Al momento stai visualizzando Cusio – Croci di Nonio e Cesara (Anello)

Descrizione

Quota iniziale : 296 m
Quota finale: 791 m
Dislivello: 750 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 15,30 km
Tempo: 4:40 h escluse le soste

Giretto tranquillo senza nessun tratto tecnico o pericoloso percorribile da tutti con un minimo di allenamento. Come di consueto il giro può essere modulato in base alla capacità dei più piccoli. E’ possibile arrivare semplicemente al Parco della Fantasia Gianni Rodari con una passeggiata di meno di mezz’ora e un centinaio di metri di dislivello e fare merenda nelle aree attrezzate oppure proseguire fino ai laghetti di Nonio. I più grandicelli possono invece completare l’intero giro.

Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio gratuito di Piazzale Lodi accanto al Centro Sportivo di Omegna ci dirigiamo verso la sbarra che regola l’accesso all’area sportiva e subito svoltiamo a destra per seguire il percorso che, passato il ponte sul torrente Fiumetta, aggira il campo da calcio. Giunti sulla strada asfaltata svoltiamo a destra e risaliamo fino ad incrociare la strada provinciale 46 attraversata la quale, troviamo il cancello di accesso al Parco Monte Zuoli dove ha inizio il nostro sentiero che fino ai laghetti di Nonio coincide col Gran Tour del Lago D’Orta (GTLO)

Iniziamo a salire prima su strada poi, al primo bivio, svoltiamo a destra e proseguiamo sul comodo sentiero fino a giungere, in una ventina di minuti, ai Giardini della Torta in Cielo facenti parte del Parco della Fantasia Gianni Rodari (qui il link per saperne di più sul Parco).

Appena prima di arrivare alle strutture, sulla sinistra del sentiero, si trova indicato da un cartello, un masso coppellato. Ritorniamo poi sui nostri passi per una trentina di metri per dirigerci verso est e prendere un sentiero parallelo vista lago che ci porta al Masso Scivolo o della Fertilità. Gironzoliamo tra le varie strutture dedicate alla Torta in Cielo, celebre romanzo di Rodari, fino ad arrivare ad un parcheggio da dove ripartiamo seguendo la strada asfaltata che scende verso ovest. Giunti sul fondovalle proseguiamo fino ad un bivio dove teniamo la sinistra ed entriamo nel bosco seguendo sempre i cartelli del GTLO. Dopo circa dieci minuti ritorniamo sulla strada in prossimità di una sbarra. Proseguiamo a sinistra e appena prima di un cancello di proprietà privata abbandoniamo la strada per prendere il sentiero che sale nel bosco e, in una ventina di minuti, arriviamo ai laghetti di Nonio.

Proseguiamo costeggiando l’invaso e continuiamo dritto sull’asfalto fino ad incontrare sulla destra, in prossimità di una casa isolata il sentiero T26 che sale verso la Croce di Nonio. Svoltiamo ed iniziamo a salire nel bosco. Il sentiero è invaso dalle foglie ma è comunque ben segnalato da bolli gialli e bandierine bianco rosse sugli alberi.

Dopo una mezz’oretta scarsa incontriamo il bivio a sinistra che sale verso la vetta, iniziamo così a salire. Poco più avanti incontriamo un altro bivio dove piegando a sinistra si sale alla Croce lungo la direttissima con pendenza del 25% mentre proseguendo dritto si arriva in vetta con un percorso leggermente più lungo ma con una pendenza del 10%. Decidiamo di seguire quest’ultimo che dopo un tratto in falsopiano inizia a salire su una sella dove incontriamo i cartelli per la Croce di Nonio a sinistra e quella di Cesara a destra.

Svoltiamo a sinistra e saliamo verso la Croce di Nonio che raggiungiamo in una decina di minuti. Il panorama, anche se la giornata non è limpida, è comunque spettacolare sia verso Omegna che verso Orta e l’Isola di S. Giulio. Purtroppo, in Alta Ossola sta già nevicando per cui dopo le consuete foto di rito ritorniamo sui nostri passi fino a tornare alla sella con le indicazioni e questa volta seguiamo per la Croce di Cesara. Dopo un brevissimo tratto un po’ ripido arriviamo alla Croce dove ci fermiamo per una super rapida pausa pranzo visto che il tempo sta peggiorando.

Ritorniamo quindi sui nostri passi fino alla sella che ormai ci è familiare per riprendere il sentiero che abbiamo fatto a salire fino a raggiungere il sentiero principale che avevamo abbandonato per salire alle croci.

Pieghiamo ora a sinistra e abbandonato il sentiero T26 che saliva in vetta prendiamo il T28 che scende dolcemente nel bosco con tratti lastricati e altri delimitati da muretti a secco fino ad arrivare ad un bivio dove teniamo la destra per dirigerci verso il paese di Cesara che attraversiamo percorrendo le caratteristiche stradine.

Usciti dal paese dal lato opposto, prima di proseguire il nostro percorso facciamo una piccola deviazione per andare a visitare la Chiesa Parrocchiale di S. Clemente posta in una posizione sopraelevata rispetto al paese.

Ritornati alla strada imbocchiamo sulla destra il sentiero degli Elfi che collega Cesara a Nonio, in realtà lungo il sentiero Elfi non ce ne sono, perlomeno oggi non ne abbiamo visti, ma ci sono svariati nanetti.

In dieci minuti raggiungiamo Nonio e ci dirigiamo verso la Chiesa Parrocchiale di San Biagio. Scendiamo le scale di fronte al sagrato e seguiamo la provinciale verso sinistra per circa 100 metri poi giriamo a sinistra in via Garibaldi e scendiamo le scale che portano ad un giardinetto e poi alla strada asfaltata che prosegue accanto al lavatoio e sotto al ponte della provinciale. Rimaniamo su Via Dottor Barbé, passiamo una curiosa statua e più sotto l’Oratorio della Beata Vergina della Neve fino ad Oira. Prima di entrare in paese svoltiamo a sinistra e poco dopo scendiamo verso destra. Attraversiamo il paese fino a prendere il Sentiero Azzurro che costeggiando il lago ritorna verso Omegna.

Purtroppo, inizia a piovere per cui dobbiamo sbrigarci e non possiamo goderci il bel sentiero lungo il lago che con diversi saliscendi ci porta ad attraversare la condotta forzata della Centrale Elettrica di Brolo. Dopo una discesa resa alquanto scivolosa dalla pioggia arriviamo alla centrale elettrica ora non ci resta che seguire il largo sentiero ignorando la deviazione per Brolo e la vertiginosa scaletta chiusa poiché in fase di ristrutturazione e ritornare al campo da calcio del mattino e quindi dopo aver riattraversato il torrente Fiumetta ritornare all’auto.

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Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale al parcheggio:
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N 45.863911° E 8.397674°

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