Val d’Ossola – Anello Eremo di Vercio Ruspesso Boscopiano da Bracchio

Descrizione

Quota iniziale : 304 m
Quota finale: 853 m (940 m punto più alto)
Dislivello: 745 m 
Distanza totale A/R: 10,20 km
Tempo: 4:00 h escluse le soste

L’uscita di oggi è un anello che ci porta ai piedi del Parco Nazionale della Val Grande tra panorami incantevoli e luoghi spettacolari. In presenza di bimbi consigliamo di fermarsi all’Alpe Vercio e rientrare ripercorrendo la stessa mulattiera della salita non completando l’anello poiché il percorso diventa abbastanza monotono e poco panoramico essendo nel bosco, inoltre il tratto di sentiero A54 che dalla Cappella di Erfo scende a Boscopiano è molto ripido e poco battuto pertanto non adatto ai più piccoli.

Lasciata l’auto in uno dei parcheggi all’ingresso di Bracchio ci dirigiamo verso il centro del paese, oltrepassiamo Chiesa di San Carlo Borromeo e Santa Marta e saliamo seguendo gli evidenti cartelli. L’inizio del sentiero A52 ci da un assaggio di quello che troveremo in cima. Iniziamo a salire lungo la ripida mulattiera che velocemente ci permette di prendere quota tra caratteristici ponticelli e panorami sulle montagne circostanti. Dopo circa quaranta minuti di cammino e 270 metri di dislivello arriviamo ad una cappellina davanti ad un punto panoramico. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino, attraversiamo l’Alpe Curghei e una cascatella e con una serie di stretti tornanti superiamo agevolmente un tratto più ripido. Ora la salita ci offre un po’ di tregua e subito dopo arriviamo ad un bivio nei pressi di un’abitazione. Proseguiamo dritto sul sentiero A52 accanto al quale iniziano a fiorire le prime primule. Oltrepassiamo una recinzione ed entriamo nel territorio dell’Eremo di Vercio. Qui don Piero Udini dalla metà degli Anni Settanta, dopo aver deciso di lasciare la sua parrocchia sul Lago Maggiore, decise di venire a fare l’eremita. Fondò così un eremo diventato negli anni punto di incontro di persone provenienti da tutta Italia che volevano trovare un momento di pace e una parola di conforto.

Ci dirigiamo a destra verso l’Oratorio dedicato alla Beata Vergine delle Grazie eretto nel 1728 e ampliato nel 1776 qui una targa è stata posta in memoria del bombardamento del ’44. Dopo una breve sosta per il pranzo iniziamo a gironzolare tra le baite e ci avviamo verso la croce bianca posta in un punto da dove lo sguardo spazia dai laghi alle montagne.

Alle spalle della croce parte un largo e panoramico sentiero che percorre tutta la piana fornendoci un punto di vista privilegiato sul Monte Massone e sulla valle dell’Ossola con i 4000 svizzeri a contorno. Completato il giretto ritorniamo verso le belle baite dell’Alpe Vercio dove si potrebbe concludere la gita dei più piccoli. (550 m di dislivello e 1:40 h di cammino)

Imbocchiamo ora il sentiero A52b per l’Alpe Ruspesso che in un’ora di saliscendi e passando dalle baite della Corte Cerea giunge alla fine della strada asfaltata che sale da Bieno e dove tante volte abbiamo parcheggiato per salire al Monte Faié o per recarci a Corte Bué.

Percorriamo l’asfalto in discesa per un centinaio di metri fino a trovare sulla destra l’inizio del sentiero A54 per la Cappella di Erfo. Imbocchiamo la bella mulattiera, passiamo la Cappella di Roccolo e in moderata discesa arriviamo alla strada asfaltata che incroceremo ancora alcune volte. Dopo un breve tratto su asfalto ritroviamo sulla destra il sentiero. In questo tratto è un po’ malmesso perciò preferiamo rimanere sulla strada. Dopo un ampio tornante ritroviamo di nuovo il sentiero che ci permette di tagliare un po’ il percorso e passate un gruppo di baite arriviamo alla Cappella di Erfo.

Di fronte a questa area attrezzata riparte il sentiero A54 per Boscopiano. E’ questo il tratto più “impegnativo” essendo ripido e ricoperto di foglie che lo rendono particolarmente insidioso. Per fortuna non è molto lungo presto inizia un traverso che passato Boscopiano diventa una bella mulattiera. Dopo una curva a destra e oltrepassato un gruppo di baite siamo in vista di Bracchio attraversato il quale ritroviamo la macchina.