Descrizione
Quota iniziale : 1718 m
Quota finale: 2415 m
Dislivello: 813 m + 109 m di perdite di quota da recuperare al ritorno
Distanza totale A/R: 15,21 km
Tempo: 2:55 h
Questo percorso non presente alcuna difficoltà, i più piccoli e meno allenati possono fermarsi al Rifugio Mont Fallère (circa 600m di dislivello e 2 ore di cammino) mentre gli altri possono tranquillamente raggiungere il Lago Fallère a circa 1 ora dal rifugio.
Scegliamo di salire da Vetan seguendo il sentiero 13 già percorso tempo fa e denominato “Museo a cielo aperto” per la presenza di più di cento sculture del famoso scultore aostano e gestore del rifugio Mont Fallère Siro Vierin che ha disseminato lungo tutto il percorso di salita le sue bellissime creazioni.
Proprio la presenza di queste sculture raffiguranti animali e persone della montagna rendono la salita piacevole e coi più piccoli si può giocare ad una specie di caccia al tesoro a chi trova più sculture spesso seminascoste tra gli alberi o sui rami.
Lasciata l’auto nel comodo parcheggio presso l’area picnic di fronte all’Hotel Ristorante Notre Maison a Vetan ci incamminiamo verso l’inizio del percorso posto accanto all’albergo. Saliamo lungo la poderale che, attraversando un piccolo boschetto, ci porta in pochi minuti agli alpeggi dove troviamo la prima scultura che ci indica la via. Svoltiamo a destra seguendo il sentiero che scende qualche metro oltrepassando un piccolo guado per risalire sulla riva opposta. Proseguiamo in piano per un centinaio di metri prima di incontrare un ponticello a destra che attraversiamo proprio in prossimità di un’altra scultura raffigurante una marmotta con un cartello che ci ricorda di non uscire dai sentieri tracciati.
Sempre in piano proseguiamo lungo il sentiero che si dirige verso l’alpe Toules offrendoci un panorama spettacolare verso valle. Appena prima di arrivare all’alpe un coniglio ci indica che dobbiamo svoltare a destra sulla poderale. Proprio ai bordi della strada incominciamo a trovare moltissime sculture. Dopo una ventina di minuti di percorso pianeggiante tra gnomi, cinghiali e spettacolari panorami, in prossimità di una curva, parte a sinistra il sentiero che si inoltra nel bosco. È questo il tratto più ripido ma per fortuna non è lunghissimo ed è in ombra, un simpatico bruco ci augura buona salita.
Incominciamo a salire tra boscaioli, una simpatica tartaruga che ci consiglia di rallentare, l’amico coniglio che ci ricorda che la cucina del rifugio chiude alle 15 e tutta una serie di altre creature.
Dopo circa una mezz’oretta il sentiero esce dal bosco per affrontare la salita lungo una panoramica sella tra lepri saltellanti, stelle alpine e altre innumerevoli creature. Proseguiamo in salita fino ad incontrare, in prossimità di un cacciatore, la poderale che sale dagli alpeggi sottostanti. Svoltiamo a destra lungo la strada che sale dolcemente disseminata di altre sculture qualche volta un po’ troppo spiritose.
In lontananza scorgiamo vicino ad una curva una figura intenta ad ammirare il panorama avvicinandoci scopriamo che si tratta di Jean Baptiste Cerlogne padre della poesia francoprovenzale in Valle d’Aosta.
Proseguiamo tra camosci, aquile, volpi e pescatori, una scultura ormai distrutta da un fulmine e anche un pastore in una posa assai inusuale fino ad arrivare al rifugio Mont Fallère dove troviamo un bel San Bernardo ad accoglierci e una coppia di statuari stambecchi. Anche qui ci sono tantissime sculture disseminate qua e là. Ci fermiamo per il pranzo a base di polenta salsiccia e spezzatino proprio accanto alla fontana delle rane.
Dopo pranzo ci avviamo verso il vicino lago delle Rane, lungo il percorso scorgiamo un’inquietante vipera e una coppia di aironi. Vicino alle bandiere di preghiera tibetane parte il sentiero per il lago Fallère che sale deciso il crinale per poi proseguire con parecchi sali scendi lungo un balcone che offre panorami eccezionali sia verso la valle che verso il Monte Fallère. Evitiamo i sentieri che si staccano a sinistra e diretti alla vetta del Monte Fallère per proseguire con un lungo traverso fino al lago Fallère. Da qui si gode di una vista fantastica verso il Monte Emilius e La Grivola. Dopo una breve pausa iniziamo la discesa lungo lo stesso itinerario della sita ma con un paio di brevi deviazioni.
Giunti alla piana del rifugio ci dirigiamo sul promontorio con la croce completamente coperto da splendide stelle alpine e da dove si gode di una vista spettacolare.
Imboccata poi la poderale in discesa ci fermiamo nei pressi della statua della Madonna con Bambino firmata Bottazzi Fontanne ai piedi della quale un cartello indica che a 50 metri, in una grotta naturale, è posta la statua della Madonnina di Paletta. Un brevissimo tratto di ripido sentiero ci porta sul posto.
Riprendiamo, dopo una breve sosta, la discesa senza ulteriori deviazioni.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Aosta Ovest St. Pierre. Mantenere la sinistra verso Aosta e proseguire sulla SR47 per circa 1 Km. Al bivio svoltare a sinistra e prendere la SS26 in direzione Courmayeur. Dopo circa 3 km tenere la destra verso Saint Nicolas. Dopo circa 500 m tenere ancora la destra e seguire le indicazioni per Saint Nicolas/Vetan. Giunti a Vetan dirigersi verso i parcheggi dell’area picnic al termine della strada.
Coordinate parcheggio: 45.73449° N 7.185571° E