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Rifugio Grand Tournalin

Descrizione

Quota iniziale : 1680 m
Quota finale: 2551 m
Dislivello: 903 m
Distanza totale A/R: 13,87 km
Tempo: 2:20 h

L’escursione al Rifugio Grand Tournalin non presenta alcuna difficoltà ed è adatta a tutti con un minimo di allenamento.

Per raggiungere il rifugio da Saint Jacques ci sono due possibilità: seguire la sterrata oppure con il sentiero Alta Via n. 1, noi abbiamo fatto un misto tra i due tracciati.

Lasciata l’auto nel parcheggio di Saint Jacques ci avviamo verso la chiesetta del paese oltrepassata la quale troviamo sulla sinistra il ponte sul torrente Evançon e le indicazioni dei vari sentieri.

Passiamo il ponte e troviamo immediatamente dopo l’inizio del sentiero Alta Via 1. Incominciamo a salire fino alla frazione Pelioz che raggiungiamo in pochissimi minuti. Il sentiero prosegue attraversando questo abitato e si dirige verso il bosco. In breve raggiungiamo la frazione di Drole che superiamo per inoltrarci ancora nel bosco e uscire in una radura circa dieci minuti dopo. Passate alcune baite raggiungiamo la frazione Croues, la superiamo dirigendoci ancora una volta verso il bosco. Dopo circa un quarto d’ora il sentiero incrocia la sterrata che sale da Saint Jacques che seguiamo verso sinistra per poche decine di metri fino ad al ponte sul torrente di Nana. Appena prima del ponte sulla destra si stacca evidente il sentiero che sale abbastanza ripidamente lungo il torrente ma per fortuna il tratto è molto breve.

Usciti dal bosco ci ritroviamo nel cuore del Vallone di Nana che iniziamo a percorrere in leggerissima salita fino a raggiungere l’Alpe Nana Inferiore. Passiamo alle spalle delle baite e raggiungiamo la strada che seguiamo verso sinistra. Un’occhiata al massiccio del Monte Rosa e proseguiamo. Al primo tornante, in prossimità di una bella baita ristrutturata, incontriamo un bivio: andando dritto si prosegue lungo il sentiero mentre piegando a destra si continua sulla strada.

Decidiamo di stare sulla strada che, anche se un po’ più lunga, è comunque meno faticosa. Di tanto in tanto ci voltiamo per ammirare verso valle il percorso appena effettuato.

Dopo quasi un’ora in prossimità di un tornante incrociamo il sentiero che abbiamo lasciato più sotto e che prosegue a destra tagliando non poco il percorso della strada.

Facciamo un paio di tagli ma poi decidiamo di rimanere definitivamente sulla strada che in una mezz’oretta ci porta in vista del rifugio che raggiungiamo dopo aver superato l’Alpe Tournalin Superiore con i suoi asinelli e cavalli.

Ci accomodiamo in uno dei tavoli all’esterno e ci concediamo un lauto e meritato pranzo a base di tagliatelle al ragùpolenta e salsiccia e un’immancabile fetta di torta il tutto molto buono.

Mentre pranziamo lo sguardo vaga sul Colle di Nana, la Becca di Nana e il Petit e Grand Tournalin.

Dopo pranzo decidiamo di andare a vedere il lago Tournalin che è a pochi minuti dal rifugio. Purtroppo non ci sono indicazioni sul posto pertanto dobbiamo basarci sulla cartina e sulle indicazioni del gps. Proprio accanto ai tavoli esterni del rifugio parte un piccolo sentiero che sale sul dosso erboso accanto al rifugio per proseguire praticamente in piano a mezzacosta fino ad un piccolo scollinamento oltre il quale compare il laghetto.

Il posto è incantevole sulle rive del lago ci sono migliaia di piccole rane mentre l’acqua è colma di girini, regna una pace surreale forse perché nessuno si spinge fin qui. Oltre il Colle Croce fa capolino il Roccia Nera e il Polluce e un po’ più a destra compare la Piramide Vincent e la Punta Giordani.

Usciamo su una balza erbosa e ci godiamo lo spettacolo del Vallone di Nana, il colpo d’occhio è eccezionale.

Presto arriva il momento di scendere a valle lungo il percorso della salita anche se di tanto in tanto facciamo qualche taglio lungo il sentiero per evitare un po’ di strada.

Proprio durante una di queste scorciatoie incontriamo un prato completamente cosparso di cumuli di rocce attraversando il quale troviamo una strana piramide.

Fin troppo presto ritorniamo a Saint Jacques e quindi alla macchina.

Per questo giro abbiamo scelto di seguire in parte il sentiero e in parte la strada, in presenza di bimbi piccoli e/o poco allenati sarebbe meglio seguire interamente la strada che pur essendo più lunga sale più dolcemente del sentiero che a tratti, anche se brevi, risulta abbastanza ripido.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Verrès. Alla rotonda prendere la seconda uscita per Ayas SR 045 e seguire la strada per 30 Km fino a Saint Jacques.

Coordinate parcheggio: N 45.86246° E 7.73075°

Profilo e traccia GPS

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