Descrizione
Quota iniziale : 1262 m
Quota finale: 2264m al rifugio, 2466 al Belvedere
Dislivello: 1004 m + 202 al Belvedere
Tempo: 2:30 + 30′ al Belvedere
Anche quest’anno è giunto il momento di andare a trovare gli amici di escursionando.it che come di consueto il primo fine settimana di settembre si trasformano da escursionisti esperti a gestori volontari del Rifugio Ferioli in Valsesia. Questa gita unisce il piacere dell’escursione alla calorosa accoglienza che ci aspetta al rifugio e alla possibilità di scambiare quattro piacevoli chiacchiere con altri appassionati di montagna.
L’anno scorso siamo saliti da Rima così quest’anno decidiamo di provare la salita da Pedemonte frazione di Alagna Valsesia. Da questo lato la salita è più faticosa di quella di Rima ma non presenta nessuna difficoltà ed è adatta a tutti con un minimo di allenamento.
Lasciata l’auto nel parcheggio della frazione ci avviamo lungo la strada asfaltata fino al suo temine dove troviamo i cartelli indicatori che ci suggeriscono di seguire il sentiero 8 a sinistra. Scesi i pochi gradini ci si trova ad un primo bivio: si può attraversare ora il torrente Mud sui massi che fanno da passatoia per poi prendere il sentiero a destra che costeggia il torrente e dopo un breve tratto in un prato entra nel bosco oppure proseguire sul sentiero alla destra del torrente (sinistra orografica) fino a raggiungere un ponticello di legno e attraversare su di esso il torrente per ricongiungersi all’altro sentiero e salire sempre nel bosco costeggiando il torrente.
Fin da subito capiamo che da questa parte il percorso è più faticoso che salire da Rima infatti si sale seguendo una mulattiera a gradoni abbastanza ripida. In breve raggiungiamo un riparo sotto roccia e poco dopo una bella cascatella in prossimità dell’attraversamento di un torrentello, la presenza di ortiche da queste parti rende consigliabile l’uso dei pantaloni lunghi.
Dopo poco più di mezz’ora la mulattiera di trasforma in sentiero che con un traverso verso sinistra esce finalmente dal bosco per poi dirigersi nuovamente verso nord est e incontrare i ruderi di Z’Ise hus (Casa Ferro) a quota 1627m.
A questo punto il sentiero supera una balza erbosa per poi entrare in un ripido canalino e arrivare all‘Alpe Mud di qua a quota 1887 m. Questo alpeggio è composto solo da quattro baite e dista poche centinaia di metri dall’Alpe Mud di là ed insieme a quest’ultima forma l’Alpe Mud di Mezzo. Lasciata l’alpe attraversiamo un ruscello dove al ritorno faremo il nostro primo incontro con un orbettino che però appena ci sente arrivare cerca riparo sotto una roccia lasciandosi fotografare solo la coda.
Ora il sentiero risale un’altra balza e supera un pascolo per poi raggiungere con un traverso l‘Alpe Vanghy a quota 2042m. Ormai il peggio è passato il rifugio è ben visibile sopra di noi e mancano solo 200 m e una mezz’oretta di cammino. Il sentiero prosegue alla sinistra delle due baite dell’alpeggio e sale ripido per superare un promontorio sopra il quale veniamo accolti da un enorme gregge di pecore e capre che hanno letteralmente invaso il sentiero e tutta la piana. Sono veramente tante e mentre ci apprestiamo ad attraversarle scorgiamo anche un bell’agnellino che riposa tranquillo. Lasciamo sulla destra il sentiero per il Colle Mud e proseguiamo in direzione del rifugio. Ormai manca veramente poco e dopo un ennesimo tratto ripido e un lungo traverso giungiamo finalmente al rifugio dove veniamo piacevolmente accolti da un cartello personalizzato di benvenuto.
Dopo aver salutato Claudio e Giorgio i due amici di escursionando.it e gestori provetti del rifugio per questo fine settimana ci accomodiamo in uno dei tavoli della terrazza per gustare un’ottima polenta e salamino accompagnata da una squisita fetta di crostata di more (complimenti al cuoco!). L’atmosfera che si respira è quella di amicizia e cordialità e noi ne approfittiamo per scambiare quattro chiacchiere con gli altri avventori e fare alcune foto. La parete nord del Tagliaferro è talmente vicina che ci sembra di poterla toccare, sulle sue pendici un gruppo di pecore sembra voler pascolare su un nevaio: bah valle a capire!!!
Dopo aver scattato la classica foto ricordo lasciamo gli zaini al rifugio e decidiamo di salire al Belvedere dei Sassi Bianchi che dista solo 30 minuti dal rifugio. Il sentiero pur essendo breve è abbastanza impegnativo sia perché molto ripido sia perché prevede un paio di traversi un po’ franosi dove occorre prestare la massima attenzione, mettere un piede in fallo potrebbe essere piuttosto pericoloso. Per questo motivo la salita al Belvedere non è consigliata ai più piccoli ma solo a ragazzini con esperienza e passo sicuro.
Giunti al Belvedere si ha un bel colpo d’occhio sull’Alpe Faller e sulla parete Sud-Est del Monte Rosa, peccato per la presenza di alcune nuvole che impediscono la visione del Rosa. Da qui si vede la cascata delle Pisse, l‘Alpe Sattal, l’Alpe Campo ed infine il cuore della montagna!!!
Si sta facendo tardi così decidiamo di ritornare al rifugio e scattare una foto alla mitica stazione meteo del Rifugio Ferioli e alla mucca campanara. Approfittiamo di un momento di calma per scambiare ancora quattro chiacchiere con Claudio e Giorgio e chieder loro alcuni consigli per le prossimo uscite con le ciaspole. Purtroppo siamo interrotti dal tempo che sembra volgere al peggio e incomincia a scendere qualche goccia di pioggia così a malincuore siamo costretti a salutare gli amici augurandoci di rincontrarci presto e dandoci comunque appuntamento per l’anno prossimo. Felici della giornata trascorsa incominciamo a scendere percorrendo lo stesso itinerario della salita contenti di aver trascorso una bella giornata in compagnia. Alla prossima!
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Seguire la SS299 della Valsesia fino ad Alagna. Giunti nel centro di Alagna svoltare a destra e seguire la strada. Oltrepassato un parco giochi per bambini si svolta a destra sul ponte per Pedemonte. Dopo qualche centinaio di metri si incontra un piccolo parcheggio sulla destra.
Coordinate parcheggio: N 45.861466° E 7.938257°