Valle di Champorcher – Anello Lago Miserin

Descrizione

Quota iniziale : 2107 m
Quota finale: 2579 m
Dislivello: 472 m
Tempo: 3:30 h intero giro

Per la terza uscita di stagione ci avventuriamo nella valle di Champorcher per compiere un giro ad anello che ci porterà al celebre Lago Miserin e al vicino Santuario di Notre Dame de la Neige. Arrivare al parcheggio non è facilissimo poiché gli ultimi 3,5 Km di strada sono sterrati e molto dissestati probabilmente a causa delle nevicate invernali.

Lasciata la macchina nel parcheggio posto alla fine della strada che giunge all’abitato di Dondena, ci fermiamo a consultare il grande pannello di legno che riporta la cartina dell’intera zona: siamo nel Parco Naturale del Monte Avic.

La strada poderale parte proprio alla sinistra di questo pannello ed è indicata dal segnavia triangolare n. 2. Dopo una prima perdita di quota e l’attraversamento del torrente Ayasse si incomincia a salire dolcemente incontrando le rovine del villaggio distrutto dai nazisti tra il 29 e il 31 maggio 1944 perché base partigiana sfioriamo i ruderi dell’ex Albergo Alpino ed alcune case tipiche fino ad arrivare, dopo un ampio tornante, nei pressi del rifugio Dondena ex casa reale di caccia prediletta da Vittorio Emanuele II (15′ dalla partenza).

Aggiriamo il rifugio sulla destra sempre seguendo il segnavia 2 e ricominciamo a salire dando però prima un’occhiata al panorama a valle. La strada è sempre molto bella e non presenta alcuna difficoltà intervallando tratti più ripidi a tratti più dolci in cui riprendere fiato. Qua e là cespugli di fiori colorati tanto che senza accorgerci in 50′ arriviamo al bivio che a destra porta al Mont Glacier e al Col Pontonnet ma noi proseguiamo diritti. Dopo alcune svolte avvistiamo un primo cumulo di neve stranamente colorato di rosa. Dopo circa 20 minuti dall’ultimo bivio ecco che ne incontriamo un altro che porta al Colle Fenis. Lo tralasciamo e proseguiamo a sinistra mantenendoci sulla poderale dove dopo poche centinaia di metri sulla destra si stacca la scorciatoia per il lago. Dopo circa 15 minuti eccoci alla piana dove sorgono il Rifugio Miserin, il Santuario di Notre Dame de la Neige e ovviamente il Lago Miserin (1:30 circa dalla partenza escludendo le soste).

Il Santuario di Notre Dame de la Neige fu costruito nel 1658 al posto di un oratorio risalente al 1630 anno in cui ci fu una terribile peste. L’attuale struttura è il risultato di una serie di ristrutturazioni, la prima avvenuta nel 1881 e voluta dell’allora parroco Jean-Baptiste Danna e dell’abbé Pierre Chanoux (presbitero, alpinista e botanico italiano), l’ultima effettuata nel 2000.

La leggenda narra che un militare romano cristiano della legione tebea, scampato ad un massacro, si fosse nascosto nell’alta valle di Champorcher portando con se la statua della Madonna. Nel XVI secolo la statua fu ritrovata da un gruppo di pastori sulle rive del lago. Purtroppo l’originale venne distrutta da un incendio e ora al suo posto c’è una copia del 1950

Ogni anno in occasione della festa della Madonna delle Nevi il 5 gosto una processione sale da Champorcher fino al santuario seguendo la croce e adempiendo ad un voto che risale al 1630, quando i pochi sopravvissuti alla peste promisero di compiere ogni anno un pellegrinaggio di ringraziamento alla cappella della loro protettrice.

Dopo una breve sosta riprendiamo il nostro giro proseguendo lungo il sentiero che costeggia il lago mantenendo lo stesso sulla destra. Prima di giungere alla fine del lago troviamo il bivio per il ghiacciaio dei Banchi, noi svoltiamo a sinistra seguendo il segnavia n 7 che scende verso Dondena.

Il sentiero ora si snoda costeggiando i tralicci dell’alta tensione ed attraversando di tanto in tanto dei piccoli residui di neve sempre senza alcuna difficoltà. Ben presto arriviamo in vista del Rifugio Dondena e da qui il sentiero scende velocemente arrivando ad incrociare di nuovo la strada poderale che seguiamo fino al rifugio Dondena prima e poi alla macchina passando sempre per le rovine dell’ex Albergo Alpino. Il giro completo è durato circa 4 ore e mezza compresa la pausa pranzo e gli intermezzi fotografici.