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Alpe Campallero

Descrizione

Quota iniziale : 702 m
Quota finale: 1570 m
Dislivello: 870 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 10,90 km (4.8 km solo andata)
Tempo: 4:00 h escluse le soste (2:00 h solo andata)

Bellissima salita all’Alpe Campallero, o Campalèr in dialetto locale, un vero e proprio nido d’aquila affacciato sulla valle Strona con panorami mozzafiato. L’itinerario non presenta nessuna difficoltà tecnica sviluppandosi per due terzi su strada prima asfaltata poi sterrata, ma occorre un buon allenamento per via del dislivello di 870 metri in 4,8 chilometri lineari con una pendenza media del 18% che, nell’ultima parte, supera a tratti il 65%. In presenza di bimbi poco allenati è possibile limitare la salita alla Madonna del Carblon (o Curblòn in dialetto) che offre comunque un ottimo punto panoramico su Luzzogno.

Lasciata l’auto nel parcheggio gratuito vicino al Circolo operaio di Luzzogno frazione di Valstrona, attraversiamo il paese verso nord fino ad arrivare al ponte sull’affluente del Torrente Strona dove troviamo le prime indicazioni. In verità il cartello farebbe proseguire dritto per l’Alpe Campallero dando 2 ore ma noi decidiamo di fare prima una visita al Santuario della Madonna della Coletta per cui svoltiamo a destra, passiamo il ponte e imbocchiamo la stradina in salita. Dopo l’ultima casa troviamo una mulattiera che, salendo ripida sulla sinistra, ci permette di raggiungere il santuario in pochi minuti. Volendo si può anche proseguire dritto lungo la via lastricata e salire più tranquilli.

Dal Santuario (0:10 dal paese) si può godere di una bella vista di Luzzogno dall’alto col Monte Mazzoccone sullo sfondo dove eravamo saliti tre anni fa. Usciti dal cancello alle spalle della chiesa imbocchiamo il sentiero erboso a sinistra che in pochi minuti ci porta alla strada asfaltata (sentiero Z04a) che sale verso gli alpeggi. Se al ponte avessimo proseguito dritto seguendo i cartelli saremmo comunque arrivati qui ma facendo più strada.

Iniziamo a salire con ampi tornanti guadagnando velocemente quota. Passiamo l’alpe Vertasca (0:20h) e proseguiamo seguendo i Misteri del Rosario che ci accompagneranno fino ad un punto panoramico dove è stata posta la statua della Madonna del Carblon (Curblòn in dialetto) di fronte ad una fresca fontana (0:45 h). I più piccoli possono fermarsi qui per una merenda. Riprendiamo il cammino sulla strada ora sterrata e dopo poche centinaia di metri, superato un tornante, imbocchiamo una tagliata sulla sinistra che ci evita un po’ di cammino ma ci permette di passare dall’Alpe Carblon con la sua bella cappellina per poi riprendere la sterrata fino all’Alpe Colle Inferiore (1:00 h).

Qui abbandoniamo definitivamente la strada per prendere il sentiero che sale a destra e che indica 1 ora all’Alpe Campallero. Passiamo la Cappella del Crocifisso ed entriamo nel rado bosco di faggi e, in meno di un quarto d’ora, raggiungiamo l’Alpe Colle Superiore (1:15h) dove ci fermiamo qualche minuto per visitare l’alpeggio con i suoi caratteristici scorci.

Ormai mancano solo quarantacinque minuti alla nostra meta ma sono sicuramente i più impegnativi. Dopo un breve tratto su pratone ritroviamo la sterrata abbandonata sotto che seguiamo in salita per poche decine di metri. Infatti, dopo una curva a esse, troviamo sulla destra l’indicazione su un sasso per il monte Massone.

Lasciamo la strada ed iniziamo a salire ripidamente nella faggeta. Dopo una ventina di minuti usciamo dal rado bosco e il panorama si apre sulla valle e sulle montagne circostanti. Il sentiero ora si impenna deciso ma non manca molto e dopo un ultimo sforzo sbuchiamo proprio di fronte alla croce dell’Alpe Campallero.

Da qui la vista spazia dal Monte Rosa al Monte Mazzoccone, Luzzogno, il lago d’Orta, il Mottarone e un po’ più in lontananza il Lago Maggiore.

Iniziamo a gironzolare tra le baite spostandoci verso est fino ad un punto panoramico per poi ritornare sui nostri passi e salire un po’ per vedere l’alpeggio dall’alto prima di fermarci per una meritata pausa pranzo.

Per il rientro seguiamo lo stesso sentiero della salita fino ad intercettare la sterrata sopra all’Alpe Colle Superiore. Qui decidiamo di scendere lungo la strada anche se facendo così si allunga un pochino il percorso. Passiamo l’Alpe Colle Inferiore ignorando il sentiero che abbiamo preso questa mattina per salire e proseguiamo sulla strada godendoci la discesa sorvegliati dall’alto dall’Alpe Campallero. Giunti poco sopra il Santuario della Coletta abbandoniamo la strada e prendiamo il sentiero del mattino che ci riporta alla chiesetta per poi ritornare al paese seguendo il percorso lastricato.

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N 45.914730° E 8.345118°

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