Descrizione
Quota iniziale : 683 m
Quota finale: 1183 m
Dislivello: 904 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 17,30 km
Tempo: 5:30 h escluse le soste
Per l’escursione di oggi abbiamo scelto un giro ad anello che con partenza da Boleto, frazione di Madonna del Sasso, ci porterà in vetta al Monte Briasco, sullo spartiacque tra la Valsesia e la conca del Lago d’Orta, passando dalla Cima Soliva e dal rifugio Primatesta per poi scendere verso il passo della Colma e rientrare quindi a Boleto.
Il giro ripercorre parte del sentiero Nello dedicato al comandante partigiano Nello Olivieri figura di spicco nell’ambito della Resistenza valsesiana. L’itinerario non presenta nessuna difficoltà ed è adatto a tutti con un buon allenamento data la lunghezza di più di 17 chilometri e il dislivello complessivo di oltre 900 metri. Si svolge per lo più su sterrate e larghi sentieri tranne gli ultimi due chilometri e mezzo che sono su strada asfaltata poco trafficata. È possibile accorciare l’itinerario evitando la salita alla Cime Soliva e il passaggio al rifugio Primatesta salendo direttamente al Monte Briasco e poi ritornare per lo stesso sentiero dell’andata.
Il percorso non è molto panoramico essendo per lo più nel bosco ma arrivati sulla vetta del Monte Briasco le cose cambiano, il panorama spazia a quasi 360° e nelle giornate limpide la vista è super.
Lasciata l’auto nel parcheggio gratuito alle porte di Boleto ci avviamo verso il paese lungo via Follina. Percorsi un centinaio di metri sulla destra imbocchiamo via Alpi, inizio del nostro percorso, dove troviamo i primi cartelli che indicano Monte Briasco Sentiero Nello due ore e venticinque minuti. In realtà il nostro giro è un po’ più lungo e ci porterà in vetta in circa tre ore.
Poche decine di metri più avanti arriviamo in un piccolo slargo dove prendiamo il sentiero acciottolato che scende costeggiando il muro perimetrale di una casa privata ed entra nel bosco. Dopo circa dieci minuti sbuchiamo su una strada asfaltata che imbocchiamo proseguendo dritto. Lasciato sulla sinistra un agriturismo proseguiamo sulla strada che in breve ritorna ad essere sterrata. Trascurando tutte le deviazioni rimaniamo sulla strada principale seguendo le indicazioni sentiero T36 (Sentiero Nello) verso Passo Cambocciolo.
Dopo circa un’oretta di cammino arriviamo ad un incrocio dove svoltiamo a destra e in meno di un minuto arriviamo al Passo Cambocciolo crocevia di parecchi sentieri. Proseguiamo per un centinaio di metri dritto fino a trovare un bivio sulla destra che indica sentiero 758 per l’Alpe Soliva venti minuti e la Sella del Gallo un’ora.
Svoltiamo e in breve arriviamo all’Alpe Cambocciolo dove un cartello ci ricorda che qui aveva sede nel 1944 il comando della 6ª brigata partigiana “Rocco” che divenne brigata “Nello” dopo la morte del comandante Nello Olivieri al quale è appunto dedicato questo sentiero.
Poco più avanti abbandoniamo la sterrata per proseguire sul sentiero 758 che si stacca a sinistra e sale nel bosco. Passiamo accanto all’Alpe Soliva e proseguiamo sempre nel bosco ignorando la deviazione per l’Alpe dei Merli. Arrivati ad una dorsale proseguiamo a sinistra in salita fino ad intercettare una sterrata che seguiamo verso destra fino a giungere alla Sella del Gallo dove si incontrano il sentiero 747 a destra che sale ripido alla vetta del Monte Briasco, a sinistra un sentiero non segnalato che sale alla Cima Soliva e dritto prosegue il sentiero 747 verso il rifugio Primatesta alla Sella Crosiggia.
Decidiamo di andare a dare un’occhiata alla Cima Soliva così svoltiamo a sinistra e iniziamo a salire il ripido sentiero. Giunti in cima troviamo un cippo e la vista si apre sul Lago d’Orta e sul vicino Monte Briasco.
La discesa sarebbe lungo lo stesso sentiero della salita ma vista la presenza di molto fango sul ripido versante del monte decidiamo di fare una piccola deviazione verso nord facendo un mini anello per evitare la zona più scivolosa.
Ritornati alla Sella invece di salire al monte Briasco per la direttissima preferiamo fare una deviazione per andare a vedere il rifugio Primatesta e la Sella Crosiggia così proseguiamo lungo la sterrata in leggera discesa e in circa dieci minuti arriviamo al rifugio dove ci fermiamo per una breve pausa con vista.
Dopo pranzo ripartiamo ripercorrendo una decina di metri di sterrata fino a trovare sul lato est del rifugio la partenza del sentiero 734 per la vetta del Monte Briasco.
Dopo un primo tratto di normale salita il sentiero si impenna e diventa ripido ma per fortuna il tratto è abbastanza breve e in circa mezz’oretta arriviamo ad un’area attrezzata con un enorme tavolo e subito dopo alla vetta del Monte Briasco dove troviamo una grande croce di sasso e un pilastrino. Oggi la giornata è velata e quindi il panorama non è al top ma comunque si riesce a vedere dal lago d’Orta al Monte Rosa anche se parzialmente coperto.
Dopo una breve pausa proseguiamo imboccando il sentiero 643 per La Colma che scende dal versante opposto a quello dal quale siamo saliti. La discesa è praticamente sempre nel bosco anche se di tanto in tanto si scorgono bei panorami sul vicino lago. In una cinquantina di minuti raggiungiamo la strada asfaltata che seguiamo per un paio di centinaia di metri verso destra fino a raggiungere il Passo della Colma confine tra Valsesia e Cusio.
In prossimità di un grosso slargo sulla destra parte il largo sentiero T34b per il rientro, non ci sono cartelli ma è l’unico sentiero che scende.
Inizia ora il tratto più antipatico di tutto il giro in quanto il largo sentiero è ricoperto di sassi instabili nascosti da uno spesso strato di foglie per cui ogni passo va un po’ studiato per non inciampare, scivolare e finire a gambe all’aria. Non ci sono segnavia o paline ma occorre sempre rimanere sulla via principale evitando le deviazioni. Dopo poco meno di un’ora a passo cauto incassati nel sentiero a tratti ripido arriviamo in vista delle prime case in località Magiarone dove termina il tratto antipatico ed inizia l’asfalto. Ora si può procedere spediti e in pochi minuti arriviamo all’Alpe Lauger dove proseguiamo a sinistra seguendo la strada asfaltata poco trafficata. Dopo una mezz’oretta di saliscendi ignorando le deviazioni laterali usciamo dal bosco e arriviamo in vista di una trattoria con campo da calcio.
Lasciamo la strada che scende ad Artò e svoltiamo a destra attraversando l’altopiano di Boleto con la sua bella vista sul Mottarone. Prendiamo il marciapiede rosso sulla destra e, superato il Rio Pollesina, continuiamo in salita fino alle porte di Boleto dove ritroviamo il parcheggio e la nostra auto.
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