Descrizione
Quota iniziale : 1975 m
Quota finale: 2770 m
Dislivello: 822 m
Distanza totale A/R: 10,34 km
Tempo: 2:35 h
Il percorso verso il Colle e i Laghi del Pinter non presenta alcuna vera difficoltà o tratti esposti ma prima dei laghi occorre affrontare un tratto di sentiero molto ripido e in parte attrezzato con corde pertanto si consiglia la percorrenza solo a ragazzini allenati a partire dagli 8-9 anni.
Per salire al colle e ai laghi del Pinter ci sono diversi percorsi, quello che abbiamo scelto noi per il giro di oggi parte dall’arrivo della cabinovia Champoluc-Crest e attraversa il verde vallone di Cunéaz.
Lasciata l’auto nel parcheggio degli impianti di risalita di Champoluc prendiamo la cabinovia che ci porta a Crest risparmiandoci circa 400 metri di dislivello. All’arrivo prendiamo la strada sterrata che passa a sinistra della partenza della cabinovia per Ostafa e iniziamo a salire ma non prima di aver dato un’occhiata al Monte Zerbion meta di una nostra passata escursione.
Dopo una decina di minuti raggiungiamo un bivio dove occorre tenere la destra e dirigersi verso l’Alpe Cunéaz che raggiungiamo dopo circa venti minuti dalla partenza. Attraversiamo l’alpeggio mantenendoci alla sinistra delle case e sbucando dall’altra parte dove riparte la sterrata che lasciamo pochi minuti dopo per prendere il sentiero a destra. Rimaniamo sul sentiero principale trascurando le deviazioni laterali ed entriamo nel bosco. Passiamo un ponticello sulla cascatella e usciti dal bosco arriviamo ad un altro bivio dove occorre prestare attenzione e svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il sentiero 1 – 11A – GSW e trascurare il sentiero 13 che prosegue dritto per il lago Perin.
Il percorso passa sotto ad una parete di roccia e si infila in un canalino diventando un po’ più ripido ma il tratto è breve e presto, trascurato un bivio sulla destra, usciamo in una radura che attraversiamo in falsopiano. Appena più su il sentiero attraversa un grande pascolo dove troviamo una grossa mandria composta da giovani mucche e curiosi torelli.
Inizia ora la parte più impegnativa di tutto il percorso. Il sentiero incomincia a salire ripido prima superando una balza e poi infilandosi in un canalino su terreno umido e friabile ed occorre prestare la massima attenzione soprattutto in discesa. Con nostra sorpresa però il canalino è abitato da un branco di femmine di stambecco che ci osservano incuriosite per nulla preoccupate dalla nostra presenza. Ci fermiamo qualche minuto ad osservarle in religioso silenzio prima di affrontare un breve tratto attrezzato con una corda fissa (più utile in discesa che in salita) che rende più sicuro questo tratto ripido e scivoloso. Al termine del tratto attrezzato incontriamo un altro branco di femmine di stambecco che si tengono un po’ più a distanza. Diamo un’occhiata al percorso appena effettuato ed entriamo nel valloncello che precede il bivio per i laghi. Ora le pendenze sono decisamente più dolci e presto incontriamo, proveniente da sinistra, il sentiero 12 che sale da Ostafa e decisamente più frequentato per il dislivello più contenuto.
In pochi minuti arriviamo al bivio per i laghi Pinter, proseguendo a destra si va ai laghi mentre continuando dritto si arriva al colle che ormai è proprio di fronte a noi una settantina di metri più in alto.
Decidiamo di salire direttamente al colle che risulta però essere piuttosto affollato ma dal quale si gode di una splendida vista sia verso Ayas che verso Gressoney. Rimaniamo al colle solo il tempo di scattare qualche foto al monte Emilius, agli stambecchi sul versante di Gressoney, al cippo e all’arrivo della cabinovia Crest da dove siamo partiti (teleobiettivo). Vista la grande quantità di gente decidiamo di scendere verso i laghi invece che dal sentiero utilizzato per la salita al colle da un poco frequentato sentiero che parte alla sua sinistra (guardando verso Ayas). Dall’alto riusciamo a vedere tutti i laghi contemporaneamente mentre alle nostre spalle si innalzano la vetta del Monte Pinter e il Testa Grigia.
In pochi minuti siamo sulle rive del primo lago dove ci accoglie un grosso rospo e una distesa di eriofori. Ci dirigiamo al secondo lago un po’ più grosso ed affollato del primo dove riusciamo a trovare un posticino sui massi del lato est per consumare il nostro consueto e meritato spuntino allietati dalla splendida vista.
Dopo pranzo ci dirigiamo verso il lato ovest del lago da dove si gode di una vista impagabile sulla valle d’Ayas e le sue montagne, sul lago, sul Testa Grigia e il Monte Pinter.
Gironzolando arriviamo al terzo lago quasi in secca e decisamente più piccolo dei sui due fratelli. In breve raggiungiamo il bivio che avevamo trascurato al mattino, un’ultima occhiata al colle e incominciamo a scendere lungo lo stesso itinerario della salita prestando attenzione a prendere il sentiero a sinistra e non quello a destra più alto che porta a Ostafa.
Arrivati al canalino attrezzato ritroviamo le femmine di stambecco ad attenderci anche se ora sono un po’ più in alto probabilmente infastidite dal passaggio di così tante persone.
La discesa è veloce e allietata dalla presenza di fronte a noi del Dent d’Heréns, anche se parzialmente nascosto dalle nuvole, mentre alle nostre spalle abbiamo il verde vallone di Cunéaz.
Ripassiamo dal ponticello del mattino con la bella cascata e in breve arriviamo in vista del Cervino e della stazione della cabinovia che riprenderemo per arrivare all’auto.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Verrès. Alla rotonda prendere la seconda uscita per Ayas SR 045 e seguire la strada per 27 Km fino a Champoluc dove è possibile lasciare l’auto in uno dei parcheggi degli impianti di risalita.
Coordinate parcheggio: N 45.838183° E 7.731975°