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Rifugio Barba Ferrero

Descrizione

Quota iniziale : 1384 m
Quota finale: 2331 m
Dislivello: 878 m
Distanza totale A/R: 10,68 km
Tempo: 5:30 h intero giro

Per festeggiare la nostra centesima escursione abbiamo scelto di tornare coi ragazzi su un itinerario effettuato trent’anni fa quando da giovane bazzicavo la Valsesia con mio padre.

Eccoci dunque ad intraprendere un bel giro ad anello che attraverso l’Alpe Testanera ci porterà al celebre rifugio Barba Ferrero all’Alpe Vigne Superiore. L’intero giro non presenta particolari difficoltà ma occorre prestare attenzione nella traversata dall’Alpe Testanera al Rifugio Barba Ferrero in quanto la traccia di sentiero non sempre è evidente ed occorre seguire i numerosi ometti pertanto è sconsigliabile in condizioni di scarsa visibilità.

Lasciata l’auto nel grande parcheggio degli impianti di risalita di Wold a monte di Alagna prendiamo la navetta (2,5 euro a testa A/R) che ci porta fino al piazzale dell’Acqua Bianca a circa 1500 m di altezza risparmiandoci circa 250 m di dislivello e circa 3 km di cammino.

Scesi dalla navetta imbocchiamo la mulattiera lastricata inizio di tutti i percorsi di questa zona. In meno di cinque minuti arriviamo al primo bivio: a sinistra si sale verso il rifugio Pastore mentre a destra inizia l’itinerario per il Colle del Turlo. Svoltiamo a destra e iniziamo a salire sulla comoda mulattiera. Dopo una mezz’oretta di cammino incontriamo a sinistra il bivio per l’Alpe Fum Bitz che ignoriamo per proseguire dritto guardando l’alpe dall’alto con il suo celebre giardino botanico. Dall’altro lato della valle scorgiamo il vallone del Bors e l’omonima alpe che fotografiamo col teleobiettivo. Venti minuti dopo il bivio per l’Alpe Fum Bitz incontriamo sempre a sinistra il sentiero 7e per il Rifugio Barba Ferrero che trascuriamo per svoltare a destra e rimenare ancora sul sentiero 7a per il Colle del Turlo. I panorami sono incantevoli il Monte Rosa ci guarda dall’alto mentre ci godiamo il colpo d’occhio sulla valle del Bors e la celebre cascata delle Pisse e di fronte il Corno Mud.

In prossimità di un guado troviamo a sinistra il bivio per l’alpe Testanera pertanto abbandoniamo il sentiero 7a per il colle del Turlo che prosegue a destra per prendere il 7d per Alpe Testanera.

Lasciamo a sinistra l’Alpe Mittlentheil (1940 m) e proseguiamo sul sentiero che sale con ampie svolte trascurando il bivio per l‘Alpe In d Brunne fino a giungere ad un bel laghetto posto proprio sotto l’Alpe Testanera (2260m). Proseguiamo sulla mulattiera a gradoni fino all’alpe. Il sentiero prosegue a monte delle baite e si dirige verso una baita solitaria da qui il colpo d’occhio sul Monte Rosa ci ripaga della fatica fatta. Col teleobiettivo immortaliamo il rifugio Barba Ferrero meta della nostra gita.

Il sentiero ora prosegue non sempre evidente ed occorre affidarsi ai molti ometti e segni sui sassi (meglio non avventurarsi nel caso di condizioni di visibilità scarse).

Il percorso fino al rifugio dura circa un’oretta di saliscendi in cui occorre attraversare alcuni guadi che in presenza di acqua abbondante potrebbero dare qualche problema ma che oggi passiamo in scioltezza. Un’occhiata verso l’alto ed ecco la Capanna Regina Margherita mentre alle nostre spalle il Corno Mud e il Tagliaferro. Ormai siamo in vista dell’Alpe Vigne Superiore ed in pochi minuti arriviamo nei pressi del rifugio dove occorre affrontare un ultimo guado facilitato da una comoda passerella (meglio tenere i più piccoli per mano).

Finalmente arriviamo al rifugio dove ci aspetta un’ottima polenta e coniglio e una squisita zuppa del giorno. Ci concediamo un po’ di meritato riposo ma presto i classici nuvoloni pomeridiani valsesiani incominciano ad avvolgere la cima del Rosa così decidiamo di iniziare la discesa.

Il sentiero 7 o 207 parte dal lato opposto a quello dal quale siamo arrivati. Iniziamo a scendere lungo il sentiero che costeggia il Sesia e passa sotto alla balza rocciosa proprio sotto al rifugio dalla quale scende una bella cascata. Sul lato opposto della valle scorgiamo l’Alpe Fun d’Ekko meta di una nostra precedente gita. Dopo un primo guado sui sassi giungiamo ad un altro guado questa volta facilitato dalla presenza di un comodo ponticello. La nostra memoria non può fare a meno di tornare a sette anni fa quando per la prima volta salivamo coi ragazzi al rifugio e il guado era soltanto una trave larga solo una quindicina di centimetri. Non ci sembra vero quando poco più in là ritroviamo la vecchia trave. Passiamo un altro guado anche questo facilitato da un ponticello (sette anni fa era così) e riprendiamo a scendere lungo una bella scalinata di pietra resa sicura dalla presenza di una corda.

Ora il sentiero entra nella vegetazione e prosegue del bosco fino ad un bivio dove occorre piegare a destra evitando di proseguire dritto per l’Alpe Shafejatz.

Scendiamo sempre nel bosco fino all’Alpe Fum Bitz (1603 m) e al bivio per il rifugio Pastore.

Prendiamo la mulattiera lastricata a sinistra e scendiamo oltrepassando la celebre cascata denominata Caldaia del Sesia fino al piazzale dell’Acqua Bianca da dove parte la navetta per il parcheggio.

Purtroppo ad aspettare la navetta ci sono già tantissime persone e il tempo di attesa ci sembra un po’ troppo lungo così decidiamo di scendere a piedi lungo la strada in un primo tempo asfaltata e poi sterrata in prossimità di una frana che a fine marzo 2016 ha costretto i gestori a chiudere la strada principale a causa del pericolo di nuovi distacchi.

La passeggiata dura circa 20/30 minuti e passata la località Merletti di Alagna con il suo bel oratorio di S. Maria Maddalena eccoci al parcheggio Wold e alla macchina.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Seguire la SS299 della Valsesia fino ad Alagna. Giunti nel centro di Alagna svoltare a destra e seguire la strada fino al parcheggio della navetta.

Coordinate parcheggio: N 45.865278° E 7.936389°

Profilo e traccia GPS

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