Descrizione
Quota iniziale : 1375 m
Quota finale: 1877 m
Dislivello: 750 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 11,70 km
Tempo: 4:20 h escluse le soste
Il giro del Bonom è un percorso molto panoramico nel cuore dell’oasi Zegna in provincia di Biella. Si tratta di un anello che si sviluppa per metà percorso sulla cresta spartiacque tra la Valle Cervo e la Val Sessera.
Il percorso fino alla Pera Furà, pur presentando tratti abbastanza ripidi è adatto a tutti con un minimo di allenamento mentre dalla Perà Furà alla Cima del Bonom il sentiero, pur essendo sempre classificato E, si fa un po’ più selvaggio con tratti su facili roccette non adatte ai bimbi più piccoli sotto gli 8-9 anni e non accompagnati da adulti con una minima esperienza di montagna. Questi possono fermarsi alla Pera Furà e rientrare percorrendo lo stesso sentiero dell’andata.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a Bocchetto Sessera ci dirigiamo verso l’inizio del sentiero F11 che si trova nei pressi della terrazza panoramica verso nord.
Iniziamo a salire sulla scaletta di pietra che in pochi minuti ci porta ad un piccolo pianoro attraversato il quale ha inizio la ripida salita. Da subito il sentiero si rivela molto panoramico, riusciamo a scorgere anche il Monviso. In circa 35 minuti siamo sull’anticima del Monticchio caratterizzata da frangivento in legno. Da qui si riesce a vedere anche la vetta del Monte Rosa, il Monte Bo Biellese, la Cima dell’Asnas, i vicini impianti di Bielmonte e la Pianura Padana.
Superata una piccola depressione affrontiamo una salita che in circa 15-20 minuti ci porta in vetta al Monticchio a quota 1697 metri (50’ dalla partenza). Ha ora inizio la lunga cresta di circa 3 chilometri fatta di interminabili saliscendi, in lontananza si vede benissimo la nostra meta la Cima del Bonom.
Proseguiamo perdendo circa una ventina di metri di quota fino a giungere a Colma Bella dove intercettiamo sulla destra il sentiero F1a che scende verso l’Alpe Montuccia mentre verso sud si vede la Valle Cervo col celebre Sentiero dei Narcisi.
Dopo circa una mezz’oretta dalla vetta del Monticchio arriviamo nel punto più famoso e fotografato dell’intero anello la Pera Furà (Pietra Forata) dove i più piccoli possono fermarsi.
Come detto sopra, da qui in poi il sentiero presenta tratti non adatti ai più piccoli; pertanto, si consiglia di proseguire solo coi più grandicelli.
Da subito, infatti, il sentiero diventa più sconnesso, a tratti inerbito con alcuni tratti di piccola pietraia e altri dove occorre usare anche le mani. Superati questi passaggi che fanno perdere un po’ di tempo arriviamo in vista della nostra cima mentre verso nord si scorge l’Alpe La Bassa dalla quale passeremo al ritorno.
Superato l’ultimo strappetto arriviamo sulla Cima del Bonom da dove la vista spazia a 360°, dalle montagne di Oropa verso sud, al Monte Nery verso ovest, mentre verso nord fa bella vista il Monte Bo Biellese e la Cima delle Guardie.
Dopo una breve pausa iniziamo la discesa verso nord lungo la cresta che in pochi minuti ci porterà a Bassa del Cugnolo prima e a Bassa del Campo poi da dove parte il sentiero di discesa.
Imbocchiamo il sentiero F1 e in 20 minuti arriviamo all’Alpe La Bassa caratterizzata dalle sue baite in fila. Qui troviamo ad attenderci una enorme mandria di placide mucche così grande che alcune hanno pensato bene di salire sul tetto di una baita per trovare un po’ di erba fresca.
Passiamo davanti alle baite e con non poca fatica ritroviamo il sentiero seminascosto dalle mucche sdraiate.
La discesa prosegue ora su largo sentiero erboso e in circa 20 minuti intercettiamo la strada sterrata che sale a Tegge dell’Artignaga. Svoltiamo a destra e seguiamo la strada che in circa 25 minuti di dolci saliscendi ci porterà all’Alpe Montuccia e al vicino Eremo di Maria e in altrettanto tempo fino alla macchina e alla terrazza panoramica da dove siamo partiti.
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