Al momento stai visualizzando Valle di Casies – Forcella di Casies e sentiero Weg 2000
Cippo di confine

Descrizione

Quota iniziale : 1468 m
Quota finale: 1468 m
Dislivello: 1100 m comprese le perdite di quota
Tempo: 5:00 h

L’uscita di oggi alla Forcella di Casies percorsa per intero è sicuramente un giro abbastanza impegnativo sia come lunghezza circa 20 km che come dislivello circa 1100 m ma che può essere modulata a seconda delle proprie forze.

La partenza è presso la Malga Talshlushütte posta al termine della valle di Casies dove è presente un grande parcheggio. Noi abbiamo la fortuna di alloggiare un paio di centinaia di metri da qui per cui per questa volta non dobbiamo prendere la macchina.

Ci avviamo lungo la strada che si inoltra nella valle. Dopo un breve tratto tra i pascoli il sentiero piega a destra entrando nel bosco sempre su strada forestale asfaltata. La salita è dolce e allietata da numerosi fiori. Dopo circa 20 minuti arriviamo ad una chiusa e ad un bivio dove occorre tenere la sinistra e rimanere sulla strada principale attraversando pascoli fino ad arrivare alla baita Messner Hütte punto di ristoro presso la malga Pidig. Pochi minuti di cammino ed eccoci al bivio per la malga Kradoferalm con un altro punto di ristoro. Proseguiamo sempre sulla strada principale che ora si fa sterrata, un’occhiata alla valle e al nostro maso col teleobiettivo e si riparte lasciando alla nostra sinistra un gruppetto di capre. L’ultima malga che incontriamo durante la salita è la malga Oberbergalm (1975 m) con le sue mucche. Da questo momento la strada diventa un sentiero che sale dolcemente verso il colle tra pareti di rododendri in fiore.

In un pianoro appena sotto al colle in una pozza formata da una delle sorgenti del rio Casies una raganella ci osserva. Più in alto i resti della casermetta di confine che andremo a visitare al ritorno. Ancora pochi metri ed eccoci alla Forcella di Casies confine tra Italia e Austria. Il vento è abbastanza forte così ci troviamo un posticino riparato in territorio austriaco per consumare il nostro meritato spuntino dando un’occhiata ai monti austriaci. Dopo pranzo rientriamo in Italia e andiamo a dare un’occhiata ai resti delle casermette, in una di queste ci sono ancora dei rotoli di filo spinato che probabilmente servivano in passato per difendere il confine.

Incominciamo a scendere qualche decina di metri fino ad un bivio dritto si scende verso valle per lo stesso sentiero dell’andata mentre tenendo la destra si segue il sentiero weg 2000 che permette di percorrere la valle in alta quota. Scegliamo questa opportunità e incominciamo a salire su un sentiero che superando una balza rocciosa arriva in un pianoro con un bel laghetto. Da questo momento in poi il sentiero diventa strettino una trentina di centimetri di media e abbastanza aereo anche se non pericoloso. Si prosegue tra vari saliscendi ammirando le opere dei valligiani per difendersi da smottamenti e valanghe. Arrivati ad un bivio proseguiamo sul sentiero Weg 2000 seguendo i classici bolli rossi. Attraversiamo un piccolo guado ed eccoci in vista della malga Weissbach Alm.

Proseguiamo sulla strada forestale per pochi minuti fino ad incontrare all’altezza di un tornante il bivio per il sentiero Weg 2000. Fino a qui il percorso può essere percorso da chiunque con un minimo di allenamento. In presenza di bimbi piccoli o di problemi di vertigini è meglio proseguire la discesa seguendo la strada mentre chi ha il piede fermo e non ha problemi di altezza può proseguire sul sentiero. Imbocchiamo il sentiero abbastanza stretto ed aereo superiamo una pietraia e subito dopo il sentiero prosegue ripido in una valletta per superare una balza rocciosa, c’è persino un grosso teschio che ci guarda torvo! Continuiamo a salire fino alla cima del dosso dove si gode di un bel panorama nuvole permettendo. Ora si ricomincia a scendere il sentiero non è più così aereo e in men che non si dica si arriva in un bel pianoro dove si vede la prosecuzione in ripida salita del sentiero Weg 2000 ma la fatica incomincia a farsi sentire così decidiamo di scendere verso valle seguendo la strada forestale abbastanza lunga che ci porterà fino a Santa Maddalena e al punto di partenza.

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A22 uscita Bressanone Val Pusteria. Prendere la SS49 e seguirla per 43 Km circa fino a Monguelfo. Seguire le indicazioni per Val di Casies e seguire la strada fino alla fine e quindi parcheggiare.

Coordinate parcheggio: 46.841791° N 12.247745° E

Leggende storia e curiosità

Leggenda degli uomini col becco di Val Casies

Secondo la leggenda degli uomini col becco di Val Casies tanto tempo fa in questa regione hanno vissuto grandi spaventosi giganti con al posto della bocca un becco. Solamente le mani di questi temuti uomini con il becco e il corpo coperto da piume assomigliano a quelle di un uomo.

Una volta nove pastori si sono persi sulla malga Pidig e non hanno potuto proseguire a causa di un forte temporale. Hanno trovato riparo in una baita.

Durante la notte un uomo con il becco è passato vicino alla baita e ha avvertito gli uomini. Ha infilato la sua testa in un buco tra il fieno e ha visto la sua preda. Allo stesso tempo i nove uomini si sono svegliati e hanno alzato la loro testa. Il solitamente coraggioso l’uomo con il becco si è spaventato e ha sussurrato: “Sono nove volte anziano e nove volte giovane, ma fino ad oggi non ho mai visto un animale con nove teste“ ed è scappato.

Da allora non è mai più stato visto un uomo con il becco in Val Casies!