Valle del Gran San Bernardo – Tête de Crevacol

Descrizione

Quota iniziale : 2000 m
Quota finale: 2610 m
Dislivello: 610 m
Tempo: 2:00 h

L’escursione alla Tête de Crevacol non presenta alcuna difficoltà pertanto è adatta a tutti con un minimo di allenamento.

Lasciata l’auto nel comodo parcheggio di Arp du Jeux risaliamo la strada sterrata che parte alle spalle dello stesso.Una palina ci ricorda che il percorso dura circa due ore. La salita molto dolce in un primo momento attraversa un bel bosco incrociando le diverse piste da sci. L’unica attenzione da porre è quella di rimanere sulla strada principale ignorando le deviazioni e le piste. Dopo pochi minuti si incontra un primo bivio dove occorre tenere la sinistra e rimanere sul tracciato principale che ritorna nel bosco. Molto presto la strada esce dal bosco e piega prima a destra per ritornare nella direzione originaria dopo qualche centinaio di metri. In questa fase del percorso ci si dirige verso gli impianti di risalita che salgono verso Basse Tête. Si oltrepassano le piste da sci aggirando il tunnel di Crevacol. Da questo punto gli impianti scompaiono dietro alla montagna e si sale immersi nella natura. Presto compaiono in alto i resti di una casermetta posta appena sotto al Colle di Crevacol. Continuiamo a salire dolcemente con ampi tornanti fino ad arrivare al colle dove tira un violento vento. Ci fermiamo solo pochi minuti per ammirare il bell’ altare e il laghetto.

L’ultimo tratto della nostra gita è piuttosto ripido ma per fortuna è abbastanza breve, poco più di un centinaio di metri di dislivello.

Ci incamminiamo verso il largo sentiero che sale ripido aggirando un dosso e puntando poi verso la vetta direttamente risalendo la cresta. In vetta troviamo un bivacco della forestale intitolato a  Leopoldo Deffeyes e una bella croce in legno. Da qui il panorama è magnifico fortunatamente non c’è neanche una nuvola e possiamo goderci un panorama a 360°. Si scorge il Monte Bianco, la Grivola, il Monte Emilius e il Monte Vélan con alle spalle il Grand Combin. Ci godiamo il meritato spuntino praticamente in paradiso. Dopo pranzo gironzoliamo sulla cima e scorgiamo sotto di noi l’Alpe Moindaz meta di una nostra precedente escursione.

Decidiamo di scendere ed arrivati al colle ci dirigiamo verso il rudere della casermetta e poi alla stazione meteo poco distante dove troviamo i resti di alcune trincee. Dopo esserci attardati qualche minuto iniziamo a scendere ripercorrendo la strada della salita. Poco prima di arrivare all’auto riattraversiamo il bosco dove sorprendentemente incontriamo Grande Puffo e Puffo Dormiglione.