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Monte Corbenas

Descrizione

Quota iniziale : 1618 m
Quota finale: 2578 m
Dislivello: 989 m
Distanza totale A/R: 12,07 km
Tempo: 3:15 h

L’escursione al Monte Corbenas non è adatta a tutti ma come la maggior parte delle nostre gite è modulabile a seconda dell’età e dell’esperienza dei bambini.

Il tratto da Devero alla Bocchetta di Scarpia non presenta alcuna difficoltà pertanto è adatto a tutti con un minimo di allenamento mentre dalla Bocchetta alla vetta del monte Corbenas il percorso è affrontabile solo da ragazzi a partire da i 12-13 anni di età e con una discreta esperienza di montagna ma soprattutto accompagnati da adulti esperti visto che non esiste un vero sentiero né alcuna indicazione verticale (niente paline solo ometti) inoltre il tratto finale è molto ripido e su terreno infido.

Lasciata l’auto nel parcheggio sotterraneo all’ingresso dell’Alpe Devero (oggi è giovedì e siamo arrivati abbastanza presto quindi non c’è molta gente e si trova posto) ci avviamo verso località Ai Ponti attraversando il paese con le sue tipiche case walser. Passato il ponte pieghiamo subito a destra e incominciamo a seguire le indicazioni per il sentiero H16 per la Bocchetta di Scarpia, le indicazioni ci dicono che ci vorranno circa due ore e un quarto. Saliamo lungo la bella mulattiera che porta a Crampiolo e in meno di mezz’ora arriviamo alla Corte d’Ardui (1748m) dove troviamo un primo bivio: a sinistra si prosegue per Crampiolo mentre a destra si sale all’Alpe Sangiatto e alla Bocchetta di Scarpia.

Pieghiamo a destra e attraversiamo la radura della Corte dirigendoci a monte delle baite trascurando sulla sinistra un ulteriore bivio per Crampiolo. Il sentiero si alza nel bosco fino ad una prima piccola spianata dove troviamo sempre a sinistra un altro bivio per Crampiolo. Proseguiamo in salita per superare un’altra balza fino ad arrivare ad un traverso in piano e ad un ponticello sul Rio Sangiatto. Attraversiamo il ponticello e ci dirigiamo verso la strada sterrata che salendo da La Forcoletta si dirige verso l’Alpe Sangiatto.

In prossimità di un tornante a destra tralasciamo l’ennesimo bivio per Crampiolo e continuiamo a salire lungo la strada che passando accanto al primo dei laghi del Sangiatto giunge fino all’omonima alpe dove veniamo accolti da un gruppo di pigri maiali distesi a prendere il sole mattutino.

Attraversiamo l’alpe a monte della quale riparte il sentiero per la Bocchetta di Scarpia. Seguiamo il sentiero che a mezzacosta passa sopra il secondo lago del Sangiatto oggi completamente secco e aggira il colle sulla sinistra entrando così nella valle del terzo dei laghi del Sangiatto nelle cui acque si specchiano il Cistella e il Pizzo Diei. Sulla sinistra troviamo le indicazioni per il sentiero H16 che superata una prima balza giunge ad un pianoro dove alzato lo sguardo ecco volare in cielo un’aquila (il teleobiettivo della nostra macchinetta fotografica fa quello che può per immortalarla ma è un po’ troppo lontano). Mentre superiamo il piano lo sguardo si spinge fino alla nostra meta che ci osserva ancora lontana ma noi senza farci scoraggiare affrontiamo l’ultima salita che in pochi minuti ci porta alla Bocchetta di Scarpia (2248m 2:15h).

Come dicevamo all’inizio questo è il limite massimo per i bambini da qui in avanti non esiste più un vero sentiero ma solo tracce e ometti con alcuni tratti leggermente esposti e sentiero ripido e infido percorribile solo in presenza di adulti esperti e ragazzi con esperienza.

Dopo esserci fermati qualche minuto ad osservare la vetta del Monte Sangiatto alla nostra destre, la valle di Agaro di fronte e la dorsale che ci porterà in vetta al monte Corbenas, iniziamo a salite a sinistra seguendo le deboli tracce e gli ometti. Dall’alto una bella marmotta ci osserva mentre il nostro muntagnin non resiste a salire un roccione sul percorso.

Man mano che saliamo il panorama si apre sia verso il lago del Devero che sul versante opposto verso il lago d’Agaro.

Di fronte a noi sempre più vicina l’anticima del monte Corbenas, uno sguardo verso il percorso appena fatto e continuiamo a salire lungo la dorsale erbosa che pur essendo molto scoscesa è abbastanza ampia da non risultare pericolosa. Avvicinandoci al panettone roccioso dell’anticima occorre prestare la massima attenzione nel passare alcuni metri leggermente esposti che ci permettono di arrivare ad un bivio indicato da un ometto: a destra si stacca un sentiero a mezzacosta del quale abbiamo letto su altri siti ma che non capiamo bene dove porti pertanto rimaniamo sulla traccia di sentiero che sale ripida aggirando verso sinistra l’anticima.

Questo è il tratto più impegnativo dell’intero percorso la pendenza a tratti arriva al 70% (così indica il gps) e il terreno è estremamente scivoloso a causa della presenza di sfasciumi. Ci fermiamo un secondo ad osservare la vallata e a meditare sul tracciato poi incominciamo a salire. La traccia ora è più evidente siamo letteralmente circondati da ciuffi di stelle alpine ma la nostra concentrazione è tutta sul tracciato sempre più ripido e infido. Quando meno ce l’aspettiamo eccoci arrivati sull’anticima da dove si gode di uno splendido panorama verso il Grande Est di Devero e verso il lago. Da qui arrivare alla vetta è praticamente una passeggiata poche decine d metri di dislivello ci separano dalla meta che raggiungiamo senza difficoltà.

Da qui la vista spazia a 360° e rimaniamo senza parole, ci sediamo ai piedi dell’ometto di vetta e consumiamo il nostro meritato pranzo in paradiso senza stancarci di ammirare dall’alto una valle a noi molto cara.

Purtroppo il tempo passa inesorabile e arriva il momento di scendere per lo stesso itinerario della salita. Il primo tratto non è sicuramente uno scherzo per cui prendiamo un bel respiro e iniziamo la discesa. Inutile dire che per i primi 100 metri di dislivello non ci si può distrarre e i bastoncini telescopici sono a nostro parere indispensabili ma passato questo tratto la discesa è tranquilla e riusciamo persino a goderci i ciuffi di stelle alpine. Appena prima di giungere alla Bocchetta di Scarpia le nostre caprette si concedono un piccolo riposino in attesa delle tartarughe mamma e papà.

Arrivati al parcheggio di Devero alziamo lo sguardo ed in lontananza ci appara la nostra meta, non ci sembra ancora vero ma oggi siamo saliti lassù!

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a sinistra per Devero. Giunti all’abitato di Goglio attraversare il ponte e proseguire sulla strada per Devero fino al parcheggio

Coordinate parcheggio: N 46.313056° E 8.260833°

Profilo e traccia GPS

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