Al momento stai visualizzando Val Formazza – Rifugio Città di Busto – Rifugio 3A – Rifugio Claudio e Bruno
Rifugio Città di Busto

Descrizione

Quota iniziale : 1746m
Quota finale: 2960m
Dislivello: 734m il primo giorno; 480m il secondo giorno; totale 1214m
Tempo: 2:30 h il primo giorno; 2:15 h il secondo giorno (solo salita)

Questo fine settimana è dedicato alla nostra prima esperienza di pernottamento in rifugio tutti insieme e per questo abbiamo scelto un percorso in Val Formazza e notte al Rifugio Città di Busto.

1° giorno Rifugio Città di Busto

Arriviamo a Riale in Val Formazza nel primo pomeriggio di sabato e lasciamo l’auto nel grande parcheggio posto proprio ai piedi della diga di Morasco (1746m). La strada proseguirebbe fin sopra la diga fino ad arrivare alla fine del lago ma è divieto di transito e anche se molte sono le auto che ignorano questo cartello noi preferiamo non rischiare.

Dopo un ultimo controllo allo zaino che per l’occasione è un po’ più pesante dovendo contenere il necessario per due giorni (sacco lenzuolo, tuta da ginnastica, ciabatte, cambio, asciugamano, sapone dentifricio e spazzolino) iniziamo la nostra escursione imboccando la strada che sale alla diga di Morasco (1823m). Di tanto in tanto un sentiero ci permette di accorciare un po’ la salita e in quindici minuti circa siamo in cima alla diga.

Dopo una breve sosta fotografica e uno sguardo a valle riprendiamo il cammino seguendo la strada sterrata che costeggia la diga fino alla stazione di partenza della funivia dell’Enel (circa 35-40 minuti dalla macchina). Qui una palina segnaletica ci indica il sentiero, così oltrepassiamo la stazione della funivia e ci dirigiamo a destra sul sentiero che costeggia in un primo momento il rio che scende dall’Alpe Bettelmatt. Dopo pochi minuti attraversiamo su un guado di fortuna il rio per riprendere a salire dalla parte opposta. Dopo circa un quarto d’ora arriviamo al primo bivio: a sinistra si va verso il Lago del Sabbione mentre a destra si va verso l’Alpe Bettelmatt.

Giriamo a destra e continuiamo a salire seguendo il sentiero senza difficoltà anche se di tanto in tanto ci fermiamo per dare uno sguardo alla vallata. Dopo circa 30-40 minuto dal bivio arriviamo finalmente all’Alpe Bettelmatt (2098m) dove incrociamo un bel gruppo di mucche al ritorno dalla mungitura. Ci fermiamo qualche minuto per osservarle e meditare che è grazie a loro se abbiamo il celebre formaggio Bettelmatt. Ripartiamo verso il fondo della vallata dove parte il sentiero per il Rifugio Città di Busto. Nei pressi della baita dove stanno mungendo le mucche troviamo l’indicazione per il rifugio. Imbocchiamo il sentiero che inizia a salire in maniera decisa sotto il sole cocente di questi giorni. Il dislivello da superare è di circa 380 metri ma sotto il sole sembrano il doppio. Per superare questa salita ci è voluta quasi un’ora ma alla fine eccoci in vista del Rifugio e in pochi minuti siamo arrivati (2480 m).

Ci presentiamo al gestore che immediatamente ci accompagna alla nostra camera per questa notte dove ci attendono due bei letti a castello. Dopo aver fatto una doccia rigeneratrice ed esserci cambiati usciamo per goderci il panorama verso il Lago di Morasco e quello del Sabbione prima che faccia buio. Dopo un’abbondante cena tutti a nanna per ricaricare le batterie in vista dell’escursione di domani.

2° giorno Rifugio 3A e Rifugio Claudio e Bruno

La mattina alle 5:50 i ragazzi sono già svegli più che mai e non si capisce come mai visto che a casa per svegliarli alle 7:00 ci vogliono normalmente le bombe….

Ci affacciamo alla finestra e in pochi minuti ecco l’alba. Dopo un’abbondante colazione alle 8:30 partiamo alla volta del Rifugio 3A a quota 2960m. Prendiamo il sentiero che parte alle spalle del rifugio e attraversa la famosa Piana dei Camosci anche se di camosci neanche l’ombra. Costeggiamo il campo da calcio e quello di pallavolo assolutamente rari a queste altezze. Alziamo gli occhi e a fianco alla cima di fronte a noi ecco che si scorge la nostra meta (con il teleobiettivo). Continuiamo a seguire il sentiero che prosegue praticamente in piano fino ad arrivare alla traccia del gatto delle nevi che proviene dal rifugio Mores dall’altra parte della valle. Scendiamo seguendo questa strada perdendo alcune decine di metri di quota fino ad incrociare un sentiero che si stacca sulla destra e taglia la montagna per arrivare in cima alla muraglia della diga del Sabbione ma non prima di aver dato un ultimo sguardo al rifugio da cui siamo partiti.

Ci soffermiamo sulla diga per goderci il panorama della Punta d’Arbola e dell’omonimo ghiacciaio e della vallata ai nostri piedi.

Proseguiamo lungo il sentiero che costeggia il lago, qui occorre prestare un po’ di attenzione poiché il sentiero è strettino e a picco sul lago. Dopo 10 minuti circa si arriva ad un bivio senza segnalazione dove occorre piegare verso destra seguendo il sentiero che inizia a salire deciso. Dopo altri 20 minuti la salita si fa più dolce fino ad arrivare ad un bivio: dritto si prosegue per il Rifugio Claudio e Bruno a destra invece si va verso il Rifugio 3A.

Prendiamo a destra e saliamo attraverso un paesaggio che man mano diventa sempre più spoglio, dopo 20 minuti circa incontriamo un altro bivio per il Rifugio Claudio e Bruno e anche in questo caso pieghiamo a destra. Il rifugio si fa sempre più vicino e dopo un piccolo strappetto su roccia (il sentiero è sempre molto evidente) eccoci arrivati.

Lo spettacolo che abbiamo davanti a noi ci lascia senza parole ( foto 1foto 2, foto 3, foto 4) dietro al rifugio si può scorgere quello che una volta era il ghiacciaio del Siedel e che ora è un‘immensa pietraia.

Siccome è ancora un po’ presto per il pranzo ci godiamo il panorama. Dopo pranzo incominciamo a scendere alla volta del Rifugio Claudio e Bruno. Seguiamo il sentiero che abbiamo fatto per salire fino al primo bivio che incontriamo dove invece di piegare verso valle e proseguire la discesa verso il Lago del Sabbione proseguiamo diritto lungo un sentiero a mezzacosta che si svolge in un paesaggio lunare. Dopo un guado non certo tra i più semplici per i bambini (almeno a quest’ora del pomeriggio) passiamo proprio sotto quello che resta del ghiacciaio del Blinnenhorn e proseguiamo sempre sull’evidente sentiero segnalato anche da una serie di ometti. Ben presto giungiamo in vista del rifugio che è letteralmente invaso dalle pecore e dalle capre. Ci fermiamo a far merenda al rifugio: una fetta di torta ce la siamo meritata.

Dopo la merenda ricominciamo a scendere attraverso il gregge e un altro guado fino a ritornare sul sentiero che costeggia il Lago del Sabbione che abbiamo percorso questa mattina e che ci porta all‘inizio della diga.

Attraversiamo la diga verso la casa del guardiano dove nel giardino possiamo ammirare uno splendido mazzolino di stelle alpine. Oltrepassata la casa pieghiamo a sinistra e saliamo la strada fino al piazzale soprastante, lo attraversiamo e prendiamo il sentiero che parte a sinistra del cartello bianco.

Seguiamo questo sentiero che si dirige verso valle prima a larghe svolte, poi a mezzacosta sino ad arrivare ad una pietraia che attraversiamo dirigendoci verso valle. Dopo aver attraversato un altro guado di fortuna risaliamo dall’altra parte della valle e proseguiamo lungo il sentiero che ci porta ad un baitello dove un cartello ci avvisa che il sentiero da lì si fa instabile. Dopo aver chiesto consiglio ad un passante del luogo decidiamo di proseguire lungo questo sentiero che ci porterà a valle e quindi all’auto ma sempre prestando la massima attenzione.

I tempi da noi impiegati durante questi due giorni sono decisamente più alti di quelli previsti dal CAI sia a causa dello zaino un po’ più pesante sia per il gran caldo ma soprattutto ce la siamo presa molto comoda avendo a disposizione due giorni .

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a destra per Cascata del Toce e seguire la strada per circa 40 km fino al parcheggio sotto la diga di Morasco.

Coordinate parcheggio: N 46.425° E 8.406111°