Descrizione
Quota iniziale : 1636 m
Quota finale: 2199 m
Dislivello: 778 m intero giro
Distanza totale A/R: 13,45 km
Tempo: 5:15 h escluse le soste
L’escursione di oggi ai Laghi di Variola non è tra le più conosciute e frequentate della Val Bognanco tant’è vero che non ci sono indicazioni alla partenza e ancora meno al rientro per chiudere l’anello verso i laghi di Paione. All’andata nessun problema seguendo la GTA fino all’Alpe Variola Superiore ma passata l’alpe volendo accorciare un po’ il percorso si sale a vista seguendo i ruscelli che scendono dai laghi. Tutt’altra cosa invece è il “sentiero dei laghi” per il ritorno, qui le indicazioni sono quasi del tutto inesistenti (in circa 4 km di percorso fino all’Alpe Paione abbiamo incontrato una sola palina) il sentiero spesso è poco evidente ed occorre seguire le tracce bianco/rosse di vernice, gli ometti oltre ovviamente il GPS. Premesso ciò l’escursione pur non presentando tratti esposti o pericolosi è adatta solo ai bimbi più grandicelli accompagnati da adulti esperti, inoltre si sconsiglia di seguire il sentiero dei laghi in giornate di scarsa visibilità.
Lasciata l’auto nel piccolo parcheggio nei pressi dell’oratorio di San Bernardo ci avviamo lungo la sterrata e dopo un centinaio di metri incontriamo le indicazioni dei sentieri. La nostra destinazione non è indicata ma il sentiero da seguire è il D08/GTA che porta al Passo di Variola. Scendiamo verso il ponte sul rio Rasiga oltrepassato il quale iniziamo a salire fino al primo tornante dove abbandoniamo la strada per seguire il sentiero che entra nel bosco.
Dopo circa dieci minuti ignoriamo sulla sinistra il sentiero che sale ai laghi di Paione e proseguiamo dritto tra saliscendi nel bosco. Passiamo accanto a diversi ruderi e sotto una bella cascata fino ad arrivare in circa 20 minuti ai resti dell’Alpe Casariola (1722 m). Ora il sentiero si fa un po’ più ripido e ci porta sotto ai resti di un lariceto distrutto da un incendio di qualche anno fa, da qui tempo permettendo si vedrebbe tutta la Val Bognanco ai nostri piedi. Continuiamo a salire nel bosco fino ad arrivare al cartello di benvenuto che precede l’Alpe Dorca. Anche qui tra i cartelli nessuna traccia della nostra meta. Rimaniamo sulla GTA ed in breve superiamo i resti dell‘Alpe Variola Inferiore per poi salire in direzione della croce di legno che annuncia l’arrivo all’Alpe Variola Superiore (1990m). Ci fermiamo qualche minuto a curiosare e notiamo che all’interno di una stalla sono cresciuti moltissimi funghi.
A questo punto le possibilità sono due: seguire la GTA ancora per circa 800 metri fino ad intercettare sulla sinistra il sentiero che sale al lago di Variola Inferiore oppure salire a vista alle spalle delle baite fino a raggiungere la piana dove sorgono i laghi accorciando il percorso.
Decidiamo per quest’ultima possibilità e oltrepassata l’alpe seguiamo per un centinaio di metri la GTA dopo di che l’abbandoniamo salendo aggirando una balza rocciosa ed addentrandoci in un largo canalino usciti dal quale troviamo a destra un’ultima balza superata la quale arriviamo ad un pianoro. Scendiamo verso la valletta di fronte a noi e in breve eccoci al cartello che indica il lago di Variola Inferiore e la partenza del sentiero dei laghi che seguiremo per il rientro. Aggirata un’ultima placca rocciosa eccoci arrivati al lago che a causa del cielo coperto e delle nuvole basse è molto ben mimetizzato. Ci fermiamo sulle sue sponde per una meritata pausa pranzo e un giretto tra gli innumerevoli specchi d’acqua tutt’intorno. Il tempo peggiora per cui rinunciamo a salire al lago di Variola Superiore e decidiamo di seguire l’unica indicazione per il “sentiero dei laghi” per chiudere l’anello percorrendo il tracciato che si snoda parallelo a quello di salita ma più in alto.
Purtroppo questa parte di percorso non sembra molto frequentata, il sentiero risulta poco visibile e le uniche indicazioni sono i segni di vernice sulle rocce e qualche ometto. Dopo una quarantina di minuti dal lago arriviamo ad un passaggio tra le roccette che pur non essendo né pericoloso né difficile causa qualche difficoltà al nostro cane che deve essere un po’ aiutato.
Riprendiamo a seguire le tracce ed in breve arriviamo ad un punto panoramico sulla valle dove troviamo delle indicazioni su di un sasso. Iniziamo a scendere seguendo una traccia di sentiero che presto si trasforma in un lungo traverso che ci porta in vista dell’unica palina di tutto questo tratto di sentiero, sotto di noi si scorgono le baite dell’Alpe Paione. Il percorso sfiora ora il lariceto bruciato che avevamo intravisto in alto all’andata dopo di che inizia a scendere deciso verso l’Alpe Paione. Attraversiamo su un ponticello il rio che scende dal lago di Paione e rientriamo nel bosco. Superato un suggestivo intaglio nella roccia arriviamo finalmente alle prime baite dell’alpe Paione. Proseguiamo ora su comodo sterrato e attraversiamo l’alpe lasciando sulla destra il sentiero che sale ai laghi di Paione e sempre restando sulla poderale arriviamo fino alla strada asfaltata che scende dall’Alpe Monscera e che seguiamo in discesa fino ad arrivare a San Bernardo e quindi alla macchina.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Domodossola. Svoltare a destra in direzione Domodossola. Imboccare la SS659 e seguire le indicazioni per Bognanco prima e poi per San Lorenzo fino al termine della strada e quindi al parcheggio.
Coordinate parcheggio: N 46.151365° E 8.195691°