Descrizione
Quota iniziale : 2310 m
Quota finale: 2833 m
Dislivello: 623 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 9,80 km
Tempo: 2:20 h solo andata escluse le soste – 4:20 h intero giro soste escluse
L’uscita di oggi prevede la salita alla Punta Telcio, una cima panoramica che regala una visione privilegiata sui ghiacciai del Monte Rosa dalla valle di Gressoney.
L’intero itinerario secondo le indicazioni è di tipo E ma, secondo noi, sarebbe più opportuno classificare il sentiero dopo il Lago Blu di tipo EE per la presenza di un tratto di circa 350 m su pietraia instabile in cui non è banale seguire la traccia. Per questo motivo l’intero giro è sconsigliato in presenza di bambini che possono invece tranquillamente fermarsi al Lago Blu o proseguire ancora per una decina di minuti sui pratoni panoramici sopra al lago ma non affrontare la pietraia.
Per la salita invece di raggiungere il sentiero 7b per la vetta percorrendo l’itinerario classico lungo il sentiero 6a/6b che porta verso il rifugio Orestes Hütte e all’Alta Luce abbiamo scelto di salire per un tratto lungo il sentiero 6 verso il Col d’Olen aumentando il dislivello di una cinquantina di metri e utilizzare il 6a/6b per la discesa facendo così un piccolo anello.
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a pagamento (7,5 euro al giorno) degli impianti di risalita di Staffal prendiamo la cabinovia che sale a Gabiet. All’uscita troviamo subito un pannello con i principali percorsi escursionistici ma la nostra meta non è indicata.
Risaliamo la ripida pista da sci fino a giungere ad un bivio posto qualche decina di metri sotto all’Albergo Del Ponte. Il sentiero classico (sentiero 6a/6b) salirebbe a sinistra ma noi decidiamo di fare una variante pertanto proseguiamo lungo il sentiero 6 che sale lungo i piloni della telecabina del Passo dei Salati. Dopo una mezz’oretta di cammino giunti a quota 2500 m troviamo un bivio. Lasciamo la strada che sale al passo e svoltiamo a sinistra lungo una sterrata che dapprima sale in direzione di un baitello disabitato dopo di che inizia a scendere per ricongiungersi una cinquantina di metri più sotto col sentiero 6a/6b nei pressi di una dighetta.
Qui troviamo un grosso ometto sul quale finalmente troviamo l’indicazione per Punta Telcio sentiero 7b. Lasciamo la sterrata e svoltando a sinistra iniziamo a salire lungo il sentiero che in prima battuta punta ai laghi Verde Inferiore e Blu.
Dopo una rapida occhiata alla variante appena percorsa e al rifugio rifugio Orestes Hütte in fondo alla valle proseguiamo la salita. Dopo circa un quarto d’ora troviamo un altro grosso ometto che indica a sinistra il sentiero 7b mentre a destra il sentiero 6a per i rifugi Mantova e Gnifetti.
Svoltiamo a sinistra, in pochi minuti arriviamo al Lago Verde Inferiore e in circa altri venti minuti di pratoni e una breve salita in un canalino arriviamo anche al Lago Blu fine gita per i bambini che comunque possono rilassarsi in riva al lago oppure godersi i panorami nei dintorni.
Proseguiamo ora per prati godendoci la vasta prateria alpina per ricongiungerci al sentiero ufficiale dopo poco e riprendere a seguire i bolli gialli che salgono a destra. Ben presto raggiungiamo il tratto di pietraia in cui occorre prestare la massima attenzione vista l’instabilità delle pietre. Pur essendo circa 350 metri in falsopiano l’attraversamento ci porta via parecchio tempo poiché ogni passo deve essere ben valutato e seguire i bolli gialli non è affatto banale.
Giunti dall’altra parte della pietraia iniziamo l’ultimo panoramico tratto in cresta prima della vetta. Dalla cima il panorama è magnifico sia verso il massiccio del Rosa ed i suoi ghiacciai, sia verso valle che verso est.
Sotto di noi si vede il lago culla del torrente Lys e dove eravamo stati qualche settimana fa (la descrizione qui) mentre di fronte a noi, proprio sotto la Piramide Vincent, si vede benissimo l’Alta Luce dove siamo stati qualche anno fa (la descrizione qui).
Dopo una pausa ristoratrice e le foto di rito decidiamo di scendere anche perché l’attraversamento della pietraia ci preoccupa non poco (le foto non rendono bene). Passata la pietraia ci voltiamo per vedere il tratto appena percorso e la cresta che porta alla vetta appena salita.
Riprendiamo a scendere lungo lo stesso itinerario della salita ripassando dal Lago Blu e dal lago Verde fino al grosso ometto posto in prossimità della strada sterrata che sale al rifugio Orestes Hütte. Qui svoltiamo a destra e seguiamo il sentiero 6a/6b per fare un piccolo anello. Passiamo una piccola cascatella e in breve arriviamo ad un caratteristico ponte in pietra che ci permette di attraversare facilmente il Torrente Di Mos. Subito dopo il sentiero diventa una sterrata ed in breve siamo in vista degli impianti di risalita. Un’ultima occhiata alla nostra meta e siamo pronti a scendere in telecabina verso l’auto.
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