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Passo del Monscera: da sinistra Weissmies, Lagginhorn e Fletschhom

Descrizione

Quota iniziale : 1565 m
Quota finale: 2105 m
Dislivello: 537 m
Distanza totale A/R: 11,12 km
Tempo: 1:50 h

Approfittando della pausa natalizia torniamo in Val Bognanco per un bellissimo giro ad anello privo di difficoltà che ci porterà al Passo di Monscera. Questo percorso può essere fatto sia in senso orario che in senso antiorario. Nel primo caso il percorso di andata è più corto ma più ripido mentre nel secondo caso è più lungo ma con salite più dolci. Noi scegliamo di percorrerlo in senso orario.

Lasciata l’auto nel parcheggio nei pressi dell’Oratorio di San Bernardo (il ghiaccio non ci permette di proseguire oltre) ci avviamo verso quella che in estate è la strada che porta al grande parcheggio. Dopo poche decine di metri incontriamo un bivio: a sinistra si compie il giro in senso orario, dritto si compie il giro in senso antiorario.

Svoltiamo a sinistra e dopo poche decine di metri giungiamo al Rifugio San Bernardo e all’inizio del nostro sentiero da dove, alzando lo sguardo, possiamo scorgere la meta della nostra gita.

La neve non è molta pertanto iniziamo a salire senza indossare le ciaspole ma prestando molta attenzione alle placche di ghiaccio che di tanto in tanto incontriamo sul percorso.

Dopo una ventina di minuti di piacevole passeggiata nel bosco arriviamo ad un bivio dove occorre svoltare a destra e inoltrarsi nel bosco per incominciare a salire. Giunti alla salita a valle della Torbiera di Gattascosa la presenza di una cinquantina di centimetri di neve ci invita a indossare le ciaspole prima di proseguire.

Attraversiamo la piana di Ridorosso (1831 m) nota come la Torbiera di Gattascosa, di fronte a noi la salita più ripida di tutto il percorso che per fortuna è breve. Un’occhiata a valle e riprendiamo il cammino, superiamo la radura che d’estate ospita il lago di Ragozza e in pochi minuti arriviamo al rifugio Gattascosa (1993 m).

Ci fermiamo solo il tempo per prenotare il pranzo e proseguiamo verso il Passo di Monscera lungo la traccia del gatto. Dopo circa dieci minuti troviamo sulla sinistra la deviazione per il passo. Saliamo seguendo le tracce di chi ci ha preceduto e in venti minuti eccoci arrivati a destinazione.

La giornata è stupenda e l’assenza di vento ci permette di attardarci ad ammirare il panorama verso la svizzera con la splendida vetta della Weissmeis e verso l’Italia con le vette della Val Grande.

Ripercorriamo il percorso appena fatto e rientriamo al rifugio dove ci attende una superba polenta spezzatino e salsiccetta seguita da una deliziosa crostata e dagli indimenticabili “zuccherini” affogati in alcol con limone, arancia, anice, salvia e peperoncino.

Dopo pranzo rimettiamo le ciaspole e ci apprestiamo a rientrare seguendo la traccia del gatto che avevamo seguito per pochi minuti per salire al passo ma questa volta trascuriamo il bivio e tenendo la destra rimaniamo sulla traccia che scende verso valle passando dalle baite del “Paradiso del Monscera” e dall’Alpe Monscera con il suo omonimo ometto.

Scendendo la neve si fa più rada e il ghiaccio fa la sua comparsa rendendo il percorso molto insidioso. Lungo la via incontriamo un particolare segnavia che ci ricorda che ci troviamo sulla Stockalperweg o via del Monscera. Giunti al Rifugio Il Dosso togliamo le ciaspole e proseguiamo prestando la massima attenzione per non scivolare fino a giungere all’oratorio di San Bernardo e alla macchina.

 

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Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Domodossola. Svoltare a destra in direzione Domodossola. Imboccare la SS659 e seguire le indicazioni per Bognanco prima e poi per San Lorenzo fino al termine della strada e quindi al parcheggio.

Coordinate parcheggio: N 46.151365° E 8.195691°

Profilo e traccia GPS

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