Descrizione
Quota iniziale : 1723 m
Quota finale: 2435 m
Dislivello: 736 m comprensivo perdite di quota
Distanza totale A/R: 19,82 km
Tempo: 2:40 alla Rupe, 5:00 circa intero giro escluse le soste
Classica uscita con le ciaspole proposta in chiave estiva in versione giro ad anello. L’intero giro non presenta difficoltà o tratti esposti ma per la lunghezza (19.8 km) è consigliata solo ai ragazzi più grandicelli e allenati. In alternativa ci si può fermare ai Laghi del Boden (2:10h da Riale) oppure salire fino alla Rupe del Gesso in 20-30 minuti dai laghi e rientrare per lo stesso percorso dell’andata accorciando decisamente il percorso.
Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento (4€ al giorno) all’ingresso della piana di Riale ci dirigiamo lungo la strada asfaltata verso il ponte sul Toce. Attraversato il ponte proseguiamo dritto lungo la strada sterrata denominata sentiero G00 che sale al rifugio Maria Luisa. Volendo si può prendere il sentiero G24/G20 che si stacca sulla sinistra e sale diretto evitando i tornanti e risparmiando circa 2 km di strada.
Decidiamo di prendercela comoda così rimaniamo sulla strada che sale regalandoci scorci e bellissimi panorami sulla valle ad ogni curva. In circa un’ora e un quarto arriviamo in vista del muraglione della diga del Lago Toggia e al bivio per il lago Castel e i laghi del Boden.
Un’occhiata verso valle e svoltiamo a destra sotto lo sguardo attento di una vedetta. Iniziamo a salire lungo la ripida stradina che in pochi minuti ci porta in vista della diga del Lago Castel. Appena prima della diga occorre tenere la sinistra e passare sotto al muraglione per proseguire su sterrato fino all’Alpe Kastel alle spalle della quale già si nota il tipico panettone della Rupe del Gesso.
Oltrepassato il casolare occorre ignorare il sentiero che sale dritto per prendere quello più a sinistra che prosegue in leggerissima discesa per poi risalire un primo dosso erboso. Si prosegue ancora in falsopiano e si supera poi un secondo dosso oltre il quale si incominciano a trovare una serie di piccoli laghetti che preannunciano quelli più grandi del Boden. Alle nostre spalle si scorge in tutta la sua bellezza il Lago Castel e mentre noi ci godiamo il panorama Toby ne approfitta per un bagnetto rinfrescante in uno dei tanti laghetti ancora ghiacciati.
Ora si viaggia praticamente in piano fino ai laghi del Boden. Giunti ai laghi la nostra meta ormai è vicina non ci resta che aggirare lo specchio d’acqua più grande e superare gli ultimi 100 metri scarsi di ripida traccia di sentiero che ci separano dalla vetta. Saliamo a vista puntando verso il colletto tra due nevai dopo di che giunti al colle svoltiamo a sinistra scendiamo leggermente per poi risalire l’ultimo breve tratto che ci porta alla croce di vetta della Rupe del Gesso.
Lo spettacolo che si gode da qui è impagabile, sotto di noi i laghi del Boden, un po’ più in là il Lago Castel e il lago Toggia e a nord le montagne della vicina Svizzera. Non c’è nessuno per cui ci sistemiamo comodi e ci concediamo una meritata pausa pranzo, la location è un po’ spartana ma la vista è eccezionale!
Purtroppo il tempo si sta rannuvolando e le previsioni danno pioggia dopo le 15:30 per cui, a malincuore, dobbiamo lasciare questo splendido punto panoramico e incominciare a scendere verso il Passo San Giacomo lungo un evidente sentiero che con un traverso di un paio di chilometri, passando sotto a tipici coni di gessosi ci porta fino al passo.
A questo punto non ci resta che scendere lungo la sterrata che costeggia la diga Toggia passando accanto a quello che resta del Wagristoratore, un surreale progetto dell’architetto Piero Portaluppi intitolato a San Giacomo Pescatore, che serviva come punto di ristoro inaugurato nel 1930 e costituito da due vagoni ferroviari portati fin quassù grazie alla costruzione della strada del 1927. Il triste destino del Wagristoratore fu la distruzione per mano dei nazifascisti, che dopo averlo usato come postazione strategica, decisero di appiccare il fuoco per evitarne l’utilizzo da parte dei partigiani in fuga verso la neutrale Svizzera.
Incomincia a scendere qualche goccia di pioggia per cui acceleriamo il passo sotto lo sguardo incuriosito di due marmottine mentre, dall’altra parte del lago, si scorge la meta di oggi. In circa 50 minuti arriviamo al termine del lago e scendiamo verso il rifugio Maria Luisa.
Da questo punto intercettiamo la strada fatta al mattino che di tanto in tanto abbandoniamo per seguire le scorciatoie fino alla piana di Riale e quindi alla macchina.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a destra per Cascata del Toce e seguire la strada per circa 38 km fino al parcheggio.
Coordinate parcheggio: N 46.419608° E 8.416465°