Al momento stai visualizzando Val Bognanco – Monte Tirone (giro ad anello)
Cima del Monte Tirone

Descrizione

Quota iniziale : 1640 m
Quota finale: 2202 m
Dislivello: 680 m comprensive delle perdite di quota
Distanza totale A/R: 10,66 km
Tempo: 2:00 h fino alla vetta del Monte Tirone, 4:40 h intero giro escluse le soste.

Il percorso di oggi è un bel giro ad anello in Alta Val Bognanco che, con partenza dal parcheggio nei pressi del rifugio San Bernardo, ci porterà in vetta al monte Tirone passando prima dal Passo del Monscera e poi dalla cima Mattaroni e dalla Bocchetta di Gattascosa. L’intero anello pur non presentando grosse difficoltà per un adulto NON è adatto ad un bambino e/o ad un ragazzino senza esperienza poiché dalla vetta del Monte Tirone alla Bocchetta di Gattascosa si viaggia in cresta su evidente sentiero ma che in alcuni tratti si avvicina un po’ allo strapiombo. Alla Bocchetta inoltre, c’era ancora una lingua di neve che abbiamo dovuto attraversare con un ripido traverso di una ventina di metri per poi scendere o sulla neve oppure, come abbiamo fatto noi, sulla pietraia ma entrambe le scelte, a nostro giudizio, non sono adatte ad un bambino. In presenza dei più piccoli si può arrivare al Passo del Monscera e i più grandicelli al massimo in vetta al Monte Tirone ma poi ridiscendere per lo stesso sentiero e proseguire verso il rifugio Gattascosa prendendo il sentiero accanto al lago di Monscera e ricongiungersi all’anello in prossimità del lago di Ragozza.

Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio nei pressi del rifugio San Bernardo ritorniamo indietro di un centinaio di metri fino alla palina che riporta tutti i sentieri della zona per imboccare quindi sulla sinistra la strada sterrata che scende verso il rio Rasiga (sentiero D08). Dopo circa dieci minuti in discesa attraversiamo il ponte sul rio Rasiga e incominciamo a salire sempre su strada grezzamente bitumata. Al primo tornante ignoriamo il bivio per i laghi Variola  che si inoltra sulla destra nel bosco per mantenerci sulla strada principale. In circa 20 minuti arriviamo al rifugio Il Dosso che superiamo ignorando anche il bivio sulla destra per i laghi del Paione. Ora la salita si fa più dolce, passiamo accanto al bivio per il lago di Agro meta di una precedente escursione e proseguiamo nel rado bosco. All’uscita dal bosco ci accoglie l’ometto del Monscera. Proseguiamo rimanendo sempre sulla strada principale mentre un’‘Averla Cenerina ci osserva incuriosita. Il tempo di scattare qualche foto verso la Val Bognanco, la Costa del Dosso e il Pizzo Pioltone e proseguiamo verso la nostra meta che ormai è proprio davanti a noi e si vede molto bene anche la cresta che andremo a percorrere.

Passato il bivio per l’Alpe Monscera proseguiamo ancora per circa 300 metri fino ad incontrare un altro bivio dove conviene prendere la stradina a destra ed abbandonare la sterrata che si dirige verso il rifugio Gattascosa. Facendo così non si perde quota e con un traverso si arriva al lago di Monscera e al Passo di Monscera. Il panorama verso la Svizzera pur essendo parzialmente coperto dalle nuvole è sempre molto bello. Gironzoliamo tra i cippi di confine per qualche minuto prima di dirigerci verso l’imbocco del sentiero che porta in vetta al Monte Tirone e che parte accanto a dei ruderi. Come anticipato in apertura della descrizione da questo punto in poi il sentiero a nostro giudizio non è adatto ai più piccoli mentre possono salire i più grandicelli con le dovute cautele.

Il sentiero inizia a salire subito deciso e bisogna prestare attenzione a non scivolare ma fortunatamente il tratto che ci separa dalla vetta è breve e il dislivello è di soli 100 metri per cui in circa 20 minuti, foto comprese, arriviamo all’ometto che indica la vetta del Monte Tirone. Dalla vetta il panorama spazia dalla Val Bognanco alle vette della vicina Svizzera e al Monte Leone. Per i ragazzini non troppo esperti è consigliato fermarsi qui e rientrare verso il Passo del Monscera sul sentiero della salita. Inizia ora la cresta che ci porterà con una serie di saliscendi e brevi facili passaggi su roccette alla Cima Mattaroni e alla Bocchetta di Gattascosa. Prima di affrontare l’ultima brevissima salita alla Cima Mattaroni decidiamo di concederci una breve pausa per uno spuntino su dei sassoni piatti molto invitanti ma dopo pochi minuti di meritato riposo veniamo convinti da una colonia di poco cordiali abitanti del posto a sloggiare e riprendere il cammino (erano veramente tanti e grandi come la mano di un bambino!).

Dopo un brevissimo passaggio in un canalino roccioso arriviamo in vetta alla Cima Mattaroni da dove si vede ormai vicinissimo l’ometto che indica la Bocchetta di Gattascosa e la cresta appena percorsa. Proseguiamo la discesa verso l’ometto da dove partono due possibili sentieri: uno dritto che scende ripidissimo verso la bocchetta e l’altro che si stacca a destra e scende alla bocchetta con un ampio e meno ripido percorso. Decidiamo di seguire il secondo percorso e scendiamo dal lato svizzero in direzione di un grazioso laghetto e del sentiero per i laghi Tschawiner per poi piegare a sinistra e rientrare verso l’Italia attraversando la pietraia. Sul lato italiano c’è ancora la neve e dobbiamo attraversarla con un lungo e ripido traverso (la foto non rende bene) e scendere poi con molta cautela su pietraia fino a ricongiungerci al sentiero una trentina di metri più sotto.

Inizia ora una rilassante discesa in un valloncello che sembra uscito da un dipinto tenendosi alti a sinistra si scende verso il rifugio Gattascosa mentre proseguendo dritto sul fondo del valloncello si prosegue verso il lago di Ragozza. Essendo domenica evitiamo l’affollato rifugio e in pochi minuti siamo in vista del lago di Ragozza e con una breve discesa raggiungiamo il sentiero che scende dal Passo di Monscera e dal rifugio Gattascosa e prosegue verso valle. Dopo un tratto nel bosco arriviamo alla passerella della torbiera di Gattascosa e ad un successivo tratto nel bosco prima di incrociare la sterrata che in piano ci porterà alla macchina completando l’anello.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Domodossola. Svoltare a destra in direzione Domodossola. Imboccare la SS659 e seguire le indicazioni per Bognanco prima e poi per San Lorenzo fino al termine della strada e quindi al parcheggio.

Coordinate parcheggio: N 46.151365° E 8.195691°

Profilo e traccia GPS

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