Descrizione
Quota iniziale : 903 m
Quota finale: 1305 m
Dislivello: 441 m
Distanza totale A/R: 10,31 km
Tempo: 3:40 h intero giro escluse le soste
La passeggiata di oggi è un tuffo nel passato percorreremo infatti un tratto della Strà Vegia da Forno a Campello Monti in Valle Strona. La Strà Vegia era l’antica mulattiera che, prima della costruzione della strada carrozzabile, collegava Omegna al paese walser di Campello Monti e veniva usata per lo più dalle donne che portavano i loro prodotti nelle gerle fino al mercato di Omegna per scambiarli con ciò che non era possibile produrre in questa valle.
L’idea di percorrere questo itinerario l’abbiamo presa dal canale youtube dello Stambecco del Lago Maggiore, una giovane escursionista che ogni domenica pubblica un nuovo video dove descrive dettagliatamente e con grande entusiasmo un itinerario in Piemonte e Lombardia. (Link diretto al video cliccando qui)
E’ un’escursione adatta a tutti con un minimo di allenamento e non presenta alcuna difficoltà se non qualche breve tratto ghiacciato in questa stagione, ma se ne sconsiglia la percorrenza in presenza di molta neve a causa del forte pericolo di valanghe.
Lasciata l’auto nel parcheggio di Forno ritorniamo per qualche decina di metri verso valle fino a trovare sulla destra le indicazioni per il sentiero Z0 o “Strà Vegia” che sale verso Campello Monti. Un cartello indica come tempo di percorrenza 1:30 h
Iniziamo a percorrere questa antica mulattiera che in pochi minuti ci porta all’Oratorio di San Rocco in frazione Preia dove troviamo l’indicazione per Campello. Il tracciato è molto bello e in dieci minuti arriviamo ad attraversare il letto asciutto del Rio Cerani. In presenza di bambini occorre fare un po’ di attenzione anche se il tratto non è affatto difficile ed aggiunge il giusto senso di avventura nei più piccoli.
Risaliti sulla sponda opposta attraversiamo l’abitato di Cerani con le sue caratteristiche case fino ad arrivare ad una cappella con l’indicazione per la passerella panoramica che faremo al ritorno. Proseguiamo dritto ignorando il sentiero che sale a destra alle spalle della cappellina e giungiamo ad un cartello che indica Cros da Ravinela dove è presente un ponticello dal quale si può ammirare una cascatella e il relativo laghetto.
Subito dopo attraversiamo un’area picnic con un laghetto di pesca sportiva e proseguiamo su mulattiera a tratti sopraelevata mantenendoci sempre sulla sponda sinistra orografica del torrente Strona ed ignorando le deviazioni laterali e i ponticelli sul torrente fino ad arrivare ad un cartello in legno che indica la svolta del percorso verso destra.
Dopo pochi minuti arriviamo alle prime baite di Piana di Forno dove di fronte ad una cappellina troviamo una riproduzione in italiano della celebre poesia Desiderata di Max Ehrmann.
Attraversiamo il prato e ci dirigiamo verso l’agglomerato di case, passiamo la chiesa di Santa Maria Maddalena e seguendo i cartelli in legno per Campello arriviamo fino alla torre campanaria dove occorre svoltare a sinistra e attraversare il paese.
All’uscita dall’abitato occorre attraversare il Rio Tapone con l’aiuto di un cavo metallico di sicurezza. Il Rio Tapone fino alla metà del secolo XVIII segnava il confine di Stato tra la Valsesia a nord appartenente al Regno del Piemonte e la Valle Strona che invece apparteneva allo Stato di Milano.
Attraversiamo anche l’abitato di Tapone e in prossimità di una cappellina occorre ignorare il sentiero che sale a destra verso la strada per proseguire dritto. Sempre seguendo il tracciato principale attraversiamo Pian Pennino le cui case sono ormai ridotte per lo più a ruderi e proseguiamo fino ad un ponte che ci permette di attraversare agevolmente il torrente Strona quasi completamente ghiacciato e salire a Valdo.
Il sentiero prosegue nel freddo bosco, a tratti è ghiacciato, ed occorre prestare un po’ di attenzione per non cadere. Per fortuna il tratto è abbastanza breve e in circa 15-20 minuti usciamo dal bosco e ritroviamo il sole nei pressi della frazione Ronco. Ormai manca poco e la nostra meta ormai è in vista. Sotto di noi lo Strona è completamente ghiacciato e forma bellissime cascate immobili.
Arrivati nei pressi di Campello Monti occorre attraversare nuovamente il torrente ma la presenza di una grande lastra di ghiaccio ci costringerebbe a calzare i ramponcini per fare questi pochi metri per cui decidiamo di stare alti sul sentiero che porta ad un comodo ponticello.
Saliamo verso il paese passando accanto il piccolo cimitero utilizzato dal 1867 al 1906 e alla lapide posta dal Cai per ricordare la storia di questo Campo Santo. Arrivati all’edificio dell’ex scuola elementare ci fermiamo sulle panchine del parco per una breve pausa pranzo godendoci la pace di questo paese ormai abitato solo nei mesi estivi.
Dopo pranzo saliamo verso la parte alta del paese dove si trova la Chiesa di San Giovanni Battista del 1790. Scendiamo poi verso la strada asfaltata che sale da Forno e dopo un’ultima occhiata a Campello Monti e alle sue montagne decidiamo di scendere percorrendo la strada sia per poter ammirare la Strà Vegia e le sue frazioni dall’alto sia per evitare il ghiaccio che in discesa ci costringerebbe a mettere e togliere i ramponcini in continuazione.
La strada è strettina e anche se non molto frequentata in questa stagione occorre comunque prestare attenzione alle auto in transito. Dopo pochi minuti passiamo accanto alla cappellina della Madonna della Speranza e dopo altri 15 minuti si arriva in un tratto senza piante dove è possibile ammirare dall’altra parte della valle la Cascata della Pissa dei Dannati (purtroppo oggi in controsole!).
Ripassiamo da Piana di Forno con la sua cappellina e la poesia Desiderata e continuiamo a seguire la strada fino alla Cappella di Sant’Anna prima dell’abitato di Cerani dove svoltiamo a destra seguendo un cartello per la passerella panoramica. Scendiamo lungo la ripida stradina fino ad incontrare la mulattiera percorsa questa mattina. A destra si ritorna a Campello mentre noi svoltiamo a sinistra verso valle. Ripassiamo dal laghetto della pesca sportiva e dall’area picnic e in prossimità della cappellina prima di Cerani lasciamo la mulattiera principale per dirigerci a destra verso la passerella panoramica sull’Orrido di San Giulio.
La passerella è aerea e permette di ammirare il sottostante torrente Strona da un punto di vista decisamente particolare ma pur essendo assolutamente sicura non è adatta a chi soffre di vertigini (le foto non rendono bene l’idea). All’uscita ci dirigiamo verso le case di Cerani per riprendere la mulattiera del mattino e ritornare a Forno ripercorrendo lo stesso tracciato dell’andata.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 uscita Gravellona Toce. Seguire le indicazioni per Omegna e poi per Vallestrona Seguire la strada fino a Forno dove è presente un comodo parcheggio.
Coordinate parcheggio: N 45.935961° E 8.288495°
Profilo e traccia GPS
Video Traccia 3D
Leggende storia e curiosità
Video pubblicato sul canale youtube dello Stambecco del Lago Maggiore che ha ispirato la nostra escursione