Descrizione
Quota iniziale : 2014 m
Quota finale: 2820 m
Dislivello: 847 m intero anello (800m fino al rifugio)
Distanza totale A/R: 12,50 km (6 Km fino al rifugio)
Tempo: 5:00 h intero giro escluse le soste (2:30 h fino al rifugio)
Finalmente saldiamo i conti con il giro ad anello che dieci anni fa non abbiamo potuto completare a causa della giovane età dei ragazzi ma che ormai sono cresciuti e sono diventati enormemente più forti dei genitori. Questo percorso comporta la salita al Rifugio Duca degli Abruzzi da Cervinia lungo la stradina sterrata e il sentiero 13 per poi proseguire sul sentiero 65 verso Plan Maison e discendere a Cervinia utilizzando la strada di servizio degli impianti di risalita.
La salita al rifugio è adatta a tutti con un minimo di allenamento mentre la parte alta del sentiero 65 dedicato a Jean Antoine Carrel che da rifugio scende alla piana con gli impianti sciistici di Plan Maison è indicato come EE in quanto presenta tratti piuttosto ripidi su sdrucciolevole morena e un paio di guadi che pur non particolarmente complessi per un adulto (con la quantità di acqua che abbiamo trovato) potrebbero impensierire non poco in presenza di bambini pertanto ne SCONSIGLIAMO la percorrenza coi più piccoli. Coi bambini e/o ragazzini poco esperti è raccomandato ridiscendere a valle utilizzando lo stesso itinerario della salita.
Lasciata l’auto nel grande parcheggio gratuito a nord del campo da golf di Cervinia ci avviamo verso via Pellissier al termine della quale ha inizio il nostro itinerario.
Imbocchiamo la strada sterrata a tratti grezzamente asfaltata che in un quarto d’ora ci porta alla Cappella degli Alpini. Passato un ponticello la strada prosegue dritto mentre sulla sinistra troviamo il sentiero 13. Per salire al rifugio si può semplicemente seguire la strada sterrata, un po’ più lunga ma con pendenze più dolci, oppure prendere il sentiero che sale più diretto accorciando il percorso ma con pendenze a volte decise. In alternativa si può fare un percorso misto in parte su strada e in parte su sentiero come abbiamo scelto di fare noi.
Imboccato il sentiero 13 in circa venti minuti siamo sotto la cascata del torrente Marmore e in ulteriori venti minuti siamo proprio alla cascata (un’ora dalla partenza). Un paio di tornanti e il rifugio è proprio sopra di noi anche se ancora lontano. Continuiamo a salire alternando strada e sentiero e arriviamo ad una costruzione in località Mont de l’Eura. Abbandoniamo la strada che sarebbe veramente troppo lunga e imbocchiamo il sentiero alle spalle dell’alpe che ci permette di guadagnare velocemente quota accorciando il percorso.
Ritornati nuovamente sulla strada la seguiamo fino ad incrociare sulla sinistra il sentiero 35. Abbandoniamo definitivamente la strada e con un traverso ci portiamo proprio sotto al rifugio. Dopo una breve ma ripida salita eccoci arrivati al Rifugio Duca degli Abruzzi all’Oriodé (2:30 h dalla partenza).
Pur non essendo una giornata limpida il rifugio è molto frequentato ma riusciamo ugualmente a trovare un tavolo e ci godiamo un meritata pausa pranzo con polenta e salsiccia. Come abbiamo detto all’inizio in presenza di bambini o ragazzini poco esperti è consigliabile fermarsi qui e rientrare ripercorrendo l’itinerario della salita come abbiamo descritto nell’altra escursione quando i ragazzi erano più piccoli.
Purtroppo, in poco tempo sale un vento freddo e cala la nebbia per cui decidiamo di ripartire. Lasciamo il rifugio e scendiamo ai laghetti dell’Oriondé dopodiché imbocchiamo il sentiero 65 che in circa un’ora e trenta ci porterà a Plan Maison.
Inizialmente è un traverso su sfasciumi che si percorre senza difficoltà con la nebbia che lo rende alquanto suggestivo. Dopo un quarto d’ora incontriamo il primo guado e subito dopo una discesa su ripida morena da affrontare con un minimo di attenzione. Pochi minuti dopo un altro guado che richiede passo sicuro. Poco più avanti ignoriamo la traccia di sentiero che scende ripida a destra lungo un’altra morena per seguire il comodo sentiero che prosegue dritto e che velocemente ci porta in un pianoro dove si incrociano le piste da sci e la strada di servizio degli impianti. Qui su un piccolo promontorio sono stati posati un tavolo e alcune panche che invitano ad un riposino visto che ormai il tratto indicato EE è terminato.
Proseguendo dritto alla sinistra del tavolino si andrebbe a Plan Maison su comoda strada ma ormai è troppo tardi e decidiamo di accorciare il giro imboccando la strada di servizio alla destra del tavolo.
La discesa è allietata da numerosissime marmotte che popolano questa conca, senza esagerare ne avremo viste almeno una cinquantina, alcune praticamente sul sentiero altre distese sui massi.
Rimaniamo sulla strada di servizio che passa accanto agli impianti di risalita e si dirige a valle verso Cervinia. Di tanto in tanto tagliamo un po’ il percorso e in circa un’oretta dal tavolo che abbiamo citato più sopra arriviamo alle porte di Cervinia nei pressi del Ristorante Bricole. Per evitare di passare dal centro di Cervinia svoltiamo a destra e dopo un centinaio di metri pieghiamo a sinistra, scendiamo verso l’evidente tunnel del tapis roulant e quindi rientriamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.
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