Descrizione
Quota iniziale : 233 m
Quota finale: 555 m
Dislivello: +596 m, -185m
Distanza totale: 19,90 km
Tempo: 5:27 h escluse le soste
La seconda tappa del Cammino riparte alla volta di Sala Biellese. Lasciato l’hotel che sta albeggiando dobbiamo risalire verso la parte alta del paese per riportarci sul sentiero ufficiale recuperando un centinaio di metri di dislivello e circa un chilometro e mezzo di strada.
Purtroppo, dopo pochi minuti dalla partenza, inizia a scendere la pioggia, prima qualche goccia, ma poi sempre più abbondante e ci terrà compagnia per un paio d’ore. La salita per raggiungere il cammino è abbastanza ripida ma tutto sommato breve e raggiungiamo i primi segnavia in circa 20 minuti. Saliamo ancora qualche minuto su asfalto seguendo la strada fino ad un tornante dove proseguiamo dritto su una stradina sterrata che dopo un breve tratto in piano si inerpica per qualche decina di metri. Questo breve tratto pur non essendo niente di che ci rallenta parecchio poiché la pioggia battente lo ha reso particolarmente scivoloso e occorre prestare attenzione ad ogni passo per evitare di cadere.
Presto ci ritroviamo nuovamente su asfalto proprio sotto al Ricetto di Viverone. Proseguiamo ora in piano fino a giungere alla panchina gigante di Viverone posta in un punto panoramico anche se oggi vediamo solo nebbia.
Rientriamo nel bosco su strada bianca fino a raggiungere l’abitato di Zimone da dove inizia il tratto sulla Serra. Finalmente ha smesso di piovere ma siamo comunque immersi nella nebbia che non permette di vedere nessun panorama: peccato!
Dopo una mezz’oretta sbuchiamo sulla strada asfaltata pieghiamo a sinistra in direzione Magnano e percorsi circa quattrocento metri deviamo a destra verso il Monastero di Bose che merita una visita. Ci fermiamo per una sosta caffè, mettiamo il timbro sulla credenziale e visitiamo la bella chiesetta dopo di che ripartiamo alla volta della Chiesa Romanica di San Secondo che si trova poco distante. Questa chiesa è molto antica, in questo luogo era già presente un piccolo edificio sacro all’inizio del XI secolo che successivamente, verso la fine dell’XI secolo, è stato ampliato e arricchito del campanile. Per la costruzione dell’edificio sacro sono state utilizzate pietre del luogo mentre per i cantonali probabilmente sono stati utilizzati i massi erratici superficiali opportunamente spezzati a colpi di mazzetta. Nel tardo Ottocento in coincidenza con la grande emigrazione dalla Serra inizia una fase di declino dell’edificio che dura fino alla metà del secolo scorso quando un’opera di restauro riporta la chiesa all’originale splendore.
Ci attardiamo per una breve visita esterna anche del retro… qualcuno ci dovrà spiegare la presenza di questo cartello!
Lasciata la chiesa proseguiamo sul sentiero che sale verso il Ricetto di Magnano anche qui rallentati dall’acqua che ha reso tutto scivoloso ma non per due simpatiche salamandre pezzate che sembrano apprezzare tutta questa umidità. Oltrepassata una madonnina ci ritroviamo all’ingresso del Ricetto molto ben tenuto. Ci dirigiamo verso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Giovanni Battista e Secondo e scendiamo verso il centro del paese sempre senza panorama.
Lasciato l’abitato di Magnano proseguiamo sempre sulla Serra immersi da una “suggestiva” nebbiolina fino a giungere a Torrazzo e alla sua Chiesa Parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta. Qui terminerebbe la seconda tappa se si alloggiasse in questo paese ma noi siamo alloggiati in un B&B di Sala Biellese e dobbiamo proseguire. Lasciamo quindi il paesino col suo museo a cielo aperto e scendiamo lungo una stradina dapprima asfaltata poi sterrata e dopo un breve tratto nel bosco in discesa risaliamo dolcemente sul lato opposto della valletta per sbucare in prossimità del Santuario della Santissima Annunziata che saluta i pellegrini di passaggio. Ormai manca poco, raggiungiamo la strada asfaltata che seguiamo a destra. Passiamo il camping Future is Nature e il ristorante annesso e mezzo chilometro dopo sulla sinistra, in prossimità di un allevamento di asinelli, troviamo il B&B Il Raglio dove passeremo la notte.
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