Al momento stai visualizzando Valle di Oropa – Cammino di Oropa della Serra – Tappa 1 da Santhià a Viverone
Castello di Roppolo

Descrizione

Quota iniziale : 181 m
Quota finale: 233 m
Dislivello: +316 m, -265m
Distanza totale: 19,5 km
Tempo: 4:41 h  escluse le soste

La prima tappa del Cammino di Oropa della Serra inizia dalla stazione ferroviaria di Santhià e si concluderebbe a Roppolo ma non avendo trovato disponibilità per la notte abbiamo dovuto concludere la tappa a Viverone allungando il percorso di circa 2,5 km in discesa, ovviamente il giorno dopo abbiamo dovuto recuperare la perdita di quota di 120 metri per tornare sul sentiero ufficiale.

Lasciata la stazione di Santhià alle spalle percorriamo un centinaio di metri e svoltiamo a sinistra in corso Nuova Italia dove al civico 134 troviamo la Segreteria dell’Ostello dell’Associazione degli Amici della Via Francigena di Santhià dove è possibile previa accordi via mail ritirare le credenziali e ricevere preziose informazioni per il Cammino.

Il percorso è fin da subito molto ben segnalato e ci sono indicazioni chiare ad ogni svolta. Si possono trovare adesivi col logo del Cammino, adesivi neri con freccia gialla, gialli con freccia nera oppure una freccia di vernice gialla dipinta su rocce o alberi.

Questa prima tappa inoltre è in comune con la Via Francigena non è raro incontrare pellegrini che la stanno percorrendo nel senso opposto al nostro.

Seguendo le chiare indicazioni iniziamo il nostro cammino ma non prima di aver visitato la Collegiata di Sant’Agata eretta nel 595 dalla regina Teodolinda, ricostruita nel 1117 dopo un terribile terremoto e successivamente riedificata nel 1841.

Ci dirigiamo ora verso la campagna lasciando le vie trafficate per prendere una stradina laterale sulla sinistra della cappellina dedicata alla Madonna Nera.

Il percorso prosegue sulle tipiche stradine bianche della campagna vercellese tra cascinali e canali e dopo mezz’oretta arriviamo alla cascina Palestrina dove è stata allestita la prima area di sosta con una fontanella per l’acqua. Dopo altri 10 minuti si passa sotto il ponte della TAV ed occorre salire sul ponte per attraversare l’autostrada A4. E’ questo l’unico punto in cui occorre prestare attenzione per non sbagliare strada, al primo bivio si deve svoltare a sinistra, passare sotto al ponte, svoltare nuovamente a sinistra e al terzo bivio ancora a sinistra salendo infine sul ponte.

Dopo circa un’oretta dalla partenza si incontra sulla sinistra una deviazione per l’Oasi del Pellegrino nei pressi della Cascina Maresca dove si può trovare oltre ad una fontanella per l’acqua e al timbro per la Credenziale, anche una stazione di ricarica cellulare a pannelli solari.

Ritornati sulla via principale passiamo diverse cascine con animali e dopo circa un paio d’ore di cammino (soste incluse) arriviamo alle porte di Cavaglià dove veniamo accolti da un simpatico abitante del luogo. Facciamo una piccola deviazione per visitare la panchina gigante allestita all’interno di un piccolo parchetto attrezzato e poi ci dirigiamo verso il centro del paese dove a pochi metri dalla Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo c’è l’info point dove mettere il timbro sulla credenziale ma purtroppo oggi è chiuso in quanto gli addetti sono fuori per manutenere i sentieri (grazie per lo splendido lavoro che fate!).

Ormai è quasi mezzogiorno per cui ci prendiamo una fetta di focaccia e ci fermiamo nel parco di Villa Salino, costruzione storica del 1726, per una breve pausa.

Prima di riprendere il cammino andiamo a dare un’occhiata anche al Castello di Cavaglià e all’interno della Chiesa di San Michele.

Lasciato Cavaglià il paesaggio cambia aspetto, nei pressi della Cascina Moncavallino si piega a destra e si entra nel bosco dove strani occhietti ci osservano. Camminiamo tra filari di uva e radure coltivate fino a raggiungere un luogo incantato dove abita l’Elfo Ugo. E’ qui possibile scorgere la sua casetta con tanto di lettino, lo snack bar degli scoiattoli e anche un probabile masso erratico del Monte Bianco.

Ormai non manca molto a Roppolo e in dieci minuti siamo in vista del Castello. Con una breve deviazione saliamo al punto panoramico da dove si scorge il lago di Viverone. Scendiamo verso il paese osservati dall’alto da un curioso individuo e in breve passiamo davanti alla Casa del Movimento Lento il B&B dove terminerebbe la prima tappa ma noi dobbiamo proseguire per Viverone. Passiamo la Chiesa della Madonna del Rosario e una fontana dove è possibile fare il pieno d’acqua e prendiamo la strada che scende verso il lago dove, proprio sulle sue sponde, sorge l’hotel dove passeremo la notte.

 

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N 45.365327° E 8.178855°

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