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Riflessi

Descrizione

Quota iniziale : 1731 m
Quota finale: 2434 m
Dislivello: 809 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 19.05 km
Tempo: 3:30 h

La gita di oggi al Lago Nero per la sua lunghezza e particolarità dell’ultimo tratto di sentiero è consigliata solo a bambini a partire dagli 8-9 anni oppure particolarmente esperti di tratti un po’ più difficoltosi pur non essendo pericolosi od esposti.

Lasciata l’auto nel parcheggio alle porte di Riale ci incamminiamo lungo la strada asfaltata verso l’inizio del nostro percorso che si trova al di là del ponte in prossimità di una piccola rotonda in terra battuta.

Il primo tratto di cammino coincide con la salita al rifugio Maria Luisa pertanto anche in questo caso abbiamo due possibilità: salire lungo la sterrata più lunga ma meno ripida oppure tagliare tra i pascoli e salire per il sentiero più corto ma più ripido.

Decidiamo di salire seguendo la sterrata e ci incamminiamo. Dopo dieci minuti Riale è già sotto di noi e al primo tornante battuto dal sole ci fermiamo per scattare qualche foto alla diga di Morasco e verso valle.

In un’oretta arriviamo in vista del muraglione della diga di Toggia e al bivio per il Lago Nero. Abbandoniamo la strada per il rifugio Maria Luisa e svoltiamo a destra in direzione del Lago Castel e Lago Nero. La strada sale dolcemente permettendoci di dare uno sguardo alla Punta del Castel, al Pizzo San Giacomo e al Pizzo Fiorina. Trascurando tutte le deviazioni proseguiamo dritto fino ad arrivare ai resti del muraglione della diga del lago Castel.

Proprio in prossimità del muraglione troviamo due gruppi di cartelli posti uno di fronte all’altro che ci lasciano a dir poco perplessi visto che i tempi di percorrenza indicati sono discordanti, addirittura uno indica 25 minuti al la diga Castel ma siamo proprio sopra al suo muraglione!!!

La vista da qui è eccezionale e presto ci dimentichiamo dei cartelli e ci concentriamo sui colori. Proseguiamo in piano costeggiando il lago sempre sulla strada sterrata che passa accanto alla casa ACLI Sesto Calende ormai in disuso e ad una bella chiesetta restaurata nel 2007 a cura del Gruppo Alpini Formazza.

Lasciamo alle nostre spalle il lago per incontrare un primo bivio per l’Alpe Ghighel che ignoriamo rimanendo sulla strada che si alza un poco e ci permette un ultimo sguardo al lago Castel.

Entriamo ora nel vallone dell’Alpe Ghighel e la strada incomincia a perdere quota che dovremo recuperare al ritorno. Dopo circa un quarto d’ora occorre prestare attenzione perché bisogna lasciare la strada e prendere il sentiero che si stacca sulla sinistra indicato solo dalla presenza di un ometto evitando di scendere all’Alpe Ghighel.

Il sentiero procede a mezzacosta tra i rododendri passando a monte dell’Alpe Ghighel. Di tanto in tanto occorre fare attenzione per la presenza di piccoli tratti franati. Dopo una ventina di minuti il sentiero sale su una condotta dell’acqua e prosegue fino ad un valloncello dove occorre guadare il Rio Scelp in prossimità di alcuni ometti.

Da qui il sentiero diventa decisamente più ripido e dopo aver superato una prima balconata spiana in prossimità di un laghetto proprio sotto alla cascata del Rio Scelp.

Ora il sentiero oltre ad essere ripido diventa a tratti sdrucciolevole per la presenza di sfasciumi e in un paio di punti occorre anche usare le mani pur non essendo pericoloso od esposto.

Superata l’ultima placca rocciosa ormai il più è fatto e in pochi minuti siamo al lago Nero. La prima cosa che ci colpisce è il colore dell’acqua cristallina che ricorda quella delle Maldive altro che lago nero!

Ci fermiamo per rifocillarci ma non riusciamo a staccare lo sguardo dall’acqua e dai suoi riflessi, anche Toby ne approfitta per un bagnetto rinfrescante.

Purtroppo troppo presto arriva il momento di scendere ma non prima di dare un’occhiata a valle.

La discesa avviene lungo lo stesso itinerario della salita prestando la massima attenzione ai primi tratti su sfasciume e al canalino.

In men che non si dica eccoci al lago Castel e ai sui splendidi colori. Giunti alla strada del rifugio Maria Luisa decidiamo di abbandonare la strada e scendere utilizzando il sentiero che taglia notevolmente il percorso visto che ormai siamo un po’ stanchi.

Dopo aver trascorso una giornata in paradiso rieccoci alla macchina stanchi ma soddisfatti della splendida gita appena effettuata.

 

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Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a destra per Cascata del Toce e seguire la strada per circa 38 km fino al parcheggio.

Coordinate parcheggio: N 46.419608°  E 8.416465°

Profilo e traccia GPS

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