La tranvia Biella-Oropa è stata tra il 1911 e il 1958 un importante mezzo di collegamento tra il centro di Biella e il vicino Santuario di Oropa.

Il tram percorreva poco più di 14 km su sede stradale da Biella a Favaro per poi spostarsi su sede propria da Favaro a Oropa. Quest’ultimo tratto oggi è percorribile a piedi.

Era una vera e propria opera ingegneristica d’avanguardia tanto da meritarsi il titolo “Ardita d’Italia” poiché era la seconda linea tranviaria italiana a superare i 1000 metri di altezza e un dislivello di 742 metri senza l’ausilio della cremagliera.

Venne realizzata da un progetto del 1894 e inaugurata il 4 luglio 1911. La motivazione che ha spinto la realizzazione del progetto era costituita dalla crescente popolarità del turismo religioso diretto al Santuario di Oropa.

Fin da subito ebbe un notevole successo tanto da registrare oltre 200.000 viaggiatori nel primo anno di esercizio.

Il percorso partiva dalla stazione Biella “Giardini” che sorgeva di fronte alla stazione della tratta ferroviaria Biella Santhià, si dirigeva a Cossila e a Vecchia dove erano presenti gli sdoppiamenti dei binari per consentire gli incroci dei treni, passava da Favaro, sede degli uffici amministrativi e del deposito-officina e arrivava al Santuario passando vicino a Oropa Bagni importante centro idroterapico che attirava tantissime persone e rimasto in funzione fino agli anni ’50.

Il tracciato presentava diversi tornanti tra i quali uno elicoidale, lo spettacolare “Girone“, in cui la linea effettuava una curva di 360° per guadagnare quota ed era posto all’uscita dalla omonima galleria ancora oggi molto ben conservata.

Il numero sempre crescente di passeggeri, che nel 1925 raggiunse quasi il milione, favorì il costante ammodernamento dell’impianto con l’acquisto di nuove elettromotrici e nel 1927 l’aumento della tensione di linea da 750 a 2400 Volt.

Al termine della seconda guerra mondiale la linea registrò un vero record di passeggeri pari a 1.924.866 persone.

Nove anni più tardi nel 1954 il clima politico iniziò a cambiare e gli investimenti vennero spostati sempre più verso i trasporti su gomma tanto che il 29 marzo 1958 la tranvia venne soppressa e sostituita da un autoservizio.

Nell’estate dello stesso anno furono smantellati i binari, la linea aerea e le vetture vennero demolite. Per mantenere vivo il ricordo della tranvia nel 1997 l’associazione FerroviaBiellaOropa acquistò e restaurò esteticamente un’elettromotrice della tranvia di Locarno molto simile a quella in servizio sulla tratta Biella-Oropa e la posò a monumento presso il Santuario di Oropa dove oggi è visibile.

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