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Colle Rothorn

Descrizione

Quota iniziale : 1952 m
Quota finale: 2689 m
Dislivello: 737 m fino al colle, 855 m intero giro
Distanza totale: 5,6 km fino al colle solo andata, 12,5 km intero giro
Tempo: 2:30 h fino al colle escluse le soste, 5:00 h intero giro soste escluse

L’escursione di oggi ci porta al Colle Rothorn con partenza dall’arrivo della telecabina Crest di Champoluc in val d’Ayas.

Per rendere più vario il percorso faremo un anello salendo al Colle dal sentiero 11 per scendere con il sentiero 10 passando dall’Alpe Soussun. L’intero giro è marcato E (escursionistico) ed in effetti per un adulto è così ma in presenza di bambini occorre prestare attenzione a due punti. Il primo alla pietraia posta sotto al colle che pur essendo molto ben tracciata e facile potrebbe impensierire in presenza di bimbi sotto i 9-10 anni soprattutto se accompagnati da adulti poco esperti. L’altro punto riguarda il ritorno, il primo tratto del sentiero 10 che dalla seggiovia Belvedere scende verso Soussun è piuttosto ripido e stretto e deve essere percorso con attenzione, anche per questo breve tratto valgono le indicazioni date sopra.

Lasciata l’auto nel comodo parcheggio gratuito degli impianti di risalita di Champoluc ci dirigiamo verso la partenza della telecabina che sale a Crest. Usciti dalla stazione di arrivo troviamo subito una serie di cartelli con le indicazioni dei vari percorsi. Il Colle Rothorn non è indicato ma il primo tratto di sentiero è in condivisione con il sentiero 10A per il Lago delle Rane e l’Alpe Saler così ci dirigiamo a destra e imbocchiamo la strada sterrata che passa sotto alla telecabina.

Dopo pochi minuti, incontriamo sulla destra l’inizio del sentiero e finalmente è indicata anche la nostra meta a 2:30/3:00 ore. Iniziamo a salire e presto incontriamo la sterrata che seguiamo verso destra. In circa 25 minuti raggiungiamo l’Alpe Saler Inferiore e il Lago delle Rane. Proseguiamo sempre su strada anche se è possibile tagliare un po’ il percorso salendo lungo la pista da sci più breve ma più ripida. Ora il panorama si apre sia sulla val d’Ayas che sulle montagne circostanti.

Salendo ancora qualche minuto si apre la vista anche verso il Cervino e il Monte Rosa mentre da un pascolo ci osserva un camoscio solitario intento a far colazione.

Dopo circa un’oretta di cammino arriviamo al lago Saler Superiore posto sotto al Rifugio Belvedere. Rimaniamo bassi sulla strada e aggiriamo il lago fino a raggiungere la strada che scende dal rifugio. Poco più avanti il sentiero 10A e 11 si separano pertanto svoltiamo a destra e iniziamo a risalire la balza rocciosa mentre la strada (sentiero 10A) scende ripida nel vallone di Contenery.

Arrivati in cima alla balza ci voltiamo verso la valle appena percorsa e notiamo sia il lago Saler Superiore in lontananza che a destra il lago Contenery purtroppo secco.

Ora il sentiero prosegue praticamente in piano attraversando un pianoro fino ad incrociare la pista da sci che scende dal Bettaforca. Ormai la nostra meta è ben visibile davanti a noi. Dopo aver attraversato la pista e risalito il dosso erboso inizia il tratto su pietraia. Come detto più sopra, non è nulla di complicato essendo sempre molto ben tracciato ma in presenza di ragazzini occorre prestare molta attenzione. Oltrepassata la pietraia ritorniamo su sentiero fino al Colle Rothorn (2:30 h dalla partenza) da dove si gode di una splendida vista sia verso la val d’Ayas che verso la valle di Gressoney coi vicini laghetti del Salero. Purtroppo, il vento che ci aveva accompagnato durante quasi tutta la salita e che ci aveva non poco impensierito durante l’attraversamento della pietraia sbilanciandoci più di una volta, qui è decisamente molto forte tanto che si fa fatica a reggersi in piedi così ci acquattiamo dietro ad una roccia per una brevissima pausa.

Presto, dato il vento e il freddo pungente, decidiamo di scendere anche perché riattraversare la pietraia in discesa con folate di vento molto forti che fanno perdere l’equilibrio un po’ ci impensierisce. Fortunatamente il vento cala giusto il tempo di attraversare la pietraia e in poco minuti raggiungiamo il pianoro ai piedi della stessa. Qui invece di scendere dritti lungo il sentiero 11 della mattina pieghiamo a destra seguendo il sentiero 10 che si dirige verso il Vallone di Contenery.

La discesa è piacevole e i panorami fantastici e dopo una mezz’oretta dalla deviazione arriviamo al bivio per il lago Ciarcierio. Il vento è ancora molto forte e temiamo che possano chiudere la telecabina pertanto evitiamo la deviazione e scendiamo dritti verso l’alpe Contenery prima e alla seggiovia del Belvedere poi. Qui abbandoniamo la sterrata e ci dirigiamo alla destra della seggiovia dove prosegue il sentiero 10. Attraversiamo una breve pietraia e dopo un tratto in falsopiano iniziamo la ripida discesa che avevamo citato all’inizio. E’ un tratto breve ma da percorrere con attenzione fino ad entrare nel bosco dove il sentiero spiana.

Dopo circa 30 minuti dalla seggiovia sbuchiamo sulla sterrata proprio di fronte al Rifugio Paradisia. Continuiamo a scendere lungo la strada fino ad un bivio dove occorre svoltare a sinistra verso l’alpeggio di Soussun. Appena prima di una curva troviamo sulla destra il sentiero che permette di arrivare a Soussun più rapidamente. Giunti all’alpeggio diamo un’occhiata alla Cappella della Madonna del Carmine e alla fontana accanto alla quale troviamo le indicazioni per il rientro a Crest.

Ritorniamo sulla sterrata che passa proprio sotto al Monte Cavallo e che prosegue tra continui saliscendi fino alla partenza della telecabina evitando le deviazioni laterali a destra e a sinistra.

 

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