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Il primo lago del Sangiatto

Descrizione

Quota iniziale : 1631 m
Quota finale: 2010 m
Dislivello: 379 m
Tempo: 1:30 h

Per festeggiare la fine della scuola eccoci ad avventurarci in un’escursione poco impegnativa ma sicuramente molto suggestiva all’Alpe Sangiatto.

Il tempo non promette niente di buono, lungo la strada piove a tratti. Parcheggiamo l’auto nel parcheggio sotterraneo dell’Alpe Devero, ci infiliamo gli scarponi e zaino in spalla partiamo. A pochi metri dall’uscita del parcheggio ecco che troviamo la sbarra che delimita il Parco del Devero, la superiamo e in un paio di minuti siamo in località “I Ponti” dove attraversato il ponte ci dirigiamo verso l’inizio del sentiero che si trova a destra appena dopo una casa con una bella meridiana.

Facciamo pochi metri e incomincia a piovigginare ma decidiamo di proseguire sul bel sentiero attraverso il bosco fiorito. Dopo 5 minuti incontriamo il primo bivio, proseguiamo tenendo la destra. Il sentiero sale a tratti dolcemente per poi diventare un po’ più ripido in prossimità della Corte d’Ardui (1748m) dove incontriamo il secondo bivio: a sinistra si prosegue per Crampiolo e il Lago del Devero a destra per l’Alpe Sangiatto e la Bocchetta di Scarpia. Pieghiamo a destra e prendiamo il sentiero che sale ripido alle spalle della Corte. In breve il sentiero, abbastanza stretto ma sempre ben visibile, prende quota passando accanto a diversi formicai. Ci voltiamo verso valle per ammirare il panorama e per metterci il guscio visto che ora piove in maniera più decisa. Dopo un breve consulto decidiamo di proseguire ugualmente e dopo circa 10 minuti la salita si fa più dolce fino ad arrivare ad un ponticello di legno sul Rio Sangiatto.

Il luogo dove ci troviamo sembra uscito da una cartolina forse perché nel frattempo ha smesso di piovere o forse per la presenza qua e là di cespugli di rododendri fioriti. Nel mezzo di questo pascolo su un grande masso ecco altre indicazioni. Qui il sentiero si congiunge alla carrozzabile di servizio che sale ripida fino all’Alpe Sangiatto. Poco più su dobbiamo attraversare un piccolo ruscello che si è formato sulla strada, nessun problema per i bimbi che ormai sono abbastanza grandicelli ma potrebbero esserci problemi con bimbi più piccoli.

Dopo un ultimo ampio tornante eccoci in vista del primo dei laghi di Sangiatto. Attorno a noi non c’è nessuno solo il canto di un cuculo. Il sentiero sale diagonalmente rimanendo abbastanza alto sul lago e in una manciata di minuti eccoci giunti all’ Alpe Sangiatto (2010m). L’alpeggio è ancora chiuso per cui non c’è nessuno, ci sediamo ad un tavolo di legno e consumiamo in nostro rapidissimo spuntino. Rapidissimo perchè ancora una volta ha ricominciato a piovere e fa anche abbastanza freddo.

A questo punto siamo indecisi sul da farsi se scendere lungo la via appena fatta oppure se proseguire per la Corte Corbernàs e scendere a Crampiolo lungo il Rio Sangiatto. La decisione non è facile ma alla fine proseguiamo. Scendiamo così verso il secondo Lago del Sangiatto dove prendiamo lo stretto sentiero che lo costeggia a sinistra in alto a mezza costa. Qui occorre prestare un po’ di attenzione coi bambini anche se non è mai veramente esposto. In 20 25 minuti di cammino praticamente in piano si arriva all’Alpe Corbernàs. Dopo un occhiata alle nostre spalle e una a sinistra iniziamo a scendere verso il l’alpeggio seguendo la traccia di sentiero sempre abbastanza evidente e i segnavia bianchi e rossi. Sullo sfondo si intravede la costruzione ormai in disuso della Corte Corbernàs.

Un centinaio di metri prima di questa costruzione pieghiamo a sinistra attraversando il Rio Sangiatto. Da questo punto in avanti pur non essendoci particolari difficoltà è sconsigliato proseguire in presenza di bimbi sotto i 7-8 anni in quanto il sentiero pur essendo sempre abbastanza evidente è immerso nei rododendri e questo non rende molto facile la marcia per i più piccoli.

Iniziamo a percorrere il valloncello laterale costeggiando il Rio Sangiatto, la sensazione è di essere piombati in una favola, ovunque ci sono tane di marmotte e cespugli di rododendro fiorito. Purtroppo l’unica marmotta che è uscita a sfidare la pioggia e il freddo è stata più veloce della mia macchina fotografica.

Ben presto il sentiero inizia a scendere deciso verso valle abbandonando il Rio Sangiatto. In un quarto d’ora siamo in vista del lago del Devero e in un altro quarto d’ora di discesa tra i rododendri arriviamo alla carrozzabile che dalla diga piccola del Devero scende fino a Crampiolo.

Seguiamo la strada e ci dirigiamo verso valle in direzione Crampiolo, nel frattempo il tempo è migliorato e di tanto in tanto si vede persino il sole. Quando arriviamo a Crampiolo sono le 14:45, 1 ora e 40 minuti dall’Alpe Sangiatto ma ci siamo dovuti fermare per mettere/togliere il guscio innumerevoli volte. Dopo una breve visita alla chiesetta del paese decidiamo che ci siamo meritati una fetta di crostata al bar. Dopo un meritato riposino riprendiamo a scendere. Le opzioni che abbiamo sono tre: la più a destra che prevede la discesa lungo il percorso invernale, quella centrale lungo il percorso estivo e l’ultima a sinistra lungo il sentiero che si ricongiunge a quello che abbiamo fatto la mattina per arrivare alla Corte d’Ardui. Scegliamo questa e superando l’agriturismo iniziamo a scendere tenendo il torrente Devero alla nostra destra. Dopo 15 minuti incontriamo un primo bivio per l’Alpe Sangiatto dove occorre prendere il sentiero più a valle e 10 minuti dopo eccoci al bivio della Corte d’Ardui pieghiamo a destra e dopo ancora 20 25 minuti di facile sentiero eccoci arrivati all’Alpe Devero e alla macchina umidicci ma sicuramente soddisfatti.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a sinistra per Devero. Giunti all’abitato di Goglio attraversare il ponte e proseguire sulla strada per Devero fino al parcheggio.

Coordinate parcheggio: N 46.313056° E 8.260833°