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Rifugio Châlet de l’Epée

Descrizione

Quota iniziale : 1805 m
Quota finale: 2370 m
Dislivello: 604 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 10,7 km
Tempo: 1:45 h

La salita al rifugio Châlet de l’Epée è una facile passeggiata di meno di due ore alla portata di tutti, degno di nota l’attraversamento della foresta dei larici secolari.

Lasciata l’auto nel parcheggio di Surier ci apprestiamo ad attraversare il ponte sulla Dora di Valgrisenche. Subito dopo svoltiamo a destra e incominciamo a percorrere la strada sterrata (itinerario 9A) che si addentra nella valle. Oggi la giornata non è un gran che e le nuvole basse impediscono di ammirare le montagne circostanti.

Dopo circa dieci minuti di cammino incontriamo sulla sinistra la strada che scende dal rifugio Châlet de l’Epée pertanto abbandoniamo la strada principale e svoltiamo a sinistra. Dopo altri 15 minuti incontriamo a destra la partenza del sentiero che sale all’Alpe Mont Forciaz attraversando la foresta dei larici secolari dove si possono incontrare ben 56 esemplari di larici con un’età superiore a 500 anni e una circonferenza maggiore di 5 metri. La salita su questo sentiero lascia senza parole ad ogni passo si scorge un larice di dimensioni eccezionali addirittura uno sembra avere le gambe. L’attraversamento della foresta dura circa 40 minuti (comprese le soste per le foto) e sbuca all’Alpe Mont Forciaz dove sono in corso dei lavori di sistemazione del torrente omonimo. Attraversiamo l’alpeggio e dopo l’ultima baita ritroviamo la partenza del sentiero 9A. La palina ci ricorda che mancano solo 30 minuti al rifugio.

Iniziamo a salire la balconata prima con un dolce traverso poi il sentiero diventa un po’ più ripido ma frequenti zig zag rendono la salita poco faticosa. A metà salita circa il sentiero si ricongiunge all’Alta Via Glaciale proveniente dal rifugio Bezzi. Svoltiamo a sinistra e continuiamo a salire. Arrivati in cima il sentiero spiana e intravediamo tra gli alberi le baite dell’Alpe de l’Epée poste a pochi minuti dal rifugio che ben presto vediamo davanti a noi. Ancora pochi minuti ed eccoci al rifugio dove prenotiamo per il pranzo.

Visto che abbiamo una mezz’oretta libera decidiamo di proseguire sul sentiero a sinistra del rifugio fino ad un punto panoramico. Passiamo quindi il bel crocifisso di legno dallo scultore valdostano Franco Crestani e seguiamo il sentiero 2 che con qualche saliscendi ci porta ad una stazione meteo posta a strapiombo sulla valle. Da qui si scorge tutta la Valgrisenche, di fronte a noi si scorge la Becca dei Quattro Denti, ai nostri piedi scorgiamo col teleobiettivo i resti seicenteschi dell’Alpeggio Prariond.

Dopo una breve sosta rientriamo al rifugio dove ci aspetta un gustoso tagliere di salumi, un piatto di polenta accompagnato da una fetta di fontina, spezzatino e verdure e per finire un ottimo dolce. Dopo l’ottima pausa pranzo decidiamo di scendere ripercorrendo l’itinerario della salita.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Aosta Ovest St. Pierre. Mantenere la sinistra verso Aosta e proseguire sulla SR47 per circa 1 Km. Al bivio svoltare a sinistra e prendere la SS26 in direzione Courmayeur. Dopo circa 9 km alla rotonda prendere per Valgrisenche. Seguire la strada per 21 km fino al parcheggio di Surier.

Coordinate parcheggio: N 45.586878° E 7.029940°

Profilo e traccia GPS

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