Alta Valsesia – Alpe Fun d’Ekko e Rifugio Crespi Calderini

Descrizione

Quota iniziale : 1493 m
Quota finale: 2070 m
Dislivello: 664 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 6.93 km
Tempo: 1:30 h al rifugio – 2:00 h all’Alpe solo andata escluse le soste

A distanza di dodici anni decidiamo di ripercorrere uno dei primi sentieri che abbiamo documentato nel lontano 2009 quando i ragazzi erano ancora piccolini ossia salire nel vallone del Bors in Valsesia per arrivare fino al punto panoramico all’alpe Fun d’Ekko e poi fermarci a pranzare al rientro al rifugio Crespi Calderini.

Si tratta di un tranquillo giro adatto a tutti ma che all’occorrenza può essere accorciato limitandolo al rifugio Crespi Calderini diminuendo così il dislivello di circa 230 m.

Arrivati ad Alagna Valsesia ci dirigiamo in località Wold dove è presente il grande parcheggio in parte gratuito ed in parte a pagamento. Sono le 8.30 del mattino di domenica ed ancora ci sono poche auto pertanto riusciamo a trovare posto nel parcheggio gratuito.

Da qui si può proseguire a piedi seguendo l’itinerario che abbiamo descritto in una precedenti escursioni al rifugio Pastore e al Rifugio Crespi Calderini oppure prendere la navetta (3€ a/r a persona) che porta fino al piazzale nei pressi della cascata dell’Acqua Bianca al termine della strada risparmiando così una quarantina di minuti di cammino.

Oggi ci sentiamo un po’ pigri pertanto optiamo per la navetta e in un quarto d’ora siamo già alla partenza del sentiero.

Un’occhiata alla cascata dell’Acqua Bianca ed immediatamente imbocchiamo il largo e comodo sentiero. In meno di cinque minuti arriviamo ad un bivio: a sinistra il sentiero 207 che sale a gradoni verso l’Alpe Fum Bitz passando dalle celebri Caldaie del Sesia, a destra il sentiero 207a che sale più dolcemente e che permette di raggiungere la stessa alpe ma con un percorso leggermente più lungo ma meno ripido.

Decidiamo di salire a destra lungo il sentiero 207a e di rientrare poi nel pomeriggio seguendo il sentiero 207. Dopo circa 20 minuti di cammino arriviamo ad un bivio dove a destra si proseguirebbe sul sentiero 207a verso il colle del Turlo mentre noi pieghiamo a sinistra per scendere verso la Casa del Parco all’Alpe Fum Bitz. Seguiamo i cartelli per il rifugio Pastore e continuiamo a scendere fino al ponte coperto sul Sesia attraversato il quale risaliamo verso i prati attrezzati dell’Alpe Pile dove si trova il rifugio Pastore facile meta di molti turisti.

Un’occhiata al maestoso Monte Rosa che a quest’ora è ancora completamente libero da nuvole prima di proseguire sul sentiero 206 per l’alpe Bors e il rifugio Crespi Calderini. Proseguiamo in falsopiano con il Sesia alla nostra destra, superiamo Casera Lunga con la sua solitaria baita e arriviamo al ponte di legno sul torrente Bors che in questo punto fa una bella cascata.

Oltrepassato il ponte abbandoniamo il sentiero 206 che prosegue dritto per imboccare il sentiero 210 che sale a sinistra. Inizia ora il tratto più ripido ma per fortuna è breve e con una serie di gradoni si arriva presto alle baite dell’Alpe Bors e al rifugio Crespi Calderini.

Ci fermiamo solo il tempo di prenotare un tavolo per mezzogiorno dopo di che visto che è ancora presto ripartiamo alla volta dell’alpe Fun d’Ekko. Il sentiero 210a parte proprio alle spalle del rifugio e sale ripido fino al belvedere da dove si può godere di una bella vista sia verso l’alpe Bors con la cascata delle Pisse che verso valle. Risaliamo lungo la morena che fa da spartiacque tra la valle del Bors e quella del Sesia e in circa 30-35 minuti arriviamo all’Alpe Fun d’Ekko da dove, nuvole permettendo, si avrebbe una visuale privilegiata sul Monte Rosa. Purtroppo anche questa volta, come nel 2009, non siamo fortunati e il Monte Rosa si è coperto di nuvole per cui dopo una brevissima sosta iniziamo a scendere verso il rifugio.

Mentre scendiamo incontriamo un grosso gregge di pecore che sta salendo verso pascoli più alti occupando completamente il sentiero. Ci fermiamo per farle passare ed immediatamente due grossi cani maremmani ci vengono incontro abbaiando. Rimaniamo fermi (come indicate sui vari cartelli sparsi un po’ ovunque con le linee guida) lasciando che i cani ci studino e, capito che non siamo un pericolo per il gregge, immediatamente ci ignorano proseguendo il loro lavoro permettendoci di proseguire indisturbati. Giunti al rifugio ci accomodiamo al tavolo dove gustiamo un’ottima polenta e salsiccia e una altrettanto squisita polenta concia.

Al termine della meritata sosta riprendiamo la discesa ripercorrendo lo stesso sentiero della salita fino all’Alpe Fun Bitz dove al bivio invece di risalire a sinistra e seguire il sentiero del mattino pieghiamo a destra e scendiamo lungo il sentiero 207 che passa dalle Caldaie del Sesia e ci porta in pochi minuti al piazzale dell’Acqua Bianca da dove possiamo riprendere la navetta che ci riporterà al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto