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Lago delle Streghe

Descrizione

Quota iniziale : 1623 m
Quota finale: 1773 m
Dislivello: 160 m 
Distanza totale A/R: 6,80 km
Tempo: 2:15 h intero giro escluse le soste

Facile passeggiata adatta ai bambini immersa nello splendido paesaggio dell’Alpe Devero dove natura e leggenda si mescolano creando qualche cosa di unico e spettacolare.

Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento al termine della strada (tariffe 2022) ci avviamo verso l’abitato costituito da bellissime case Walser. Appena passato il ponte sul Torrente Devero ha inizio sulla destra il sentiero H00 per Crampiolo.

La salita interamente nel bosco non presenta nessuna difficoltà e in una mezz’oretta arriviamo al bivio per la Corte D’Ardui. Teniamo la sinistra e in pochi minuti arriviamo alla cappelletta posta all’inizio della piana di Crampiolo. Scendiamo a sinistra e passiamo il ponte sul torrente Devero per raggiungere il sentiero estivo che sale dalla piana del Devero e che seguiamo verso destra fino a raggiungere le baite di Crampiolo.

Attraversiamo il paese e raggiungiamo un ponte di legno: a destra si sale alla diga di Codelago o Lago del Devero mentre svoltando a sinistra si prosegue per il Lago delle Streghe o Lago Azzurro.

Svoltiamo a sinistra e in cinque minuti siamo al lago dove troviamo un pannello esplicativo e un originale segnavia. Di solito è un posto molto frequentato ma oggi è un giorno feriale per cui non c’è tantissima gente. Ci attardiamo ad ammirare le splendide acque blu del lago e il caratteristico sasso spaccato dopo di che ritorniamo verso Crampiolo per lo stesso sentiero percorso all’andata.

Per tornare a Devero ci sono tre possibilità: a sinistra il sentiero H00 che abbiamo percorso in salita, al centro il percorso estivo H98 su strada poderale e a destra il sentiero H98a attraverso il Vallaro.

Scegliamo quest’ultimo perché per noi è veramente magico. Riattraversiamo il paese e percorriamo una decina di metri della strada che porta al percorso estivo dopo di che troviamo sulla destra l’inizio del sentiero che passa proprio accanto all’orto botanico e alle arnie delle api del Devero.

Dopo una brevissima salita incominciamo a scendere nel valloncello. In pochi minuti incrociamo sulla destra il sentiero H15 per i Piani della Rossa che ignoriamo continuando a scendere sul percorso principale. Attraversiamo la torbiera del Vallaro in direzione di un gruppo di baite ben ristrutturate e dopo un’ultima discesa sbuchiamo a Cantone.

Non ci resta che percorrere la stradina che attraversa la Piana del Devero e in men che non si dica ritorniamo in località Ai Ponti dove ci concediamo una deviazione a destra verso la latteria di Devero per una discreta scorta di formaggi d’alpeggio e yogurt.

Dopo la doverosa sosta ritorniamo all’auto ma non prima di aver dato un’ultima occhiata alla Piana e visitato l’Oratorio di San Bartolomeo.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a sinistra per Devero. Giunti all’abitato di Goglio attraversare il ponte e proseguire sulla strada per Devero fino al parcheggio.

Coordinate parcheggio:  N 46.313056° E 8.260833°

Profilo e traccia GPS

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Video Traccia 3D

Leggende storia e curiosità

La leggenda del Lago delle Streghe

Tanti anni fa viveva, nei boschi della valle, una bella fanciulla che aveva tutto quello che si poteva desiderare a quel tempo ossia una famiglia amorevole e un fidanzato affascinante e gentile. Presto però il giovanotto iniziò a trascurare la fidanzata rivolgendo le sue attenzioni ad un’altra fanciulla.

La ragazza disperata piangeva tutto il giorno perché non sapeva come fare a riconquistare l’amato.

Un giorno passeggiando nel bosco incontrò una vecchina misteriosa che seduta su un sasso filava col suo fuso così si fermò a fissarla. Quando la vecchia si accorse della fanciulla ricambiò lo sguardo e subito la giovane si sentì capita e rassicurata pertanto decise di chiederle aiuto poiché quella vecchina doveva essere per forza una strega.

Così le si sedette accanto e iniziò a raccontarle tutti i suoi dispiaceri finché non la implorò di operare una magia affinché il suo amato tornasse da lei.

La strega tentò di far ragionare la ragazza ma quest’ultima non voleva sentir ragione e ricominciò a piangere. Allora la vecchina le propose un patto: se avesse acconsentito di guardare un altro ragazzo lei avrebbe fatto l’incantesimo che tanto desiderava. La ragazza certa del suo amore acconsentì.

Nel giorno fissato per l’incantesimo la ragazza andò alla grotta che la strega le aveva indicato e insieme entrarono. Dopo aver percorso un lungo cunicolo sotterraneo arrivarono in una stanza buia dove altre due vecchine stavano filando. Nella grotta si sentiva solo lo scorrere dell’acqua che alimentava due pozze.

La strega invitò la ragazza a guardare nella prima pozza dove vide riflesso l’affascinante volto del giovane amato ma che in pochi minuti iniziò ad imbruttirsi e ad invecchiare. Allora spaventata guardò nella seconda pozza dove vide il volto di un bellissimo uomo che le sorrideva dolcemente con gli occhi pieni d’amore, la figura emanava forza e coraggio era la figura di un Dio.

La ragazza allora guardò la strega e capì che le aveva mostrato la differenza tra l’amore umano e l’amore eterno.

La fanciulla dopo un momento di esitazione scelse l’amore eterno, si alzò e iniziò a danzare con le streghe. A quel punto la fonte inizio a sgorgare copiosa allagando la grotta che magicamente sparì lasciando al suo posto il lago che oggi viene chiamato Lago delle Streghe.