 m
Quota finale: 1923 m
Dislivello: 665 m
Distanza totale A/R: 5,44 km 
Tempo: 2:00 h solo andata escluse le soste

Escursione tranquilla ed adatta a tutti con un minimo di allenamento con un solo punto di attenzione: il sentiero è abbastanza ripido e a gradoni mediamente alti 20-30 cm ma che possono arrivare in alcuni passaggi anche a 40-50 cm per cui i bambini più piccolini potrebbero incontrare delle difficoltà, nessun problema per i più grandicelli.

Lasciata l’auto nel parcheggio a fine strada in località Pedemonte proseguiamo a piedi per qualche decina di metri su asfalto fino ad arrivare all’inizio del sentiero n. 209 a sinistra. E’ possibile anche prendere a destra e salire a Ronco per visitare lo splendido villaggio Walser e poi ricongiungersi al sentiero 209 a monte delle baite ma noi abbiamo preferito salire da sinistra e passare dal villaggio in discesa.

Imbocchiamo il sentiero che costeggia per un breve tratto il Rivo Mud fino ad un nuovo ponticello di legno. Ignoriamo il sentiero 208 che passa sul ponte e si dirige verso il Vallone del Mud e al rifugio Ferioli dove siamo stati tre giorni fa e proseguiamo sul sentiero 209 che sale nel bosco a destra. Passiamo una balma e in circa 20 minuti arriviamo alle baite di Wittwosma con un originale crocifisso di legno. Superate le baite i gradoni diventano a tratti più alti fino ad arrivare ad una radura con le baite di Oubre Wittwosma. Rientriamo nel bosco e continuiamo a salire godendoci di tanto in tanto la vista sul Monte Tagliaferro e sul Vallone dell’Olen mentre verso il Monte Rosa le nuvole coprono le cime. Quando arriviamo nei pressi di quella che dovrebbe essere una cascata, ma che oggi quasi non si vede a causa della penuria d’acqua, il sentiero si impenna e prende velocemente quota con una serie di svolte.

Superato questo breve tratto proseguiamo fino a giungere ad un primo bivio a sinistra si stacca il sentiero per l’Alpe Campo Inferiore mentre attraversando il ponticello di pietra a destra si prosegue verso la nostra meta. Pochi minuti dopo incontriamo a destra il bivio per l’Alpe Sattal che ignoriamo e proseguiamo dritto e in breve siamo in vista delle baite dell’Alpe Campo al centro delle quali spicca la baita sociale della sottosezione del CAI di Alagna che purtroppo oggi è chiusa.

Gironzoliamo tra le baite e ne scopriamo una con inciso l’anno 1562 a testimonianza dell’anzianità dell’alpeggio. Di fronte all’alpeggio troviamo il Cantuccio delle Orazioni con la cappelletta dedicata a S. Uberto patrono dei cacciatori. Siamo di fronte ad un vero pezzo di storia della montagna, la porta della cappella è in realtà la porta della prima Capanna Margherita inaugurata nel 1893, lo stesso vale per la campana che la sovrasta che veniva suonata per indicare la via agli alpinisti nelle giornate di brutto tempo e la finestra posata a terra.

Dopo aver curiosato anche attorno al laghetto con annessa barchetta ci dirigiamo verso il punto panoramico dove possiamo vedere ai nostri piedi Wold, a nord il vallone di Mud e il rifugio Ferioli, a est ci sarebbe il Tagliaferro con la Bocchetta della Moanda purtroppo semi nascosti dalle nuvole mentre a nord ovest niente Monte Rosa coperto dalle nuvole.

Dopo una breve pausa pranzo ritorniamo verso le baite dove la nostra attenzione viene catturata nientepopodimeno che dalla “Spada nella Roccia”. Dopo questa incredibile scoperta decidiamo di rientrare percorrendo lo stesso sentiero della salita fino al bivio per Ronco. Invece di scendere a destra da dove eravamo saliti in mattinata svoltiamo a sinistra e saliamo il breve sentiero un po’ inerbito che in un minuto ci porta alle baite Walser di Ronco Superiore. Ci divertiamo a passeggiare nelle strette stradine di questo alpeggio incantato dove troviamo anche una fontana in memoria di Lorenzo Ronco datata 1898.

Usciti dal villaggio imbocchiamo la stradina lastricata che ci riporta ai cartelli di inizio sentiero e quindi all’auto.