Valtournenche – Lago Goillet

Descrizione

Quota iniziale : 1996m
Quota finale: 2516m
Dislivello: 520m
Tempo: 1:30 h

La gita di oggi al Lago Goillet ci porta al cospetto di Sua Maestà il Cervino.

L’itinerario parte proprio dal parcheggio delle funivie di Plan Maison. Appena passato il ponte sul torrente Marmore, in prossimità di un cartello descrittivo del Lago Goillet che in realtà è disteso tra le erbacce ed assolutamente invisibile, si svolta a sinistra sulla sterrata che per il primissimo tratto sale parallela alla funivia.

Dopo aver ignorato un primo bivio a destra e un secondo a sinistra con un ponticello di pietra saliamo per un paio di tornanti dopo di che la strada si identifica con la pista da sci e sale per la massima pendenza per un breve tratto. Appena prima di incontrare sulla sinistra il bivio per l’Alpe Barmaz la strada ritorna tale e riprende a salire decisa con ampi tornanti e una vista grandiosa sul Cervino (peccato per le nuvole).

Superata l’Alpe Chavanon (2226 m) la strada sale per ancora circa duecento metri poi piega a destra facendo quasi una curva a U, proprio in prossimità della curva si stacca a sinistra il sentiero n.16 che sale tagliando alcuni tornanti della strada. Si può scegliere di continuare sulla strada oppure tagliare per il sentiero. Noi scegliamo quest’ultima possibilità per accorciare un po’ il percorso ed evitare i fuoristrada che salgono alla diga.

Il sentiero che all’inizio è molto largo, dopo poche decine di metri si stringe rimanendo però sempre agevole.

Di tanto in tanto ci voltiamo per ammirare il panorama e la strada appena percorsa.

In men che non si dica giungiamo ad un bivio proprio nei pressi della vecchia ferrovia a scartamento ridotto ormai in disuso e fortemente danneggiata che serviva per portare i materiali alla diga. Oltrepassiamo i binari e pieghiamo a sinistra seguendo le indicazione per Plan Maison sentiero n. 18. Mantenendoci alla destra dei binari iniziamo a salire giungendo ad un alpeggio con un laghetto. Riprendiamo a salire attraversando i binari e dopo un ultimo strappetto giungiamo in vista del lago. Seguiamo ancora il sentiero fino a ritrovare la sterrata in prossimità di alcune costruzioni e della ferrovia. Scendiamo verso la riva del lago dove consumiamo un meritato spuntino allietati da un panorama non proprio limpido mentre Toby ne approfitta per un tuffo.

Nonostante le nubi la vista spazia tra i giganti: il Dent d’Hérens, il Cervino, il Fürggen, il Teodulo, il Testa Grigia etc..

Per la discesa seguiamo lo stesso itinerario della salita osservati da una vedetta d’eccezione.