Descrizione
Quota iniziale : 1175 m
Quota finale: 1824 m
Dislivello: 649 m
Tempo: 2:00 h
Per l’uscita di oggi scegliamo un itinerario tranquillo un po’ fuori dai percorsi più conosciuti e frequentati ma ugualmente molto bello che ci condurrà fino al Colle Baranca. Come si può evincere dal titolo anche questa passeggiata è modulabile a seconda dell’allenamento dei partecipanti.
Lasciata l’auto nel parcheggio dell’Alpe La Gazza/Colle a 1175 m dove termina la strada asfaltata proseguiamo sulla mulattiera n. 517 che attraversa il paese tralasciando sulla sinistra il sentiero per l’Alpe e la Bocchetta di Strienghi. Si tratta di una bella mulattiera storica costruita tra il 1883 e il 1887 come via di collegamento tra Fobello in Valsesia e Bannio Anzino in Valle Anzasca.
In circa dieci minuti arriviamo all’Alpe Cattolino (1252m) costituita da due baite una a valle a più piani e ristrutturata che riporta sulla facciata la data 1905 e l’altra ridotta ad un rudere a monte.
La mulattiera ora entra in un folto bosco per uscire presso l’Alpe Lungostretto (1291 m). Superata l’Alpe si giunge ad un bivio dove occorre proseguire dritto. Alzando lo sguardo si vede la doppia cascata del torrente Mastallone detta Cascata dei Pissoni. Continuiamo a salire sulla sponda sinistra orografica del torrente fino a giungere ad un ponte di cemento che ci permette di spostarci sulla riva opposta. Dopo qualche minuto incontriamo un bivio poco visibile in salita poiché è solo una traccia di sentiero ma in discesa occorre prestare attenzione alle frecce rosse disegnate sul sasso per non essere tratti in inganno e sbagliare sentiero.
Con un lungo traverso si giunge all’Alpe Baranca (1566 m) costituita da un gruppo di baite addossate a grandi massi e poco oltre al Rifugio Baranca (1600 m), siamo partiti da circa 1 ora.
Proseguiamo sempre sulla bella mulattiera fino alla Cappelletta costruita all’interno di un grosso masso dal Gruppo Alpini di Fobello al posto di una preesistente costruzione distrutta da una valanga. Appena più avanti la mulattiera subisce una brusca svolta a sinistra, sembra quasi voglia tornare indietro e poi un altra brusca svolta a destra la riporta nella giusta direzione. In realtà è un espediente per superare facilmente un centinaio di metri di dislivello ed entrare nel valloncello abbellito dalla cascata del Torrente Mastallone che qui nasce proprio dal Lago Baranca appena sopra. Alzato lo sguardo notiamo una baita costruita proprio a strapiombo sulla valle. La mulattiera prende dolcemente quota costeggiando la cascata che sembra una piccola Cascata del Toce per la sua caratteristica forma triangolare. In breve eccoci al Lago Baranca (1775 m 40 minuti dal rifugio) sorgente del Torrente Mastallone. Con un ponticello di pietra e cemento ci portiamo sulla riva opposta del lago che costeggiamo sulla mulattiera che in questo tratto è leggermente sopraelevata segno che il lago in passato era più ampio.
Superata la piana dove sorge il lago saliamo un dosso erboso sopra il quale troviamo il Colle di Baranca (1818 m 20 minuti dal lago) e un po’ più in alto l’Alpe Selle (1824 m). Gironzoliamo qualche minuto sul colle e scorgiamo una piccola cappelletta costruita dagli alpini in ricordo dei caduti della prima guerra mondiale all’interno della quale troviamo il libro di vetta. Dopo la consueta firma ci dirigiamo verso l’Alpe Selle costituita da una gruppo di baite alcune ormai ridotte a ruderi altre ristrutturate e i resti dell’Albergo degli Alpini. Un po’ oltre si notano i ruderi della celebre villa Aprilia costruita da un ingegnere di Fobello nel 1908 e ceduta poi alla famiglia Lancia che l’ha ampliata e abbellita. La villa è stata poi distrutta nel 1944 durante uno scontro tra i nazifascisti e i partigiani che ne avevano fatto un deposito di armi. Passeggiando tra queste mura si possono ancora intuire la fontana, il porticato, i decori, il vecchio lavatoio, l’ingresso e quella che era una scritta in latino sul muro a monte. E’ un peccato che gli attuali proprietari non abbiano interesse e riportarla agli antichi splendori.
Ritorniamo all’Alpe Selle e il nostro sguardo viene catturato da una bella baita in costruzione dall’altra parte della piana, sicuramente la stessa che avevamo visto salendo così decidiamo di andare a vedere più da vicino. Dopo un lungo traverso giungiamo alla casa che si affaccia sulla vallata che regala panorami magnifici.
Ormai è giunta l’ora di rientrare così ritorniamo sulla mulattiera percorsa in salita fino a giungere in breve al Rifugio Baranca dove ci fermiamo a bere qualcosa di fresco e a fare quattro chiacchiere col gestore che sta ultimando i lavori di chiusura per l’inverno. Dopo questa breve tappa ricominciamo a scendere soddisfatti della bella passeggiata fatta.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 uscita Romagnano Sesia. Seguire la SS299 fino a Varallo Sesia e proseguire seguendo le indicazioni per Fobello. Attraversare il paese e continuare seguendo le indicazioni per Santa Maria fino alla fine della strada in località Colle dove si parcheggia l’auto.
Coordinate parcheggio: N 45.911922° E 8.130045°