Descrizione
Quota iniziale : 1815 m
Quota finale: 2530 m
Dislivello: 715 m
Tempo: 2:10 h
Ci svegliamo e il tempo non promette niente di buono, un’occhiata alle previsioni che ci confermano bel tempo a Chamois e decidiamo di partire alla volta del Santuario di Clavalité. Lungo la strada il tempo peggiora siamo quasi convinti a rinunciare quando arrivati a Quincinetto le nuvole scompaiono come per magia. A Buisson dove parcheggiamo l’auto nel parcheggio della funivia che ci porterà a di Chamois (quota 1815m), non c’è neanche una nuvola.
Dopo 10 minuti di funivia arriviamo in questo stupendo paese dove le auto non sono ammesse. Dopo una rapida occhiata in giro e una sosta di rito al parchetto giochi siamo pronti a partire destinazione: Santuario di Clavalitè quota 2530 m sono le 10:45.
Ci dirigiamo verso il Municipio e dopo circa una cinquantina di metri troviamo sulla sinistra l’indicazione della partenza del sentiero 1 per il Lago di Lod. Seguiamo questa indicazione e in pochi minuti usciamo dal paese dove troviamo il primo bivio prendiamo a sinistra proseguendo sul sentiero in alternativa si può proseguire sulla poderale un po’ più lunga ma meno ripida. Di seguito il sentiero interseca più volte la poderale ma noi seguiamo sempre le indicazioni per il Lago seguendo la traccia 1 che sale per la massima pendenza. Dopo circa 30 minuti di cammino arriviamo al Lago di Lod dove il sentiero si ricongiunge alla poderale.
Sulla destra della stazione di partenza della prima tratta della seggiovia di Fontana Fredda riparte il segnavia 1, dopo 5 minuti incontriamo un bivio, sulla sinistra parte il segnavia 107 che conduce alla punta di Fontana Fredda (volendo si può arrivare al Santuario passando da questo itinerario molto panoramico) proseguendo dritti invece si resta sul la traccia 1. Decidiamo di seguire quest’ultima traccia non sapendo quanto è esposta la traccia 107. Un’ulteriore possibilità è seguire la poderale che sale decisamente in maniera più dolce ma più noiosa.
Dopo circa 10 minuti le tracce diventano più incerte ma comunque la nostra meta rimane sempre ben visibile, decidiamo di proseguire seguendo le piste da sci.
Giunti all’Alpe Glavin proseguiamo sulla poderale che ci porta all’arrivo della II tratta della seggiovia e alla partenza della terza tratta.
L’ultimo tratto lo percorriamo sulla poderale che sale ripida verso l’arrivo della seggiovia prima e il Santuario subito dopo passando dal colle dove si congiunge all’itinerario 31 che porta alla punta di Fontana Fredda. La stanchezza incomincia a farsi sentire soprattutto per il più piccolo della famiglia, ma ecco che lassù proprio sopra il colle, spunta la casa dell’ “orco della montagna“, lui non c’è è andato a farsi un giro al mare, ma questo basta per recuperare quel minimo di volontà per arrivare fino in cima.
Qui il panorama è mozzafiato a destra si vedono il Santuario e l’arrivo della seggiovia e a sinistra tutta la maestosità del Cervino. In una manciata di minuta arriviamo alla meta sono le 13:15 (2:30 dalla partenza).
Il Santuario di Clavalité è stato costruito nel 1970 e dedicato a San Domenico Savio il santo bambino nato a San Giovanni di Riva presso Chieri il 2 aprile 1842 e morto a Mondonio di Castelnuovo d’Asti il 9 marzo 1857 all’età di 15 anni. Allievo di Don Bosco è’ stato proclamato santo nel 1954 da papa Pio XII. Ad oggi è il patrono di Pueri cantores, chierichetti e gestanti.
Per la discesa seguiamo la strada poderale che scende dolcemente fra ampi tornanti fino al Lago di Lod. L’ultimo tratto lo facciamo seguendo il sentiero 1 fino al paese.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A5 uscita Saint-Vincent-Châtillon. Seguire le indicazioni per Breuil Cervinia. In uscita da Saint Vincent prendere la SS406 in direzione Cervinia e seguirla per circa 11 km. Giunti al centro di Buisson lasciare l’auto nel parcheggio della funivia.
Coordinate parcheggio: N 45.83259° E 7.60122°
Leggende storia e curiosità
Leggenda del Lago di Lod
Secondo un’antica leggenda, dove ora sorge il lago di Lod, c’era un villaggio. Una sera, un vecchio mendicante infreddolito e bagnato dalla pioggia, bussò a tutte le case della frazione per chiedere un po’ di conforto. Tutti lo cacciarono, tranne un’anziana signora che, nonostante vivesse in assoluta povertà, lo accolse a braccia aperte. La donna viveva solo grazie al latte della sua mucca che bastava a mala pena per la sua sopravvivenza. Nonostante questo, non esitò ad offrirlo al povero mendicante e, dopo avergli portato la tazza, andò a vedere se ne era avanzata qualche goccia per lei. Il viandante le disse di prendere un secchio per raccogliere il restante latte, ma la vecchietta, sorridendo, disse che la vacca non ne aveva così tanto. Tuttavia, poiché il viandante insisteva, ella obbedì e come per miracolo, dalle mammelle della mucca uscì tanto latte da riempire il secchio fino all’orlo. La donna, meravigliata, continuava a ringraziare il Signore e non vedeva l’ora di informare tutti dell’accaduto. Fuori però, il tempo si era fatto ancora più minaccioso, così la donna decise di restare al riparo nella sua umile casetta. Il mattino dopo, al risveglio, la buona signora vide che l’intero paese era scomparso ed al suo posto c’era un lago! Incredula, si diresse verso la riva e vide le case che sprofondavano sempre più in basso. Cercò il mendicante per avere una spiegazione, ma costui era sparito.