Descrizione
Quota iniziale : 410 m
Quota finale: 1124 m
Dislivello: 856 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 16,00 km
Tempo: 4:50 h escluse le soste
Escursione senza difficoltà tecniche o tratti pericolosi adatta a tutti ma con un buon grado di allenamento data la lunghezza di circa 16 chilometri e il dislivello di quasi 860 metri.
L’intero giro è consigliato a ragazzini già abituati a camminare mentre i più piccoli possono fermarsi in una delle tappe intermedie rientrando per lo stesso itinerario dell’andata. Il percorso si snoda per lo più su tagliafuoco o poderali con alcuni tratti di sentiero nel bosco che possono risultare fangosi e scivolosi dopo un periodo di forti piogge come questa settimana. Coi bambini è meglio percorrerlo con terreno asciutto per evitare spiacevoli capitomboli.
Lasciata l’auto nel parcheggio gratuito in piazzetta ad Agnona frazione di Borgosesia (VC) ci avviamo lungo via Piemonte. Arrivati di fronte alla casa natale del compositore di musica sacra Carlo Fassò, svoltiamo in via Monte Grappa dove ha inizio il sentiero 719, antica via di comunicazione con Postua.
Iniziamo a risalire la strada asfaltata e lasciata sulla sinistra la cappella della Madonna con Bambino proseguiamo fino ad un incrocio dove svoltiamo a sinistra. In uscita dal paese la strada asfaltata si trasforma in acciottolata fino a raggiungere le case di Franzano superate le quali diventa mulattiera e poi sterrata. Rimaniamo sempre sul sentiero 719 ignorando le varie deviazioni laterali per circa 20 minuti da Franzano quando, in prossimità di una curva, abbandoniamo la strada per proseguire sul sentiero 719 che scende a sinistra verso il rio Nanzola.
Attraversato il rio con un facile guado risaliamo il versante opposto fino ad una selletta dove proseguiamo tenendo la destra in un valloncello con tantissimi alberi caduti. Oltrepassiamo un brevissimo tratto franato, guadiamo il rio Sacche e proseguiamo con svariati saliscendi tra bellissime fioriture di anemoni, primule e qualche solitario dente di cane fino a superare anche il rio Venenza e giungere a S. Rocco (1:10h dalla partenza).
Abbandonato il sentiero 719 che scende a Postua, prendiamo a destra il 724 verso l’Alpe Maddalene. Oltrepassiamo la cappella della Madonna di Loreto e proseguiamo sulla comoda poderale fino ad arrivare ad un incrocio in prossimità di una casa in costruzione dove svoltiamo a destra in leggera salita.
Poco più avanti, all’esterno di una curva verso destra, il sentiero proseguirebbe in salita nel bosco accorciando un po’ il percorso ma preferiamo rimanere sulla strada e poco dopo la scelta sarà ripagata dall’arrivo in un punto panoramico sulla vallata che non si sarebbe visto dal sentiero.
Continuiamo sulla strada fino ad incrociare la poderale 718 che sale da Pecciola e che seguiamo salendo verso sinistra fino a ricongiungerci col sentiero 724 abbandonato più sotto e proseguire per circa mezz’oretta fino all’alpe Maddalene. Lasciamo la strada principale per dirigerci verso l’alpe dove si trova un bel carpino bianco monumentale. Ritornati sui nostri passi proseguiamo sulla strada che dopo un primo tratto in salita inizia a perdere quota. Arrivati in pochi minuti al Rio Merlo abbandoniamo la strada che prosegue in discesa per prendere il sentiero 725 che sale a destra nel bosco. Occorre prestare attenzione a questo bivio perché non è molto ben segnalato, l’unica indicazione è un segno bianco rosso ormai sbiadito su un sasso.
Passiamo i resti della cascina Drobbiai camminando tra primule e crocus fino ad arrivare dopo un ultimo tratto decisamente più ripido ad intercettare la sterrata che in un minuto ci porta al piazzale davanti all’Oratorio di San Bernardo alla Sella, una bella chiesetta consacrata nel 1473 e restaurata nel secolo scorso i cui interni sono ancora molto curati.
Dopo un breve pausa pranzo sul tavolo davanti alla chiesetta, riprendiamo il nostro cammino imboccando la tagliafuoco 720 che parte proprio di fronte all’oratorio e da dove si potrebbe godere di una vista privilegiata sul Monte Barone se non fosse coperto di nubi. La discesa è piacevole e di tanto in tanto regala qualche bel panorama sul vicino Monte Tovo, sulla Valsesia e sulle anse del fiume Sesia.
Dopo circa mezz’ora arriviamo al Colle dell’Arbolone dove teniamo la destra rimanendo sul sentiero 720. Al successivo bivio lasciamo a destra il sentiero 718 e proseguiamo a sinistra sempre sul 720. Passata la località Pecciola, alla successiva biforcazione, seguiamo il percorso che scende a destra.
Continuiamo sempre sulla strada oltrepassando i resti ormai fatiscenti della cappella della Madonna di Oropa in località Fossati. Poco dopo il sentiero 720 proseguirebbe sulla sinistra ma decidiamo ancora una volta di rimanere sulla strada visto che i due percorsi si ricongiungono poco più avanti.
Dieci minuti dopo aver lasciato la cappella della Madonna di Oropa abbandoniamo la comoda strada per riprendere a destra il sentiero 719 del mattino. Ora non ci resta che ripercorrere lo stesso itinerario dell’andata che ci riporterà a Franzano e quindi ad Agnona dove abbiamo parcheggiato l’auto.
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