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Croce alla Bocchetta di Rimella

Descrizione

Quota iniziale : 1314 m
Quota finale: 1933 m
Dislivello: 644 m
Distanza totale A/R: 8,70 km
Tempo: 1:45 h fino alla Bocchetta 3:30 h intero giro

Il percorso di oggi alla Bocchetta di Rimella è un giro ad anello che ci permette di percorrere almeno in parte la storica mulattiera che in passato permetteva agli abitanti di Campello Monti di comunicare con il capoluogo di quel tempo Rimella.

L’intero giro non presenta alcuna difficoltà ma è consigliabile, in presenza di bimbi piccoli, non percorrere l’intero anello ma, giunti alla Bocchetta ritornare a valle percorrendo lo stesso percorso della salita poiché l’altro sentiero è inizialmente abbastanza ripido e con tratti un po’ stretti pur non presentando mai tratti esposti.

Lasciata l’auto nel parcheggio in basso a destra circa 500 metri prima dell’abitato di San Gottardo. risaliamo sulla strada e proseguiamo per un centinaio di metri fino a trovare sulla sinistra l’inizio della mulattiera che sale verso la GTA, un cartello indica che ci vorranno circa 1:45/2 ore per arrivare alla meta. Iniziamo a salire nel rado bosco e dopo una decina di minuti arriviamo alla cappella detta della Posa dei Morti. Qui sostavano i defunti provenienti da Campello Monti prima della sepoltura nel cimitero di Rimella. Questa pratica terminò nel 1551 come ricorda una lapide posta ai piedi della croce. In quell’anno un vescovo di passaggio a Campello benedisse un pezzetto di terra e permise così di collocarvi un cimitero mettendo fine a quella usanza.

Proseguiamo su comodo sentiero che in falso piano segue le pieghe della montagna permettendoci di vedere San Gottardo dall’alto. In prossimità dell’Alpe Selletta (1447 m) il sentiero esce dal bosco per proseguire lungo ampi spazi aperti. La nostra meta ci appare sempre più vicina e proseguendo sempre in moderata salita sulla GTA arriviamo ad un trivio: a destra il sentiero per l’alpe Ratte che raggiungeremo al ritorno al centro il sentiero per l’alpe Pianello e a sinistra prosegue la GTA per la Bocchetta di Rimella.

Decidiamo di seguire per l’Alpe Pianello incantati dalle splendide fioriture e dalla vista del Monte Rosa. Dopo circa dieci minuti eccoci all’alpe dove ci fermiamo qualche minuto ad ammirare la bella cappella con un’interessante lapide posata nel 2007. Dopo aver gironzolato tra le fioriture riprendiamo a salire per la direttissima visto che la meta è ben visibile sopra di noi.

Qualche centinaio di metri più a monte incrociamo la GTA e riprendiamo a seguirla attraversando un piccolo nevaio proprio sotto la Bocchetta.

Finalmente eccoci arrivati e veniamo accolti dalla croce posta sopra all’altare dedicato a padre Gallino fondatore dei GRIM. Sul lato di Campello la neve è ancora alta e non permette di scendere agilmente così dopo aver firmato il libro di vetta ci fermiamo ai piedi della croce per una meritata pausa pranzo circondati da splendidi panorami verso Rimella e verso Campello mentre Toby fa un giretto sulla neve.

Come detto all’inizio in presenza di bimbi piccoli o poco esperti la gita potrebbe finire qui e rientrare a valle seguendo lo stesso percorso della salita. Se si vuole invece provare il lato un po’ più selvaggio della valle basta proseguire l’anello.

Lasciamo a malincuore la Bocchetta di Rimella seguendo il sentiero e tenendoci a sinistra per aggirare una balza rocciosa proprio di fronte a noi.

In basso sulla sinistra notiamo un laghetto ancora ghiacciato. Seguiamo il sentiero che scende verso l’Alpe Pianello che raggiungiamo in pochi minuti tra scorci su San Gottardo e il Monte Rosa ormai semi nascosto dalle nuvole.

Raggiunta l’alpe ci dirigiamo a sinistra verso il Rifugio Borgomanero che superiamo per raggiungere un gruppetto di baite da dove riparte il sentiero che scende verso l’Alpe Ratte. In prossimità dell’ultima baita dell’Alpe Ratte troviamo un bivio dove occorre tenere la destra e scendere lungo un sentiero letteralmente invaso dai crocus. Da qui e per circa 200 m di dislivello il sentiero si fa ripido e non sempre ben evidente ma i segni sulle rocce appena ridipinti ci permettono di scendere senza difficoltà fino ad una cascatella da dove riparte l’evidente sentiero. Purtroppo questa valletta è stata di recente divorata da un incendio, se ne sente ancora di tanto in tanto l’odore, e l’erba è tutta nera: un vero peccato. Dopo circa 20 minuti di cammino dalla cascatella incontriamo un bivio: a destra si sale verso l’Alpe Warch mentre a sinistra si scende verso San Giorgio. Ovviamente scegliamo questa seconda opzione e proseguiamo spediti tra ciuffi di primule fino a San Giorgio. Ci fermiamo ad ammirare la bella chiesa dedicata appunto a San Giorgio e l’ennesimo ciuffetto di primule per proseguire poi sulla bella mulattiera verso San Gottardo l’antica Rondo, primo insediamento walser nel territorio di Rimella.

Attraversando il paesino notiamo una croce, un bel arco in pietra e la chiesa dedicata a San Gottardo, vescovo di Hildeshein in Baviera patrono dei mercanti che percorrevano le vie delle Alpi, e il suo splendido campanile.

Appena prima della chiesa troviamo la via che porta fuori dal paese e alla mulattiera lastricata che in pochi minuti ci porta al parcheggio di questo insediamento.

Non ci resta che seguire la strada asfaltata per circa 500 metri per ritrovare l’inizio del sentiero che abbiamo imboccato questa mattina e poco dopo al nostro parcheggio. Mentre ci togliamo gli scarponi alziamo lo sguardo ed ecco che ci appare la nostra meta un po’ più visibile col teleobiettivo.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 uscita Romagnano Sesia. Seguire la SS299 fino a Varallo Sesia e proseguire seguendo le indicazioni per Fobello/Rimella. Proseguire sulla SP 9 per circa 14 km. Al bivio tenere la destra per Rimella, Dopo circa 5 km attraversare il paese di Rimella e seguire per San Gottardo. 500m prima del paese si trova un parcheggio sulla destra in prossimità della partenza del sentiero.

Coordinate parcheggio: N 45.908260° E 8.194568°

Profilo e traccia GPS

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