Descrizione
Quota iniziale: 1630 m
Quota finale: 2330 m
Dislivello: 700 m
Tempo: 2:10 h
Per la nostra quarantesima escursione dalla nascita del sito abbiamo scelto una vetta nel Parco del Devero: il Monte Cazzola.
Essendo domenica ci è stato impossibile lasciare l’auto nel parcheggio in prossimità della sbarra che preclude l’accesso alla piana del Devero alle auto a causa della grande quantità di persone che hanno deciso di venire in questa splendida vallata proprio oggi. Così siamo stato costretti a parcheggiare lungo la strada un paio di tornanti più sotto e risalire a piedi.
Da località Ai Ponti si trascura il ponte sul Rio Buscagna e ci si dirige a sinistra costeggiando il torrente verso gli impianti di risalita del Devero. Si passa sotto la seggiovia e si imbocca il sentiero che si addentra nel bosco sempre costeggiando il torrente. Dopo qualche minuto si incontra un bivio non segnalato da paline dove occorre tenere la destra sempre costeggiando il Rio fina a giungere al ponte in località Piedimonte.
Lasciamo il ponte alla nostra destra e proseguiamo lungo il sentiero davanti a noi indicato da una segnavia scolpito in un sasso.
Dopo un breve tratto il sentiero si addentra nel bosco e incomincia a salire accanto al Rio Buscagna. Dopo una mezz’oretta di cammino si arriva ad un ponticello di legno sul torrente che scendendo dall’Alpe Misanco forma una graziosa cascatella con annesso laghetto. Dopo circa un’ora dalla partenza eccoci in vista dell’Alpe Misanco. Uno sguardo a valle poi oltrepassiamo il muro a secco che delimita l’alpeggio. Proseguiamo fino ad incontrare poche decine di metri più in alto il bivio per il Monte Cazzola. Svoltando a destra si va al Lago Nero mentre proseguendo dritto si va in vetta al Monte Cazzola.
Proseguiamo dritto lungo il sentiero che sale abbastanza deciso e in pochi minuti guadagnamo quota. Si cammina in un prato di genziane, anemoni e ranuncoli con alle spalle uno spettacolo a dir poco incantevole, il Monte Cervandone sembra così vicino da poterlo toccare.
Presto il sentiero diventa a tratti non molto evidente e ci si deve affidare agli ometti e ai segnali dipinti sui sassi. Qua e là c’è ancora un po’ di neve e Toby ne approfitta per un riposino rinfrescante. Sulla sinistra ecco comparire l’arrivo degli impianti di risalita del Devero segno che la vetta è ormai vicina e infatti eccola di fronte a noi. Dopo aver superato un avvallamento che ci costringe a perdere qualche metro di quota siamo pronti ad affrontare gli ultimi 100 metri. Qui si deve prestare molta attenzione a causa della presenza di numerosi crepacci, fenditure e inghiottitoi dovuti a fenomeni di carsismo: una di queste fenditure, la Grotta del Cervo Volante, è stata esplorata dal gruppo speleologico di Novara fino oltre 140 m di profondità. La presenza di accumuli di neve che potrebbero aver creato ponti instabili rende la loro presenza ancora più pericolosa. Fortunatamente sono posti longitudinalmente rispetto al percorso e si riescono ad aggirare facilmente senza passare sulla neve.
Seguendo gli ometti ecco finalmente la vetta e persino Toby sembra contento di essere qui.
Lo sguardo spazia a 360°. Possiamo osservare il Pizzo Diei e il Cistella, l’Helsenhorne il Pizzo Moro, il Passo di Cornera. il Pizzo Cornera, il Monte Cervandone, la Punta della Rossa, il Pizzo Crampiolo, il Pizzo Fizzo, la Punta d’Arbola e tutte le montagne della Val Formazza. Proprio sotto il Pizzo Cornera si scorge la sagoma del bivacco Combi Lanza mentre sotto la vetta del Monte Cazzola ecco che compare un laghetto ancora semi ghiacciato. In prossimità di un crepaccio sulla vetta troviamo una strana targa che riporta una parte della canzone popolare Stelutis alpinis, uno fra i più celebri brani corali della tradizione italiana, composto da Arturo Zardini e che narra di un alpino morto nella grande guerra, il quale si rivolge alla propria sposa, dicendole che lui e la stella alpina le saranno sempre accanto.
Un ultima occhiata al panorama e decidiamo di scendere lungo l’itinerario percorso in salita.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a sinistra per Devero. Giunti all’abitato di Goglio attraversare il ponte e proseguire sulla strada per Devero fino al parcheggio.
Coordinate parcheggio: N 46.313056° E 8.260833°