La leggenda di San Grato o Saint Grat fonda le sue radici in Valle d’Aosta tra realtà e mito.
Nel Medioevo erano conosciute diverse storie sulle sue gesta, addirittura si raccontava che avesse trovato in Terrasanta la reliquia di San Giovanni Battista e che fosse riuscito, non si sa come, a portarla al papa. Studi più recenti hanno dimostrato che i racconti della sua vita d’oltremare fossero in realtà frutto della fantasia di qualche canonico. La storia ci dice invece che visse ad Aosta e ne divenne il secondo vescovo nella seconda metà del V secolo.
Sempre la leggenda racconta che al rientro dalla Terrasanta placò una furiosa tempesta e questo gli fece guadagnare la reputazione di protettore dalle catastrofi tanto che rappresentanti delle locali parrocchie si recavano periodicamente ad Aosta per chiederne la protezione contro gli eventi naturali.
Nel 1380 le reliquie di San Grato furono rubate dalla Cattedrale di Aosta. Un gruppo di muratori di Fontainemore, che lavoravano in Savoia, le ritrovarono in Francia e riuscirono a riportarle in Valle, passando attraverso il Colle della Sachère e accanto al lago di San Grato che prese poi il nome del santo. Da allora San Grato divenne patrono oltre che di Aosta anche della Valgrisenche.
In ricordo di questo fatto, ancora oggi ad un gruppo ristretto di muratori di Fontainemore vestiti con il costume tradizionale è riservato l‘onore di portare le reliquie di San Grato, oggi conservate nella Collegiata di Sant Orso, durante la processione ad Aosta il giorno della festa (7 settembre).
Ogni anno il 5 agosto si svolge anche una processione fino al lago dedicata alla Nostra Signora delle Nevi. Questo evento è molto sentito dagli abitanti della Valgrisenche che si recano numerosi a pregare la Madonna per chiederle protezione contro i pericoli invernali.